Il Centro Nazionale del Libro Parlato è una delle tante attività per i non vedenti dell’UICI, che cerca volontari. Per questa e per altre esperienze
L’UICI, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, quest’anno compie 100 anni, svolge tanti servizi e dal 1957 ha attivato il Centro Nazionale del Libro Parlato. «Nelle sedi di Roma, Firenze, Brescia, Lecce e Modena vengono realizzate opere mediante la lettura, da parte di speaker assistiti in sale di registrazione. Le nostre 107 sedi provinciali, invece, svolgono una funzione di distribuzione integrata, oggi, dal canale online del Centro per il libro parlato», spiega Mario Barbuto, presidente nazionale UICI.
Donare la voce per il libro parlato
La produzione delle opere in formato audio mp3 si articola su due “livelli”. Quello professionale, che prevede la lettura dei testi effettuata da speaker professionisti in sale di registrazione professionali e quello amatoriale, a opera dei numerosi volontari, “donatori di voce”, che registrano autonomamente i testi richiesti dagli iscritti. I testi vengono postprodotti e resi fruibili dal Centro di produzione nazionale Francesco Fratta di Roma. «Tutti possiamo diventare donatori di voce volontari, basta inviare via e-mail all’indirizzo volontarilp@uiciechi.it un provino di un minuto di registrazione in formato mp3, per valutare insieme eventuali criticità vocali e tecniche. Non bisogna avere requisiti particolari, per essere un “donatore di voce”, bastano un computer, un microfono, una buona dizione e tanta passione per la lettura», spiega Barbuto.
Il catalogo del Centro Nazionale del Libro Parlato può ormai vantare più di 56mila opere, che spaziano in ogni campo del sapere: dalla narrativa alle scienze, dalla storia alla filosofia. Tra i lettori del libro parlato, ci sono anche dei professionisti. «In passato, hanno donato la loro voce Susanna Agnelli, con la lettura di “Vestivamo alla marinara”, Dacia Maraini, presente con molti libri in catalogo, e più recentemente Giuseppe Lazzaro Danzuso, giornalista e scrittore, ha prestato il suo inconfondibile accento per incidere il suo “Ritorno all’Amarina”. E poi, Marco Caponera, Tamara Viola e tanti altri».
Il Centro Nazionale del Libro Parlato si trova a Roma in via Borgognona 38. «Quando è nato, il libro parlato è stato fondamentale: non c’erano alternative in quel momento, non c’erano ebook e supporti digitali in generale. C’era soltanto la stampa in braille, con tutto l’impegno ed i tempi lunghi che comporta. Il libro parlato è nato per dare la possibilità ai non vedenti di poter leggere più facilmente testi di varia tipologia», dice Giovanni Frittelli, presidente della Sezione di Roma dell’UICI e vice Presidente Regionale.
A Roma una sede e tanti servizi
La Sezione di Roma dell’UICI si trova in zona Castro Pretorio, copre il territorio di Roma e provincia e si occupa di varie attività.
«Ad esempio, di segretariato sociale, di supporto, di intervento di carattere amministrativo, di assistenza ai soci per le varie problematiche con l’amministrazione comunale», dice Giovanni Frittelli. «Inoltre, svolge attività di rappresentanza a livello provinciale e interviene in tutte le questioni che riguardano le persone non vedenti e ipovedenti. Ad esempio, interveniamo con Atac per quanto concerne l’accessibilità dei mezzi, con il Comune per i servizi, con la Regione per il lavoro e la scuola».
Per i soci si organizzano tante attività, dai corsi di informatica e di musica (violino, sax) a vari laboratori, ad esempio di cucito e di trucco, ad attività sportive in collaborazione con altre associazioni. «L’attività più importante a Roma è l’accompagnamento, che esercitiamo in convenzione con il Comune di Roma. Cerchiamo di stare vicino alle famiglie: quando nasce un bambino non vedente o ipovedente, per le famiglie è molto difficile, si cerca di supportarle ed aiutarle il più possibile. Diamo molto sostegno anche a chi diventa da adulto non vedente o ipovedente» continua.
Tanti modi per aiutare
Le attività dunque sono tante, sono le risorse a scarseggiare. «Abbiamo sempre bisogno di volontari, chiunque voglia unirsi a noi è il benvenuto», dice Frittelli. «Viviamo in una società in cui il tempo è la cosa più preziosa, manca sempre, andiamo tutti di corsa. Chiunque riuscisse a dedicare anche una o due ore alla settimana a dare una mano agli altri, avrebbe un riscontro formativo e di crescita importante. Organizziamo eventi per coinvolgere i volontari e aspiranti tali, si può essere volontari in tanti modi nella nostra associazione: uscendo a fare una passeggiata insieme in un parco, andando in un museo, al cinema e a teatro, leggendo un testo.
Il progetto a cui stiamo lavorando è la riorganizzazione della nostra sala soci: sotto la nostra sede abbiamo un ufficio che andrebbe ristrutturato. L’obiettivo è realizzarla in modo tale che i non vedenti e ipovedenti di Roma possano usarla per stare insieme, fare dei corsi di cucina, attrezzarla per l’informatica. Lanceremo a breve una campagna di raccolta fondi, consiglio a tutti i lettori di seguirci sul sito e sulla nostra pagina Facebook UICI – sezione di Roma».
È in preparazione un convegno in occasione della Giornata dei Musei. “Stiamo cercando di diventare un punto di riferimento per i vari musei di Roma per stimolarli a una sana concorrenza, portiamo avanti iniziative per l’accessibilità culturale dei disabili, vogliamo che tutti i musei di Roma diventino accessibili al 100%”.
Per i 100 anni
In occasione del Centenario dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, il 20 febbraio partirà da Catania una Mostra itinerante, che si sposterà nei giorni successivi a Catanzaro, Potenza, Bari, Napoli, Pescara, Ancona, Perugia, Firenze, Bologna, Padova, Milano, con un Concerto al Teatro Alla Scala il 24 marzo, e si concluderà a Trieste il 27 marzo. Il 29 maggio, si terrà presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Concerto di Takayoshi Wanami. Il 3 luglio, in tutte le sezioni territoriali, si svolgerà la “Notte Viola”. Altre attività proseguiranno ancora fino al 24 ottobre, data in cui si aprirà, a Genova, il Congresso nazionale.
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Fonte: Retisolidali.it
Articolo pubblicato il 07-02-2020
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