Lo scorso 19 maggio è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la sezione valdostana dell’U.I.C.I. e le segreterie regionali di CGIL, CISL, SAVT (Syndicat Autonome Valdôtain Travailleurs) e UIL che costituisce il presupposto per l’avvio di una fattiva collaborazione tra i soggetti coinvolti, finalizzata a favorire l’accesso e la permanenza dei disabili visivi nel mondo del lavoro.
Il protocollo riprende, attualizzandolo ed adattandolo alla realtà regionale,l’analogo accordo sottoscritto il 21/12/2012 dalla nostra Presidenza nazionale e le segreterie confederali.
In particolare il protocollo impegna le organizzazioni sindacali a vigilare sulla piena applicazione della normativa in materia di collocamento mirato al fine di tutelare il diritto alle pari opportunità, con riferimento, non solo agli impieghi tradizionali (centralinista, masso-fisioterapista, ecc), ma, soprattutto, in relazione alla sempre maggiore diffusione delle tecnologie informatiche che hanno creato nuove professioni specializzate potenzialmente accessibili ai disabili visivi, grazie all’utilizzo di ausili e al sempre maggior grado di professionalità da loro acquisita.
Significativa è, inoltre, la collaborazione finalizzata a tutelare il lavoratore disabile visivo in ogni momento della sua vita lavorativa, anche attraverso il contrasto ad eventuali cause di discriminazione per il suo sviluppo di carriera, garantendo, nel contempo, la permanenza al lavoro nelle migliori condizioni soggettive ed oggettive di coloro che perdono la vista in tutto o in parte durante il rapporto di lavoro, anche attraverso l’attivazione di corsi di formazione o riqualificazione professionale.
Il protocollo, infine, intende facilitare l’accesso dei disabili visivi a tutti servizi offerti dalle organizzazioni sindacali, segnatamente i servizi di patronato e di assistenza fiscale, particolarmente utili per meglio tutelare gli interessi della categoria.
Il prossimo impegno di questa presidenza sarà quello di sottoscrivere un’intesa anche con i rappresentanti dei datori di lavoro privati e l’Amministrazione regionale che, in Valle d’Aosta, costituisce il principale datore di lavoro pubblico.