Care amiche, cari amici,
delle fandonie contenute nella nota inviata ieri a firma Giuseppe Castronovo, soltanto un dettaglio corrisponde al vero:
Sì, abbiamo incontrato lui e Matteo Piovella il 6 settembre e non il 5 come erroneamente avevo scritto.
Personalmente sono uscito da quell’incontro così offeso, insultato, sconvolto, da aver iniziato subito, evidentemente, un sano processo di rimozione.
Ma non sono le offese personali a me che hanno importanza…
qui contano l’arroganza, l’intimidazione, la minaccia aperta verso l’Unione, verso noi tutti, verso migliaia di dirigenti e soci in tutta Italia…
Ora si pretende perfino di dare ordini in casa nostra!!!
Ora si pretende di dirci come e con chi, noi abbiamo diritto di organizzare le nostre iniziative, le nostre manifestazioni, i nostri eventi.
Ed è singolare che a farlo sia gente che non si è mai confrontata con il consenso popolare e che occupa i posti che occupa per cooptazione dall’alto o per nomina nelle segrete stanze.
Questo piccolo Presidente dell’Unione, il Consiglio nazionale, la Direzione nazionale, sono sostenuti da un consenso elettorale chiaro e larghissimo manifestato in congresso e parlano quindi a nome e per conto di tutti voi.
E questo Presidente, questo Consiglio, questa Direzione nazionale non intendono farsi minacciare da nessuno, né tanto meno essere i camerieri di nessuno.
Il tempo dell’arroganza, della minaccia, della ritorsione, è tramontato per sempre!
Se ne facciano una ragione questi ultimi patetici residui di un modo di operare che è morto e sepolto, perché voi lo avete sepolto sotto la vostra volontà, determinazione, fermezza.
Di eventuali denunce di costoro sarei e saremmo soltanto fieri.
Ce ne faremmo una medaglia al merito!
A tutte e a tutti raccomando di proseguire sulla linea che la nostra dirigenza, eletta e non cooptata, ha delineato e ha scelto.
Non dobbiamo annullare o fermare gli eventi previsti, ma semplicemente svolgerli solo e soltanto come Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Se il materiale informativo reca la sigla IAPB noi dobbiamo diffonderlo lo stesso. Perché quello è materiale nostro. Perché la IAPB è nostra. Perché la maggioranza assoluta degli oculisti che ci sono accanto, desidera solo lavorare insieme a noi, in solidale armonia, per il maggior benessere dei cittadini italiani.
Ogni eventuale azione ritorsiva, ovunque dovesse avere luogo, sarà curata e fatta propria dalla Direzione e dalla Presidenza nazionale che se ne faranno carico nei modi più opportuni.
Convocherò per il 10 ottobre una riunione straordinaria della Direzione nazionale per adottare ogni ulteriore provvedimento, anche sulla base delle indicazioni che la prossima assemblea nazionale dei quadri dirigenti vorrà darci.
C’è un modo semplice, corretto e rapido di risolvere questa controversia con gli attuali presidenti di SOI e di IAPB se davvero ci stanno a cuore gli interessi della cittadinanza e il rispetto per migliaia e migliaia di nostri soci, utenti, oculisti e professionisti del settore:
semplicemente, si concordi uno statuto IAPB dove Unione e Soi abbiano pari rappresentanza in seno all’organismo dirigente dell’Agenzia.
Ogni altro argomento suona diversivo, dilatorio, mistificatorio, come fumo negli occhi che i ciechi e gli ipovedenti non si lasceranno più gettare.
Teniamo duro e facciamo rispettare i valori e la Storia di una associazione che da cento anni lavora al servizio dei ciechi senza aver mai permesso a nessuno di darci ordini a casa nostra!
“Mai sopra di noi senza di noi!”
Mario Barbuto – Presidente Nazionale
Per completezza di informazione di seguito si riportano i link per consultare le lettere inviate da IAPB Italia Onlus ai Comitati Regionali e Provinciali IAPB Italia, ai Consigli Regionali e Provinciali UICI e alla Presidenza Nazionale UICI:
Lettera di risposta al Comunicato UICI n. 133-2018
Lettera con oggetto: Giornata Mondiale della Vista 11 ottobre 2018