Dall'11 al 17 marzo si è celebrata la settimana mondiale del glaucoma con la IAPB e l'UICI
Se si è avuto un danno rilevante alla periferia del campo visivo anche la sicurezza stradale è a rischio: non si riesce più a percepire chi si avvicina lateralmente. Questo potrebbe avvenire a un malato di glaucoma che non fosse consapevole della sua malattia oculare oppure che non si sia curato. Questa patologia – che generalmente colpisce dopo i 40 anni – se non viene diagnosticata in tempo può provocare, infatti, danni irreversibili al nervo ottico. Spesso si tratta di una malattia 'silente': ruba la vista senza dare sintomi, il campo visivo si restringe sino a quando non resta solo la visione centrale (detta 'a cannocchiale'); infine si può piombare nell'oscurità completa.
Per sensibilizzare la popolazione alla prevenzione e alla diagnosi precoce di questa malattia oculare si è svolta, dall'11 al 17 marzo, la settimana mondiale del glaucoma 2012. In Italia sessantotto città hanno aderito alla campagna organizzata dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus in collaborazione con le sezioni provinciali dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. L'iniziativa ha previsto diverse iniziative: dai check-up oculistici gratuiti – a cui hanno aderito una trentina di città – alla distribuzione di opuscoli divulgativi, passando per diversi incontri informativi con medici oculisti.
In Italia si stima che le persone a cui è stato diagnosticato un glaucoma siano circa mezzo milione. Nel mondo, invece, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità ci sono circa 25 milioni di persone già cieche o ipovedenti a causa di questa malattia oculare: il glaucoma è la seconda causa di disabilità visiva planetaria.
Se la malattia non è diagnosticata e non è tenuta sotto controllo con un'adeguata terapia – generalmente basata su colliri specifici – il nervo ottico viene danneggiato in modo irreversibile (a causa della pressione troppo alta esercitata sulle cellule nervose): il campo visivo si può ridurre fino a scomparire. Questo avviene perché si interrompe la "trasmissione dati" che intercorre tra la retina e la corteccia cerebrale: le immagini non giungono più al cervello. Infatti il nervo ottico può essere paragonato a un cavetto Usb di un computer che, se si rovina, non riesce più a veicolare le informazioni in cui le immagini vengono tradotte.
Il bulbo oculare è rappresentabile come un piccolo palloncino che, se troppo pieno di liquido, si rovina in modo irrimediabile. Generalmente per gli occhi il valore di soglia è di 20 millimetri di mercurio. Oltre questo valore il nervo ottico subisce dei danni: le sue cellule nervose che si interconnettono con quelle della retina muoiono sotto il 'peso' di una pressione oculare eccessiva. Per questo è sempre importante comunicare ad amici, parenti e conoscenti che i check-up oculistici vanno effettuati regolarmente, con tanto di misurazione della pressione dell'occhio (tono oculare).
"Fondamentale è – ha affermato l'avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – la diffusione della cultura della prevenzione del glaucoma, la seconda causa di cecità nel mondo, malattia oculare che colpisce 55 milioni di persone. Questo dato dell'Oms fa capire come troppo spesso non si sia a conoscenza dei rischi che si corrono a causa di varie malattie oculari, che è fondamentale diagnosticare nelle prime fasi. Come la pressione sanguigna troppo alta è pericolosa per l'organismo, analogamente la pressione eccessiva dell'occhio costituisce una minaccia per il nostro nervo ottico".
Gli oculisti sogliono distinguere tre forme diverse di glaucoma: cronico, acuto e congenito. Il glaucoma cronico è la forma più frequente. È dovuto a una difficoltà dell'umor acqueo a defluire dall'interno dell'occhio verso l'esterno. Ciò causa un graduale aumento della pressione oculare, che comunque non raggiunge valori altissimi. Il fenomeno si può paragonare a un lavandino parzialmente ostruito in cui si verifica un ristagno d'acqua. Colpisce l'adulto dopo i 40-50 anni e ha un'evoluzione molto lenta; non dà disturbi o sintomi particolari. Purtroppo capita che ci si renda conto di avere questa malattia solo in fase terminale, quando il danno al nervo ottico è avanzatissimo e ormai irreparabile: solo un accurato controllo da uno specialista può scongiurare questa tragica evoluzione. "Per questo è importante sia la prevenzione (con visite oculistiche che prevedano la misurazione della pressione oculare) – ha affermato Silvia Mitrugno, medico oculista del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva – e sia, nel momento in cui viene effettuata la diagnosi del glaucoma, la costanza nel seguire la cura prescritta. Inoltre va effettuato un attento monitoraggio nel tempo ricorrendo agli esami strumentali (tra cui il campo visivo computerizzato) per capire, almeno una volta l'anno, se la terapia in atto sia ancora idonea".
Il glaucoma acuto, invece, si manifesta in maniera improvvisa e imprevedibile. È dovuto a un'ostruzione totale delle vie di deflusso, come un lavandino che si otturi completamente senza fare più filtrare l'acqua. In questo caso si avverte un dolore violento, che non dà tregua, associato spesso a nausea e vomito. L'occhio è molto infiammato e la vista cala fortemente. Il pronto soccorso oculistico è la destinazione più indicata.
Infine esiste la forma congenita del glaucoma si può manifestare già alla nascita o, comunque, nei primi anni di vita. È dovuto ad alterazioni o a malformazioni delle vie di deflusso dell'umor acqueo. La "plasticità" del bulbo oculare fa sì che l'occhio acquisti dimensioni molto grandi. Pur essendo in assoluto una forma rara, è una delle cause più frequenti di ipovisione e cecità infantile.
In conclusione, uno sguardo costante alla salute può aiutare a difendere la qualità della vita. Per questo i check-up periodici sono una fondamentale arma di prevenzione ad ogni livello.