Con questa mia lettera sono a presentare ai membri del congresso nazionale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti la mia candidatura per il Consiglio nazionale dell’Associazione che sarà da Voi eletto.
Sono Simona Zanella; sono affetta da glaucoma congenito che mi ha portato all’età di 13 anni a passare dalla condizione di ipovedente grave a quella di cieco assoluto. Ho 45 anni, sono residente a Feltre in provincia di Belluno. Ho conseguito il diploma presso l’Istituto magistrale Vittorino da Feltre e ho frequentato l’università di Padova nel corso di laurea in pedagogia con indirizzo filosofico. Sono socia dell’U.I.C.I praticamente da sempre e dai miei 24 anni in poi ho ricoperto ruoli dirigenziali in Associazione.
Ho ricoperto nei vari mandati la carica di consigliere provinciale per la sezione di Belluno o di vicepresidente della stessa occupandomi prima del settore dei giovani e in seguito di quello per le pari opportunità seguendo contemporaneamente il comitato per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali dando attenzione negli ultimi anni al settore cani guida.
In questi vent’anni sono stata ininterrottamente anche rappresentante regionale per la mia sezione nel Consiglio regionale U.I.C.I. del Veneto nel quale ho curato gli stessi settori prima elencati nel corso degli anni. Ho ricoperto per l’ultimo anno e mezzo circa la carica di Vicepresidente regionale seguendo più da vicino il settore trasporti e mobilità e le problematiche legate al cane guida.
A livello provinciale mi sono dedicata alla sensibilizzazione verso le persone con disabilità visiva dei bambini e dei ragazzi nelle scuole di vari ordini intrattenendo numerosi incontri dove ho cercato di far conoscere agli alunni le difficoltà ma soprattutto le potenzialità dei non vedenti per far si che le barriere psicologiche e culturali cadano grazie a una migliore conoscenza della disabilità stessa. Significative in questo ambito sono state le lezioni tenute presso la facoltà di infermieristica di Feltre aventi lo scopo di avvicinare i futuri infermieri alla disabilità visiva per una migliore accoglienza e presa in carico del malato non vedente in ospedale.
Ho collaborato a lungo con l’amministrazione del Comune di Feltre per il posizionamento di percorsi tattilo-plantari e di semafori sonori in città in modo da agevolare la mobilità autonoma di ciechi e ipovedenti.
Mi sono occupata dell’organizzazione di svariate cene al buio prestando anche la mia opera di volontaria come cameriera riscontrando grande interesse nella cittadinanza e trovando soddisfazione nei risultati per l’opera di sensibilizzazione ottenuta. Ho organizzato eventi, in collaborazione con la Scuola Triveneta cani guida di Selvazzano, incontri aventi al centro il cane e le sue abilità in favore dell’uomo, in primis il cane guida, attirando l’attenzione non solo di centinaia di persone ma anche della stampa e delle televisioni locali.
In ambito regionale sono stata promotrice della campagna “non tutti sanno che…” composta di volantini e vetrofanie in varie lingue, rivolta ai negozianti, agli albergatori, ai ristoratori finalizzata a far meglio conoscere la legge che tutela il libero accesso del cane guida e del cieco in tutti i luoghi aperti al pubblico. La campagna si è potuta realizzare grazie a una parte di fondi da me fatti arrivare in Consiglio regionale in seguito alla denuncia di un episodio di discriminazione che ho subito essendomi stato vietato l’ingresso in un ristorante perché accompagnata dal mio cane guida. Un’altra parte di quel denaro ha finanziato degli incontri per i genitori di bambini non vedenti.
Sono stata una delle organizzatrici della manifestazione presso la stazione ferroviaria di Montebelluna “Un treno per tutti”, dove si reclamava la libertà di movimento per le persone con disabilità anche nelle stazioni minori ancora prive di qualsiasi accorgimento per il superamento delle barriere di tutti i tipi e di assistenza del personale sia di Trenitalia che di R.F.I. In seguito a questa manifestazione la stazione è stata dotata di percorsi per i non vedenti e di servizio di accompagnamento.
Dall’ottobre 2014 ad oggi, sono stata tra gli ideatori e promotori di un’iniziativa chiamata “Fotografa l’Impostore!”. Abbiamo raccolto da tutta Italia migliaia di testimonianze fotografiche relative al malcostume di chi parcheggia negli stalli per portatori di handicap senza averne diritto. Abbiamo contribuito con questa iniziativa a far parlare del problema. Sono usciti diversi servizi televisivi, molti articoli su vari quotidiani anche nazionali e dell’iniziativa si è occupata anche Slash Radio, nonché una puntata di “Vediamoci alla Radio”.
Non essendo stata eletta nel consiglio provinciale dell’unione di Belluno, da aprile 2015 ad oggi proseguo nella mia opera di sensibilizzazione sulle tematiche a me care collaborando con il coordinamento Handicap di Belluno e con la sezione di Treviso, dell’UICI per la quale svolgo a tutt’oggi l’incarico di responsabile per i cani guida e la mobilità e con la quale collaboro nell’ambito di un progetto finanziato da Coop Adriatica, grazie al quale andiamo nelle scuole a parlare di limiti e potenzialità delle persone con disabilità della vista.
Offro al Presidente, chiunque sia eletto, la mia esperienza e le mie competenze, maturate in oltre vent’anni di lavoro all’interno dell’Unione. Sono convinta che l’Unione, in un contesto nel quale sempre di più sono messi in discussione diritti e conquiste che avevamo dati per acquisiti, debba dotarsi di strumenti adatti per tornare ad essere quell’associazione di rivendicazione e difesa che chi ci ha preceduto aveva contribuito a costruire. Dobbiamo passare dalla logica del bisogno a quella del diritto ed è a questi principi guida che ispirerò il mio operato in seno al Consiglio nazionale, se i Signori Delegati al XXIII Congresso dell’UICI vorranno concedermi la Loro fiducia e la Loro preferenza.
Cordialmente, Simona Zanella.
Presentazione candidatura a consigliere nazionale XXIII Congresso, di Simona Zanella
Autore: Simona Zanella