Accesso alla cultura, di Stefano

Autore: Stefano

Viviamo in un mondo sempre più soggetto alla globalizzazione, ad un appiattimento di tipo anche culturale. ma molti di noi desiderano avere la possibilità di accedere alla cultura. In questo caso voglio segnalare il mio disagio, perché non ho sempre modo di accedere correttamente alla fruizione dei Musei. voglio in primis ringraziare l'unione ciechi che, in collaborazione con il Ministero dei beni culturali realizza delle trasmissioni molto interessanti che ci aiutano a capire molto di più in materia d'arte e stimolano anche gli addetti ai lavori. Il problema però rimane: secondo alcuni rendere accessibile un museo vuol dire che ad un cieco si mostrano, ad esempio, due modellini di opere. Ma cosa sono due modellini in scala rispetto ad un intero Museo? Io apprezzo gli sforzi, ma ancora siamo molto lontani. e' vero, talune cose si deteriorano se toccate, ma molte altre no. Allora perché non consentirne la fruizione a chi non vede? Occorre una maggior disponibilità da parte di chi ha il compito di gestire queste cose. Inoltre anche quando dei musei sono attrezzati con tavole, registrazioni od altro, col passare del tempo avviene che questo materiale o si deteriora, o viene rimosso. Proprio durante queste trasmissioni mi è capitato di notare che alcuni addetti ai lavori neanche ricordavano quasi di avere dei kit. Inoltre quanto è stato fatto o viene fatto in orti botanici, o parchi va curato, deve essere soggetto a manutenzione, altrimenti dopo pochi mesi le tavole braille non si leggono più e quelle a rilievo, spesso sono piene di schifezze , quali escrementi di uccelli.  Occorre che il Ministero lavori più per diffondere la giusta cultura e mentalità, che si apprenda che il pubblico diverso ha diritti sempre, non una tantum. rivendico il mio diritto a fruire delle bellezze del nostro Paese.
Un saluto affettuoso a voi tutti.

Stefano