U.I.C.I. Reggio Emilia – Speaker speciale per un giorno

Da “Il Carlino Reggio” 23.02.2025

Speaker speciale per un giorno

L’ipovedente Luca Reverberi legge le formazioni allo stadio

di Elisabetta Grassi

Emozionato, ma carico. L’ipovedente Luca Reverberi, 35enne fisioterapista dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, ha letto ieri le formazioni prima dell’inizio del match di ieri Reggiana-Carrarese, valida per il campionato di Serie B. Uno speaker speciale per un giorno che ha letto i cognomi dei calciatori con il metodo Braille allo stadio Citta del Tricolore. Un’iniziativa inedita per il calcio italiano.

«Subito avevo un po’ d’ansia — racconta Luca — Non mi capita tutti i giorni di sentire la mia voce risuonare in tutto il nostro stadio. Ma poi il boato dei tifosi, dopo che pronunciavo ogni nome della rosa, mi ha dato il ritmo giusto e una bella emozione. Seguo, anche se non sempre dallo stadio, le partite della Reggiana, sono felice che questa iniziativa sia stata fatta. Sono sempre meno le persone in grado di leggere il Braille, vista l’introduzione delle nuove tecnologie, ma è un linguaggio importante, che va portato avanti». Chiara Tirelli, presidente della sezione territoriale di Reggio Emilia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, spiega l’occasione che è stata colta al volo in collaborazione con la società granata: «Venerdì è stata la giornata nazionale del Braille». Ricordiamo che nell’800 un ragazzino di nome Louis Braille, che perse la vista a seguito di un incidente, inventò e poi perfezionò un sistema di lettura e scrittura in rilievo che prese da lui il nome e migliorò significativamente la vita alle persone ipovedenti.

«La Reggiana l’anno scorso, in occasione della sfida casalinga tra Reggiana e Ternana, mandò in campo i giocatori con i cognomi degli atleti stampati in braille sulle maglie granata, quest’anno ha invitato una ventina di ragazzi non vedenti e ha offerto loro l’audiodescrizione della partita contro la Carrarese», aggiunge Tirelli.

Ieri ad assistere il match in tribuna — proprio nello spicchio degli spalti posizionato dietro alla panchina della Reggiana — sono infatti stati ospitati una ventina di tifosi ipovedenti che hanno potuto assistere alla partita grazie ad una particolare tecnologia. «Mettiamo le cuffiette nelle orecchie e, tramite un’app e un codice, possiamo ascoltare una radiocronaca particolare a cura di Connect Me Too, una società che segue diversi stadi italiani», illustra nei dettagli la presidente di Uici, associazione che ha compiuto l’anno scorso 75 anni di attività.

La Reggiana ha dimostrato un forte impegno verso l’inclusione, offrendo ai tifosi con disabilità visiva la possibilità di vivere l’emozione della partita in maniera coinvolgente e dettagliata, direttamente dallo stadio. II sistema, sviluppato da CMT Translations, sfrutta la rete 4G e 5G per trasmettere una cronaca iper descrittiva fornita da professionisti appositamente formati. Non vengono tralasciati dettagli di gioco, interazioni tra i giocatori, momenti in panchina e perfino reazioni sugli spalti, per garantire un’esperienza completa e immersiva.

Un’esperienza della quale ad essere apripista nei campionati di calcio italiani è stato il Cagliari nel proprio stadio in occasione del match di Serie A contro l’Hellas Verona del 29 novembre scorso, replicandola anche il 14 dicembre contro l’Atalanta.