Il rilancio della Tiflologia è certamente una delle priorità della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro ciechi.
Oggi infatti, in tema di integrazione scolastica in Italia possiamo contare su una legislazione tra le migliori a livello europeo. Peccato però che troppo spesso poi non si riesca ad applicare le norme in maniera davvero compiuta. Questo fa sì che in realtà non ci sia una vera integrazione, con conseguenti difficoltà da parte dei nostri ragazzi non vedenti a raggiungere apprezzabili livelli di inserimento. In questo senso dunque un ruolo fondamentale può svolgerlo proprio la tiflologia che ha bisogno però di rinnovarsi e innovarsi, così come accaduto ad esempio alla pedagogia che ha fatto passi da gigante nella definizione di nuovi sistemi di formazione.
C’è innanzitutto la necessità urgente di un riordino della figura del tiflologo da un punto di vista delle caratteristiche professionali. Al di là infatti dei compiti che il Ministero dell’Istruzione ha affidato ad alcuni atenei relativamente all’organizzazione di corsi specifici per insegnanti curriculari e di sostegno, rimane insoluto il problema di un vero e proprio riconoscimento giuridico della professione di tiflologo. Una riorganizzazione che dovrebbe chiamare in causa tutti quelli che oggi a vario titolo si occupano di ciechi e ai quali dovrebbero essere richieste delle competenze specifiche e ben definite. In Italia, ad esempio, non esiste un albo dei tiflologi e sarebbe opportuno istituirlo al più presto. Occorrerebbe insistere pure per far riesumare dai cassetti del Miur la “famigerata” legge 69 del 2000 che consentirebbe l’apertura della Scuola di metodo “Augusto Romagnoli” a Roma e la creazione di Centri di consulenza tiflodidattica a livello regionale.
Aspettando questo “miracolo” dalla politica, il Presidente Cav. Masto della Federazione, il nostro Presidente Nazionale Dott. Barbuto ed il Prof. Piscitelli, Presidente della Biblioteca “Regina Margherita” hanno recentemente rinnovato una Convenzione che impegna la Pro Ciechi, l’Irifor e la BIC a costituire un Comitato didattico scientifico con funzione consultiva e di proposta su eventuali iniziative da intraprendere nel campo della Tiflologia e della Formazione a distanza degli operatori del sostegno dei ragazzi ciechi ed ipovedenti.
Tale Comitato è composto dal Prof. Paschetta per conto dell’Irifor, dal Presidente della Biblioteca Prof. Piscitelli e dal Prof. Rapisarda della Federazione Pro Ciechi, che si sono riuniti per la prima volta lo scorso 9 Aprile alle ore 10,15 presso la sede centrale della nostra Unione. Era presente pure il Dott. Mirko Montecchiani, collaboratore dell’IRIFOR.
All’inizio dell’incontro, il Prof. Paschetta ricorda che il comitato didattico scientifico si riunirà, anche in teleconferenza, in via ordinaria su convocazione del Direttore centrale dell’I.RI.FO.R., quattro volte l’anno e, in seduta straordinaria, ogni qualvolta sarà necessario su convocazione di uno dei suoi componenti. Le decisioni del Comitato, quando comportino impegno di risorse, dovranno essere oggetto di proposta agli organi direttivi dei rispettivi Enti, ai quali spettano le deliberazioni finali. L’intesa avrà durata annuale e sarà tacitamente rinnovata per gli anni successivi.
Il Prof. Paschetta comunica altresì che nel portale del MIUR “Inclusione scolastica” sono da poco presenti, oltre ai links di diverse Associazioni di disabili, anche quelli dell’UICI e dell’IRIFOR, invitando la BIC e la Federazione a fare altrettanto. Ciò consentirebbe a tale portale ministeriale di diventare un punto di riferimento per la disabilità anche visiva.
Il Direttore Paschetta riferisce ancora che l’IRIFOR sta effettuando un “restyling” del proprio sito per renderlo più attuale, accessibile e rispondente ai bisogni degli utenti e che l’IRIFOR ha inoltre stipulato di recente una Convenzione con il MIUR sulla ricerca e sulla formazione a distanza dei docenti.
Il Prof. Rapisarda, intervenendo, rammenta ai presenti che uno degli obiettivi prioritari del Comitato è quello del “lavoro in rete”. A tal proposito, a suo modesto avviso, uno degli articoli più importanti della Convenzione tra i tre Enti prevede la condivisione della piattaforma FAD dell’IRIFOR “I colori del buio”, il cui link dovrà essere inserito nei siti della BIC e della Federazione e delle loro strutture (Centri di consulenza tiflodidattica ed Istituzioni federate.). Sarà impegno comune dell’IRIFOR, della Federazione e della BIC sviluppare insieme la piattaforma, inserendo annualmente un numero congruo di lezioni sulla base di apposite “linee guida” che saranno a breve elaborate dall’esperto tifloinformatico dell’IRIFOR, Dott. Montecchiani.
Riprendendo la parola, il Prof. Paschetta spiega che la piattaforma “I colori del buio” è attualmente formata da 40 unità didattiche, quasi esclusivamente realizzate dall’IRIFOR, fatta eccezione per 5 video prodotti dalla Federazione e 7 moduli forniti dalla BIC.
Paschetta aggiunge che l’IRIFOR ha ultimamente messo in rete un’altra piattaforma FAD, denominata “E-learning”. Mentre quest’ultima è più “mirata” e destinata agli insegnanti ed agli operatori del sostegno (con la presenza di moduli didattici e relativo questionario di valutazione finale per superare la prova), la filosofia che ha ispirato ”I colori del buio” è ben diversa. Infatti, essa è una piattaforma più interattiva e, per così dire, di “autoformazione”, essendo indirizzata a chiunque intende relazionarsi concretamente e quotidianamente con la cecità, scegliendo personalmente il percorso formativo che vorrà approfondire.
A tal proposito, il Presidente Piscitelli sostiene che sia anacronistico ritenere ancora che il difficile compito dell’inclusione scolastica dei minorati della vista debba gravare solo sulle spalle degli insegnanti di sostegno, trascurando invece la formazione dei genitori, degli operatori socio-sanitari, dei docenti curriculari e persino del singolo “uomo della strada” che s’approccia al “mondo” dei non vedenti. E’, quindi, volontà della BIC collaborare a tale “ambizioso” progetto attraverso i suoi Centri di consulenza e soprattutto tramite il Centro di documentazione tiflologica, ma pur sempre nei limiti delle esigue risorse oggi a disposizione.
Relativamente a tale aspetto, il Prof. Rapisarda ritiene che uno dei problemi principali che impediva in passato la realizzazione di progetti “comuni” tra i tre Enti sia da ricercarsi nel fatto che, fino a qualche tempo fa, si preferiva agire singolarmente, seguendo la logica dell’individualismo, frutto spesso soltanto di invidie e gelosie reciproche. Invece, tale Convenzione deve diventare un modello di “best practics”, una buona base di partenza per creare rapporti di scambio e di condivisione stabili e duraturi, positivi per tutti i disabili visivi. Proprio per tale motivo, infatti, tale collaborazione non si limiterà solo a “I colori del buio”, ma sarà estesa anche alla piattaforma della Federazione “Tiflopedia”. Rapisarda conclude evidenziando che questo clima di ritrovata e rinnovata sinergia operativa non sarebbe stato possibile senza la lungimirante ed importante capacità negoziale e di mediazione dei Presidenti Barbuto e Masto.
Ritornando alla questione dei contenuti della piattaforma, il Direttore Paschetta precisa che le unità didattiche dovranno avere il formato del video parlato, con una durata non superiore a 10 minuti. I primi 2 minuti dovranno essere ”d’impatto” per incuriosire gli utenti, mentre dal terzo minuto in poi, per poter proseguire la visualizzazione del filmato, bisognerà iscriversi e pagare un importo, da quantificare prossimamente in sede di Comitato.
Alla fine del suo intervento, riassumendo, il Prof Paschetta chiarisce che le tre piattaforme dovranno costituire una sorta di “sistema integrato” di formazione a distanza a tre livelli, nell’ambito del quale:
“I colori del buio” sarà orientata al “cittadino qualunque” interessato all’universo dei ciechi,
la piattaforma “E-learning” sarà rivolta agli insegnanti ed agli operatori,
ed infine, Tiflopedia avrà un bacino d’utenza più ristretto e “d’elite”, costituito prevalentemente dagli stessi formatori e dalle Facoltà di Pedagogia che si occupano di Tiflologia.
L’auspicio dei componenti il Comitato didattico-scientifico è quello che i tre Enti, insieme, possano dare vita ad una vera e propria “autority” di Tiflopsicopedagogia. A loro modo di vedere, tuttavia, tale prestigioso traguardo potrà essere raggiunto non più solo con gli scarsi contributi del MIUR, ma anche attraverso fondi comunitari. L’ideale sarebbe riuscire a coinvolgere Associazioni, Società scientifiche e partners privati interessati a costituire con l’IRIFOR, la Federazione e la BIC una Fondazione, sull’esempio di quanto sta avvenendo nel campo della cura e della riabilitazione dell’autismo.
A questo punto interviene il Dott. Montecchiani, ricordando ai presenti che l’IRIFOR ha avviato nel 2013 un corso sperimentale Fad nella piattaforma “E-learning” con la partecipazione di 2700 docenti, e che gli attuali iscritti al sito dell’IRIFOR sono circa 1700. Montecchiani aggiunge che le unità didattiche de “I colori del buio” potranno essere realizzate, trasferendo il materiale e caricandolo on line nella piattaforma e che, ai fini della trasparenza, sarà importante rendere visibile e pubblicare la presentazione dei docenti delle varie lezioni. In questo senso, non sarebbe male creare una sorta di “anagrafe” dei relatori che potrà essere condivisa tra le tre piattaforme.
Il Dott. Montecchiani informa inoltre i presenti che lo sviluppo della piattaforma “I colori del buio sarà completata in questi giorni dall’esperto tifloinformatico, Prof. Foti , e che essa sarà operativa dal mese di Giugno 2015.
Le principali aree della piattaforma saranno: Bambino ed anziano, Formazione e lavoro, Gioco e tempo libero, Informatica e Tiflologia, Lettura e scrittura Braille, Psicologia, Sport e movimento, Strumenti per insegnanti, Sussidi, ecc…
L’accesso dei fruitori alla lezione avverrà mediante una registrazione on line con un apposito account. Le modalità di pagamento dei “clienti” del servizio e la scelta delle tematiche delle unità didattiche saranno presto oggetto di discussione da parte del Comitato.
Non essendovi altri punti all’ordine del giorno, la riunione ha termine alle ore 12,00.
Mi rendo conto che tale Convenzione e tale Comitato didattico-scientifico non rappresentino certamente la panacea del nostro “male scolastico” ma, in attesa del MIUR, per il momento, come si dice, “chi ben comincia è a metà dell’opera”!
2