U.I.C.I. Como – “DIAMO UNA MANO ALLA SPERANZA”

Lettera di sensibilizzazione per la raccolta di materiale per non vedenti e non udenti della scuola Speciale di Mokolo nell’estremo Nord del Cameroun

progetto “DIAMO UNA MANO ALLA SPERANZA”

Con grande gioia e senso di solidarietà, vi scriviamo per condividere un progetto che ci sta molto a cuore: una raccolta di materiale didattico e tecnico a sostegno della scuola per bambini non vedenti e sordi fondata da Don Giusto Della Valle in Camerun.

Questa scuola rappresenta un faro di speranza per tanti bambini e ragazzi che, grazie all’impegno di Don Giusto e dei suoi collaboratori, possono ricevere un’educazione, imparare un mestiere e scoprire che anche la loro vita può essere piena di opportunità. Tuttavia, le risorse sono limitate e molti strumenti indispensabili per lo studio e la formazione mancano o sono difficili da reperire sul posto.

Per questo motivo, vi invitiamo a partecipare alla nostra raccolta di materiale specifico che include: il centro per non udenti ha bisogno di apparecchi acustici e batterie, di un computer per la scuola e di palle per i bambini.

Per il centro per non vedenti tablet, tavolette e punteruoli, carta braille, una stampante braille per facilitare gli esami ufficiali e palle speciali per i non vedenti.

Inoltre è attivo anche un progetto di falegnameria e cucito che cercano:

Martelli, Pialla elettrica portatile, Verniciatrice elettrica portatile o ricaricabile, Seghetto alternativo o traforo elettrico portatile, Fresatrice elettrica portatile, Pialla manuale, Trapano elettrico portatile, Troncatrice elettrica portatile, Avvitatore elettrico portatile ricaricabile, Asolatrice, Metro a nastro, Forbici.

Ogni piccolo contributo può fare una grande differenza. Con il vostro aiuto, possiamo donare a questi bambini la possibilità di studiare, di sognare e di costruire il proprio futuro con dignità e fiducia.

Siamo certi che, insieme, riusciremo a far sentire il nostro affetto e la nostra vicinanza a questa splendida realtà camerunese nata dal cuore e dalla fede di Don Giusto Della Valle.

Grazie di cuore a tutti per la generosità, l’ascolto e la partecipazione.

Con gratitudine

Alpino Sonia, consigliera della sede UICI di Como

Il materiale è da far pervenire alla sede di Como in via Raschi, 6 entro la fine del 2025 perché don Giusto partirà a gennaio e consegnerà personalmente i nostri doni.

“DIAMO UNA MANO ALLA SPERANZA”

Le Scuole Speciali di Mokolo nell’estremo Nord del Cameroun

  1. Titolo del progetto: “Diamo una mano alla speranza”

Il progetto contribuisce a sostenere due scuole speciali: una per bambini e giovani ciechi, l’altra per bambini non udenti, in modo da poter garantire ai bambini disabili la possibilità di frequentare la scuola. È nato grazie alla diocesi di Como, che è stata presente fino al 2014 con i suoi missionari nella diocesi di Maroua-Mokolo, situata nell’Estremo Nord del Cameroun.

  • Beneficiari del progetto: bambini sordomuti in età scolare e bambini/giovani non vedenti o ipovedenti, ai quali dare una educazione di qualità per un aiuto alla vita.
  • Presentazione del progetto: il lavoro principale delle due scuole speciali è quello di restituire DIGNITÀ a persone che, molto spesso, sono lasciate a se stesse o stigmatizzate a causa del loro handicap. Inoltre, nella difficile situazione attuale del Nord Cameroun, vessato dalle incursioni del gruppo fondamentalista Boko Haram, crediamo che l’educazione possa davvero costituire il miglior investimento per il futuro della popolazione.

Le due scuole nacquero nel contesto della missione diocesana nella parrocchia di Mokolo-Mboua, quando i missionari presenti (don Giusto Della Valle in particolare) si videro interpellati da una forte carenza del sistema scolastico camerunese nei confronti della disabilità, aspetto di per sé rinnegato dalla cultura del posto e scarsamente considerato dalle istituzioni.

Il sostegno economico esterno è decisivo per la sussistenza delle scuole. Le famiglie dei bambini contribuiscono con i viveri e una quota annuale che, date anche le apparecchiature speciali necessarie, non è sufficiente al sostentamento delle scuole, tanto più che il sistema scolastico camerunese attualmente non garantisce i fondi adeguati.

Il sostegno esterno contribuisce al necessario per l’istruzione: materiale scolastico standard e attrezzature speciali per le differenti esigenze, gli apparecchi acustici per i sordomuti, la carta braille, le tavolette per la scrittura e i bastoni bianchi per i ciechi, i palloni e altri materiali per non vedenti, così come parte dello stipendio per gli insegnati specializzati e le spese di gestione delle strutture dove, durante tutto l’anno scolastico, sono accolti i bambini che provengono dai villaggi più lontani.

Oggi che i missionari fidei donum di Como non sono più presenti in nella missione di Mokolo, i fondi sono gestiti dalle suore della Santa Famiglia di Bordeaux, una congregazione religiosa di origine francese, che hanno la responsabilità e il coordinamento delle due scuole, monitorano periodicamente l’andamento scolastico, riferendo poi annualmente al Centro Missionario della diocesi di Como. Periodicamente le scuole vengono visitate dai missionari fidei donum di Como, per verificarne il buon funzionamento e consolidare i legami di amicizia.

Di seguito alcune informazioni più specifiche sulle due scuole:

  • Centro per bambini e giovani non vedenti

Il Centro per non vedenti di Mokolo nasce dall’incontro di un non vedente del luogo, Manangwa Emmanuel, con don Giusto Della Valle e gli altri missionari di Como presenti all’epoca. Emmanuel aveva sperimentato su di sé la perdita della vista e assieme ad essa l’importanza che l’istruzione e la possibilità di un percorso scolastico potevano avere per le persone colpite da un tale handicap. Fu così che grazie alla guida e al sostegno dei missionari, nel 2008 si fece promotore dell’apertura della scuola, che venne avviata con 6 alunni, un insegnante (lo stesso Emmanuel) e un cuciniere tuttofare.

Col passare degli anni il numero degli studenti si è moltiplicato e nel 2010 si è resa necessaria la costruzione di un edificio a sé che facesse da scuola e da internato. Nel Centro è presente una famiglia che si prende cura dei bambini e delle bambine provenienti dai villaggi lontani che durante tutto l’anno scolastico vivono all’internato, occupandosi della preparazione del cibo e di tutte le varie necessità. Gli ospiti del Centro sono seguiti anche dal punto di vista medico, con controlli e visite oculistiche e specialistiche appropriate.

Al Centro è possibile frequentare la scuola primaria dove, oltre ai corsi ordinari, si apprende a leggere e scrivere in braille, e in seguito frequentare i licei pubblici; viene data anche la possibilità, in genere a chi è già avanti con l’età, di intraprendere un corso di formazione professionale della durate di due anni.

Durante l’anno scolastico 2024/2025 hanno frequentato il Centro per non vedenti in totale 18 bambini e ragazzi, di cui 16 alunni nella scuola primaria (suddivisi in 6 classi dalla SIL a CM1) e 2 studenti che hanno frequentato i licei all’esterno del centro, seguiti da tre insegnati specializzati.

Gli alunni non vedenti che frequentano i licei hanno comunque sempre bisogno del supporto degli insegnanti del Centro, in quanto la scuola pubblica non prevede figure di sostegno; quindi la traduzione dei testi e delle verifiche in braille viene fatta dagli insegnati specializzati del Centro.

La preoccupazione principale riamane sempre quella per il futuro dei ragazzi: nonostante le leggi agevolino i non vedenti, la ricerca di un impiego è sempre difficoltosa; sta molto all’intraprendenza di ognuno mettere a frutto quanto appreso a scuola.

  • Classi integrate per bambini sordi

La scuola nacque quando i missionari si resero conto del numero elevato di bambine e bambini sordomuti che non ricevevano nessuna istruzione. La sordità difatti è molto diffusa nella zona, come conseguenza della meningite, della malaria o di otiti mal curate. Si decise di non aprire una struttura ex novo, ma di integrare, nella scuola elementare diocesana già esistente, delle classi speciali che garantissero a questi bimbi di ricevere un’educazione scolastica.

L’esperienza cominciò nel 2006 con 16 alunni dai 6 ai 16 anni, nel 2014 la scuola aveva più di 70 alunni iscritti. Nei due anni successivi il numero degli alunni subì un forte calo a causa dell’insicurezza dovuta alla presenza nella zona del gruppo fondamentalista di Boko Haram. Ora, anche grazie al lavoro di sensibilizzazione nei villaggi, il numero degli alunni ha iniziato a risalire. Durante l’anno scolastico 2024/2025 hanno frequentato n. 37 bambini sordi, suddivisi nelle sei classi (dalla SIL a CM2) previste dall’ordinamento scolastico camerunese, seguiti da cinque insegnati specializzati, una coordinatrice, 2 educatori per l’internato, che hanno permesso di ottenere un buon risultato finale.

I bambini frequentano corsi equivalenti ai loro coetanei udenti, con i quali condividono gli spazi comuni, i momenti di svago e di sport. In più seguono corsi di ortofonia e rieducazione alla parola; la maggior parte di loro durante l’infanzia ha contratto malattie che hanno portato alla sordità, da cui l’incapacità di articolare parole. Con un’adeguata rieducazione, possono imparare a parlare un poco. Per le situazioni in cui è possibile, quando esiste ancora un residuo di udito, vengono applicate protesi uditive, grazie alla collaborazione del Centro specialistico di Muda (Nord Cameroun).

Alcuni pomeriggi alla settimana vengono proposti corsi di formazione: falegnameria per i ragazzi, cucito e ricamo per le ragazze. Molti di loro infatti, dopo la scuola primaria, proseguiranno con la formazione professionale nel campo della carpenteria e della sartoria. Alcuni proseguono gli studi al liceo per sordi di Garoua o nelle scuole superiori di Mokolo, anche se è una prospettiva difficile da sostenere per le famiglie.

Presso la scuola è presente un internato per alloggiare gli alunni provenienti da lontano, ma molti di loro sono ospitati da famiglie di Mokolo, in modo da favorire il coinvolgimento sociale e la sensibilizzazione al mondo dei ragazzi non udenti.

Ottobre 2025