Domenica 14 settembre all’interno della manifestazione “Noi ci siamo…senza barriere” promossa dal Comune di San Polo di Piave (TV) e in collaborazioni con le associazioni del territorio anche l’UICI di Treviso ha proposto un laboratorio sensoriale.
É un’iniziativa, ormai alla sua quarta edizione, a favore della disabilità intesa in senso ampio, la finalità è favorire la rimozione delle barriere sociali e culturali che grazie a questa giornata di condivisione, festa, divertimento, aggregazione e di informazione è diventato un esempio positivo di inclusione ed integrazione.
Il programma della giornata è stato molto ricco e quest’anno ha apportato un tocco di originalità alla manifestazione il laboratorio tattile promosso dalla Dott.ssa A. Bragagnolo e Dott.ssa M. Val. L’idea di avviare un laboratorio tattile itinerante nasce all’interno di un progetto riguardante l’autonomia e la partecipazione del disabile visivo in un’ottica inclusiva. Favorire la conoscenza di altri modi di vedere è alla base del laboratorio in oggetto.
“Cerca il Senso” è un laboratorio pensato per vedenti di tutte le età e per disabili fisici o psichici, è una simulazione dei percorsi al buio. La struttura del percorso è semplice ed è di tipo ludico-conoscitivo, offre comunque la possibilità di scoprire e consapevolizzarsi su altri sensi come il tatto, l’olfatto e l’udito.
Tramite materiali di vario genere, ovvero dalle piante aromatiche alla verdura, dagli indumenti ad oggetti della quotidianità, i partecipanti potranno toccare, sperimentare, riconoscere ed agire attivamente sugli stessi utilizzando principalmente le mani e il tatto, che unitamente agli altri sensi, sono i principali organi di conoscenza del mondo e degli oggetti.
Il percorso sensoriale, nonostante le caratteristiche ludiche è auto-formativo e permetterà di far conoscere l’importanza di questi ulteriori canali sensoriali, sovente dimenticati e trascurati in questo mondo dove tutto è fatto di immagini. Le mani, unitamente al tatto, rivestono per tutte le persone fondamentale importanza come organo di conoscenza ed in particolar modo, per le persone con disabilità visiva.
Alla fine del percorso, dopo essere stati sbendati esiste pure la possibilità di toccare libri in Braille ed utilizzare il bastone bianco.