Spett.le Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas,
mi chiamo Marina Chiara Gelmini, sono una donna di 53 anni residente a Milano e, ahimè, sono non vedente, ma molto attiva in tutte le mie attività lavorative e sociali.
In questi ultimi anni, con la diffusione del mercato libero dell'energia, il mercato si è aperto a tanti venditori che spesso utilizzano il web come canale principale di contatto con il cliente, ma molte volte i siti redatti contengono delle parti non accessibili ai software utilizzati dai disabili per lavorare al pc, offendendo in questo modo l'articolo 3 della nostra nobile Costituzione e mettendo i disabili nella condizione di non poter sottoscrivere le offerte tramite web, escludendoli così dagli interessanti
sconti che spesso le offerte on line riservano al cliente.
Credo che in uno Stato civile e avanzato come il nostro questo non sia ammissibile e chiedo quindi che l'accessibilità dei siti ai programmi informatici utilizzati dai disabili sia inserita tra i parametri di qualità con cui i traders che operano nel mercato dell'energia vengono controllati e confrontati dall'Autorità.
La tecnologia digitale, se accessibile ai nostri programmi, ha la possibilità di integrare completamente i disabili nelle dinamiche lavorative e sociali del Paese, valorizzando il loro prezioso contributo economico e sociale.
Se non accessibile, però, rischia di isolare come mai prima d'ora i disabili, presentandogli delle barriere (in questo caso digitali) ostative quanto quelle architettoniche.
Nella speranza che la mia segnalazione, frutto della condivisione con tanti altri non vedenti con cui sono in contatto, venga presa in considerazione, porgo un cordiale saluto.
Marina Chiara Gelmini