Scacchi, cultura e speranza nel cuore della Capitale

Autore: Bersan Vrioni

Tre giorni per un sogno: l’arte di includere

Dal 7 al 9 novembre 2025, Roma ha accolto la terza edizione del Torneo Rapid UICI, ospitato nella splendida cornice del Centro Sportivo della Banca d’Italia. Tre giorni di emozioni, incontri, strategie e amicizia. Tre giorni in cui gli scacchi hanno raccontato, nel silenzio delle mosse, la loro eterna storia di intelligenza condivisa, rispetto e tenacia.

Questa non è stata una semplice gara, ma una festa di sport, cultura e inclusione. Un evento che, nel cuore della Capitale, ha saputo unire atleti con e senza disabilità visiva in un unico linguaggio: quello universale degli scacchi. Perché sulla scacchiera non conta ciò che si vede, ma il coraggio di mettersi in gioco, la voglia di migliorarsi e il rispetto per l’altro.

Un sogno condiviso che torna a fiorire

Il Torneo UICI Roma è nato dall’impegno appassionato della Sezione Territoriale di Roma dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, del Centro per l’Aggregazione Sociale e Culturale della Banca d’Italia (CASC-BI) e dell’Associazione Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani (ASCID). Una collaborazione che, anno dopo anno, scrive nuove pagine di inclusione, bellezza e riscatto, grazie anche al patrocinio del Comitato Regionale Lazio FSI, che ne riconosce l’alto valore umano, culturale e sportivo.

L’iniziativa si è ormai affermata come un simbolo nazionale dell’inclusione sportiva. Forte del successo delle precedenti edizioni, il torneo diventa ogni anno un faro per chi crede nello sport come strumento di crescita e di incontro. Ogni partita è un dialogo, ogni pedina una voce, ogni scacchiera un mondo.

Roma e gli scacchi: due linguaggi universali

Nel Giubileo della Speranza, Roma si trasforma in crocevia di umanità. Tra le sue pietre millenarie e il fervore delle piazze, gli scacchi trovano nuova vita: un linguaggio che parla all’anima, che unisce i popoli, che insegna la pazienza, il rispetto e la visione.

Come Roma, anche gli scacchi hanno attraversato i secoli parlando a tutti, costruendo ponti tra differenze, generazioni e culture. È in questo spirito che il torneo romano si è svolto: come un segnale di apertura, dialogo e rinascita, un invito a credere in una società capace di includere e valorizzare ogni persona.

I Giganti dell’Acqua: una cornice maestosa

A fare da scenario all’evento, lo straordinario Centro Sportivo della Banca d’Italia, luogo dove natura, storia e sport si intrecciano armoniosamente. Nel suo giardino si ergono i resti grandiosi degli antichi acquedotti romani – Marcio, Claudio e Felice – maestosi Giganti dell’Acqua che da secoli raccontano l’ingegno umano.

Camminando tra queste vestigia, i partecipanti hanno potuto sentire la grandezza della storia fondersi con il presente di una manifestazione che celebra la dignità, la bellezza e la forza dell’inclusione.

La simultanea del Maestro Internazionale Pierluigi Piscopo

Uno dei momenti più attesi del torneo è stata la simultanea di sabato 8 novembre, condotta dal Maestro Internazionale Pierluigi Piscopo. Figura d’eccellenza nel panorama scacchistico nazionale e internazionale, Piscopo ha regalato ai partecipanti un’esperienza unica: un’occasione di confronto, apprendimento e ispirazione.

Giocare con lui è stato un privilegio, ma soprattutto un incontro umano, una testimonianza viva di quanto gli scacchi possano essere un ponte tra persone, generazioni e visioni. Come lo stesso Maestro ama ricordare: Il futuro degli scacchi è nella condivisione, nell’accessibilità e nella passione autentica.

La cerimonia di chiusura

Alla cerimonia conclusiva sono intervenuti Massimo Buonanno – coordinatore del gruppo scacchi della Sezione Giochi Vari del CASC-BI, Clivia Atturo – Vicepresidente del CASC-BI, Marco Tamborrini – coordinatore operativo del Centro Sportivo della Banca d’Italia, Giuliano Frittelli – Vicepresidente della Sezione di Roma, Bersan Vrioni – Presidente ASCID e Paolo Pellegrini, Consigliere del Comitato Regionale Lazio della FSI.

Tutti hanno sottolineato l’eccellente riuscita dell’evento, ringraziando i trenta partecipanti provenienti da tutta Italia e non solo. Nei loro interventi, è emerso un messaggio chiaro:

“La disabilità è una barriera, sì, ma non invalicabile. Superarla insieme è la più alta forma di educazione alla vita.”

È stato espresso l’auspicio che il torneo possa crescere ancora, rafforzando il suo carattere internazionale. Un ringraziamento speciale è stato rivolto agli arbitri Franca Vorano e Fabio Facciaroni, che hanno garantito i più alti standard FIDE, coniugando il rigore delle regole con la sensibilità e l’umanità dimostrata nei confronti di tutti.

Uno speciale ringraziamento è stato rivolto anche a Michele Colangelo, scacchista non vedente, ex dipendente in pensione della Banca d’Italia, Socio della Sezione UICI di Roma e dell’ASCID, nonché ideatore di questo evento e prezioso mediatore tra le realtà organizzatrici.

Sentiti ringraziamenti sono stati rivolti anche ai volontari e accompagnatori, la cui generosità e disponibilità hanno dato un contributo fondamentale alla perfetta riuscita della manifestazione, incarnando lo spirito di collaborazione e di solidarietà che anima l’intero evento.

Davanti alla scacchiera, siamo davvero tutti uguali. Gens una sumus.

I premiati

Marco Casadei (Cesena) – “Campione del Torneo UICI Roma 2025”, trionfa per la terza volta consecutiva: un simbolo di costanza, talento e forza.

Gennaro Vilone (Napoli) – sorprendente secondo posto, esempio di determinazione e spirito di sacrificio.

Bersan Vrioni (Viterbo) – terzo classificato, confermato tra i protagonisti della manifestazione.

Premi di categoria

Campionessa del Torneo: Erica Pezzolato (Rovigo), che si conferma per la seconda volta regina del torneo.

Campione Juniores: Fulvio Alberto Campus Wagner, giovane scacchista australiano di soli 10 anni – una presenza che ha dato respiro internazionale e simbolico all’evento.

Premi di fascia

Giuseppe Baratta (Cosenza) – vincitore della seconda fascia, veterano indomabile che non è mai tornato a casa a mani vuote.

Valeria Scapin e Mathias Cicciarella (Trieste) – madre e figlio, premiati rispettivamente come miglior giocatrice e miglior giocatore della terza fascia. Il giovanissimo Mathias, appena dodicenne, ha conquistato il pubblico con la sua passione e il suo entusiasmo, ricordandoci che il futuro degli scacchi è già qui, nelle nuove generazioni.

A tutti i partecipanti è stata consegnata una medaglia ricordo, segno tangibile della gratitudine e della consapevolezza che ognuno di loro, con la propria presenza e il proprio impegno, ha contribuito alla splendida riuscita della manifestazione.

Tutti i risultati e le classifiche complete sono disponibili al seguente link https://vesus.org/tournament/DDtcDtok?pairingsRound=5&selectedTab=tournament.standing

Tutti vincitori, dentro e fuori dalla scacchiera

A Roma, per tre giorni, si sono ritrovati vecchi e nuovi amici. Tra una partita e l’altra, c’è stato spazio per il dialogo, la socializzazione, la condivisione di esperienze e la nascita di nuove amicizie. Perché questo torneo è stato un abbraccio collettivo, un’esperienza di aggregazione e umanità che ha ricordato a tutti noi quanto lo sport possa unire. Tutti, davvero tutti, sono tornati a casa vincitori – dentro e fuori dalla scacchiera.

Un arrivederci, una promessa

Il Torneo Rapid UICI Roma 2025 si è concluso come si è aperto: con un sorriso, una stretta di mano, una promessa. La promessa che gli scacchi continueranno a essere uno strumento di incontro, cultura e speranza. Perché ogni mossa, come ogni gesto umano, può avvicinarci. E davanti alla scacchiera, davvero, nessuno è escluso.

Questo evento incarna pienamente gli obiettivi dell’ASCID: promuovere sport, inclusione, cultura e socializzazione, costruendo – mossa dopo mossa – un mondo migliore, più giusto e più umano.