Ancona – Lunedì 9 maggio alle ore 10,00 presso il Museo Tattile Statale Omero, alla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali Emma Capogrossi e del Presidente del Museo Aldo Grassini, è stato presentato il lavoro conclusivo del progetto “SensibilMente, per una didattica multisensoriale inclusiva”. Da anni il Museo collabora con il Settore Politiche sociali ed educative del Comune di Ancona, elaborando e realizzando gratuitamente attività educative per numerosi gruppi disabili che frequentano lo spazio museale e partecipano ai laboratori didattici. Il progetto dell’anno 2015/16, denominato “SensibilMente, per una didattica multisensoriale inclusiva” ha compreso tre differenti attività diluite in vari incontri periodici e realizzate grazie alla decennale esperienza degli operatori del Museo e all’impegno delle ragazze del Servizio Civile Nazionale – Vanessa Fanelli, Amanda Rampichini, Francesca Santi, Alice Vincenzi – della borsista del progetto “Torno Subito” Federica Mammoliti.
Prima attività: “La Compagnia del Teatro”, a cura di Manuela Alessandrini, ha coinvolto 8 utenti di “Mattinando”, progetto-laboratorio per disabili adulti. Durante 9 incontri ludico-creativo gli ospiti hanno costruito, modellato, cotto, smaltato, giocato e dato vita a volti d’argilla e li hanno infine animati in un una breve perfomance teatrale messa in scena questa mattina al Museo Omero. Un spettacolo dal vivo in cui i visi di terracotta raccontano di rabbia, gioia, tristezza, paura e costituiscono un vero e proprio linguaggio che consente anche a persone con difficoltà di comunicare, di esprimersi liberamente e di superare barriere e timori.
Seconda attività: “Il Museo e l’autismo”, a cura di Manuela Alessandrini e Andrea Socrati, ha visto il Museo impegnato con un gruppo di 5 ragazzi dagli 11 ai 19 anni con abilità funzionali diverse ed un congruo numero di operatori. Gli interventi educativi di tipo cognitivo e comportamentale, la comunicazione aumentativa e gestuale, i supporti visivi e tattili, hanno mirato alla valorizzazione delle abilità presenti o emergenti e a facilitare le relazioni sociali favorendo la condivisione dell’esperienza. L’approccio all’opera d’arte (Il David di Michelangelo) è stato il filo conduttore attraverso il quale si è sviluppato un percorso educativo concreto, con l’elaborazione del testo iconografico opportunamente adattato, comunicato e raccontato attraverso mediazioni oggettuali, giochi di ruolo, drammatizzazione. I risultati ottenuti e le indicazioni ricavate incoraggiano la prosecuzione dell’iniziativa e confermano il museo quale possibile luogo di educazione e di esperienza per tutti.
Terza attività: “Ricette di musica”, un laboratorio musicale a cura di Maria Giulia Cester, che ha visto la partecipazione di 20 utenti dei centri diurni Il Sole, Papa Giovanni XXIII, Il Cigno, Laboratori e Mestieri, e dei centri residenziali Villa Almagià e Il Samaritano per un totale di 26 incontri negli spazi del Museo Omero. La musica vissuta non solo come canale emotivo relazionale ma come una ‘costruzione’, un piatto culinario da realizzare. Amore, amicizia, solidarietà le tematiche intonate dagli utenti dei centri: un’esperienza che ha voluto stimolare la consapevolezza dell’ascolto, favorire il dialogo e l’espressione del proprio sé, condividere infine le personali esperienze ed emozioni con gli altri attraverso il canale del canto. A conclusione dei quest’ultima attività è stato realizzato un video per ogni centro diurno che riassume i momenti salienti di questa esperienza.
Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
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