– 27 Aprile 2025
Si dice che la felicità di un ciclista sia direttamente proporzionale al numero di giri che fa compiere alle ruote della sua bicicletta. La bicicletta è uno strumento che di per sé è in grado di rendere felice chi, utilizzandola, riesce oltre che a far viaggiare il proprio corpo anche a far viaggiare la propria mente: trasformando quel senso di euforia che trasmette lo stare sulla bici in chilometri e in nuovi posti da esplorare e conoscere. La bicicletta è il mezzo più economico che oggi come oggi l’uomo può utilizzare per muoversi. Andare in bicicletta non è soltanto un modo di muoversi ma, vuole e deve essere, un modo per interpretare sé stessi e soprattutto, muovendosi su un tandem per cominciare a capire che non siamo autonomi ma dobbiamo entrare nel sincronismo che regola il movimento di entrambi. Durante “Pedalare al buio” non ci muoveremo soltanto con un tandem, con una bicicletta, ma riusciremo e saremo in grado di creare un gruppo che dovrà interagire con le esigenze di tutti, con i ritmi personali, con le crisi o con le euforie che di volta in volta attraverseranno tutti i partecipanti. Così mentre muovere i pedali rafforzerà e migliorerà la salute del nostro cuore, andare in bicicletta, stare sul tandem, costituirà un gruppo e migliorerà la salute della nostra mente. Così comincia il fortunato progetto “Pedalare al buio” che ha visto protagonisti nove soci che hanno partecipato alla manifestazione promossa dalla Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti Sezione territoriale di Nuoro unitamente con Irifor di Nuoro. La pedalata ha disegnato il tragitto di andata e ritorno fra il Comune di San Teodoro e quello di Budoni, ed è stata inserita nella più ampia manifestazione del giro di Sardegna. Grazie all’aiuto dei maestri ciclisti dell’associazione “Ajó in Sardegna” che hanno guidato i Tandem, i nove ciechi hanno percorso poco più di 26 km nello spazio di un’ora e mezza della mattinata del 27 aprile. Due o tre salite, che per poco più di 1 km hanno impegnato gli equipaggi, hanno reso meno lieta la pedalata. Eppure l’intero gruppo riunito sin dal giorno prima in un Agriturismo ha affrontato con vigore e allegria la manifestazione. La sera prima si sono sgranchiti con una piacevole seduta di yoga, e hanno messo a punto il grido che li ha accompagnati per tutta la giornata. Riuniti in cerchio tutti a toccare con una mano la mano del capitano, al suo grido “Pedalare! il gruppo all’unisono risponde: al buio! A fianco ai nostri nove soci, una decina di ciclisti di hand bike, e l’associazione delle Pink Flamingo, a testimoniare che lo sport rappresenta davvero un perfetto veicolo di inclusione. L’entusiasmo ha scaldato il cuore di tutti, con gli amministratori dei comuni di Budoni e San Teodoro presenti in piazza, ed u folto numero di spettatori che ha incitato tutti i ciclisti alla partenza e all’arrivo. La giornata è finita con un grande pranzo nel quale fra di loro i nostri ciclisti si sono amichevolmente presi in giro per le vicendevoli difficoltà incontrate nel percorso. Tutti si sono ripromessi di provare nuovamente questa bellissima emozione, e anche nel salutarsi non hanno fatto mancare il loro grido di battaglia: Pedalare! Al buio!