SlashRadio Web: Palinsesto della settimana dall’11 al 15 giugno 2018

Nella settimana dall’11 al 15 giugno 2018, come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è soliti offrire ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura. Segnaliamo l’intervento della giornalista Lisa Corva, martedì mattina per l’approfondito sui libri.

Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì 13 giugno, con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi e interviste dal territorio e non solo.

Vi segnaliamo questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

Martedì 12 giugno alle 15.00, torna il nostro contenitore pomeridiano Slashbox, in apertura faremo il punto sul soggiorno anziani appena conclusosi a Tirrenia con Nunziante Esposito e Marco Condidorio.
Alle 16.00 Presenteremo, il volume “L’ultimo spartito di rossini” di Simona Baldelli.
Trama: Rossini si guardò attorno «Dite che la mia musica verrà ricordata, dopo la mia morte?»
Scrivere un romanzo ispirato alla biografia di Gioacchino Rossini, nell’anno del 150esimo dalla sua morte, significa complicarsi meravigliosamente la vita. Perché la prima domanda che ci si pone di fronte alla pagina bianca è: cosa si può scrivere di un personaggio di cui si è già detto tutto? Che appartiene all’immaginario collettivo, non solo dei melomani? È stato, probabilmente, l’artista più famoso e osannato di ogni tempo, e già nel corso della sua esistenza. Per lui venne coniato il termine Rossinimania, riferito al periodo in cui si esibì a Vienna. Ogni angolo risuonava della sua musica, le cartoline con la sua immagine andavano a ruba, gli uomini erano vestiti alla Rossini, le donne sospiravano al suo passaggio, i ristoranti avevano piatti a lui dedicati. Una simile smania pervase le altre città in cui visse e lavorò. Tutti volevano frequentare quel musicista gioviale, dalla scrittura facile che compose il Barbiere di Siviglia in meno di due settimane, che era persona dalla battuta pronta, amante della buona tavola. E così viene ricordato ancor oggi: un ilare opportunista, un bon vivant. Ma, di fatto, smise di scrivere opere a 37 anni, dopo il meraviglioso Guglielmo Tell, se si eccettuano alcuni componimenti di musica sacra e strumentale. Cosa portò il musicista più famoso del mondo al silenzio? Da qui partii per il mio viaggio all’interno di una figura assai complessa. In punta di piedi, per non disturbare il gigante che, da 150 anni, aveva trovato quiete. Scoprii aspetti sconosciuti e dolorosi, profondamente umani, che Rossini cercò di dissimulare per tutta la vita, e lo fece tanto bene da passare alla storia come un allegro buontempone. Il suo personaggio da opera buffa meglio costruito, potremmo dire, la maschera dietro cui si condannò vivere.
SIMONA BALDELLI è nata a Pesaro e vive a Roma. Si diploma come attrice alla Scuola di Teatro di Bologna e lavora in numerose compagnie in Italia e all’estero, occupandosi anche di regia e drammaturgia. Ha lavorato a lungo come speaker e autrice di programmi radiofonici. Cura numerosi eventi di cultura e spettacolo, Festival teatrali e cinematografici. Il suo primo romanzo,Evelina e le fate (Giunti, 2013), è stato finalista al Premio Italo Calvino e vincitore del Premio Letterario John Fante 2013. A questo sono seguiti Il tempo bambino e La vita a rovescio, vincitore del Premio Letterario Caffè Corretto Città di Cave, un romanzo ispirato alla storia vera di Caterina Vizzani (1735) – una donna che per otto anni vestì abiti da uomo. L’ultimo spartito di Rossini è il suo omaggio a uno degli uomini più grandi della storia della musica.

Mercoledì 13 alle 15.00 diffonderemo la rubrica dell’INVAT “Orizzonti multimediali”, curata dal nostro Marino Attini; alle 16.00 in punto sfoglieremo e commenteremo insieme alla Dott.ssa Katia Caravello, componente della Direzione Nazionale, il numero di giugno de “Il corriere dei Ciechi”; l’ospite di questo mese sarà la Dottoressa Daniela Bucci.

A seguire il consueto appuntamento mensile “Dialogo con la Direzione”: in studio questa volta, il terzo componente dell’Ufficio di Presidenza Nazionale Eugenio Saltarel e il Componente della direzione Nazionale Vincenzo Zoccano. Per ulteriori dettagli vi rimandiamo all’apposito comunicato.

Giovedì 14 giugno altro pomeriggio ricco di tematiche interessanti:
Alle 15.00 sarà ospite di slashbox la scrittrice Rosella Postorino insieme alla quale illustreremo il suo romanzo “Le assaggiatrici”.
Trama: “Il mio corpo aveva assorbito il cibo del Führer, il cibo del Führer mi circolava nel sangue. Hitler era salvo. Io avevo di nuovo fame.” Fino a dove è lecito spingersi per sopravvivere? A cosa affidarsi, a chi, se il boccone che ti nutre potrebbe ucciderti, se colui che ha deciso di sacrificarti ti sta nello stesso tempo salvando?
La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: “Mangiate”, davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un’ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato.
Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s’intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti – come una sorta di divinità che non compare mai – incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.
Rosella Postorino non teme di addentrarsi nell’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, per chiedersi che cosa significhi essere, e rimanere, umani. Ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Come lei, i lettori si trovano in bilico sul crinale della collusione con il Male, della colpa accidentale, protratta per l’istinto – spesso antieroico – di sopravvivere. Di sentirsi, nonostante tutto, ancora vivi.
ROSSELLA POSTORINO (Reggio Calabria, 1978) è cresciuta in provincia di Imperia, vive e lavora a Roma. Ha esordito con il racconto In una capsula, incluso nell’antologia Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile Libero, 2004). Ha pubblicato i romanzi La stanza di sopra (Neri Pozza, 2007; Feltrinelli, 2018; Premio Rapallo Carige Opera Prima), L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero, 2009; Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis) e Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013; Premio Penne), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (in Working for Paradise, Bompiani, 2009), Il mare in salita (Laterza, 2011) e Le assaggiatrici (Feltrinelli, 2018). È fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi, 2015).

Alle 16.00 torneranno a farci visita i funzionari dell’ABI, insieme ai quali proseguiremo ad illustrare le attività svolte in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETSAPS.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione
ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.