Anche quest’anno come già in passato la sezione dell’U.I.C.I. di Grosseto ha scelto di passare una domenica alternativa presso la tenuta della >Mistica, nella vicina periferia di Roma con l’Associazione “Capitano Ultimo”, consolidando così un’amicizia iniziata ormai da qualche tempo.
Spiegare chi è Capitano Ultimo non è facile né possibile in poche parole, la sua storia è lunga e ricca di avvenimenti un po’ fuori dal comune. Quindi consigliamo a coloro che non conoscono la sua storia di informarsi per sapere chi è che si cela sotto il nome di Capitano Ultimo.
Il presidente dell’UICI di Grosseto ha voluto che si ripetesse questa esperienza con i soci assieme ad un’altra associazione: “Gli Anta” di Braccagni.
Domenica 8 ottobre 2017 le due associazioni sono partite alla volta di Roma, la bellissima giornata non ha potuto che favorire la gita già di per sé interessante .
All’interno della Tenuta è stata celebrata la Santa Messa durante la quale ci sono stati momenti toccanti sottolineati sia dal sacerdote che da due persone di cultura e religione diversa, nonché dalla presenza, del tutto eccezionale, di Capitano Ultimo.
La cappella era di una semplicità assoluta: un tetto in legno poggiato su quattro pali con all’interno una croce e un tau, oltre naturalmente all’altare.
Le loro parole hanno voluto sottolineare come l’aiuto reciproco sia l’essenza della vita di ogni giorno.
Durante il pranzo, buono per la sua genuinità, il presidente Massai è stato invitato a brindare con Capitano Ultimo in segno di amicizia reciproca.
Il pasto è stato allietato da canti maremmani e romani eseguiti con maestria da due musicisti, venuti per l’occasione; alla fine è stata data la possibilità di toccare e fare foto assieme ad un falco, ospite della locale falconeria.
Dopo i ringraziamenti ed i saluti, ritorno alla base…
E’ stata questa un’occasione con la quale la sezione di Grosseto ha voluto ribadire come la disabilità non vada negata, bensì fatta conoscere e far capire come con gli strumenti giusti si possa vivere una vita all’insegna della dignità.
Paolo Magini