Libro Parlato, di Cristina Della Bianca

Autore: Cristina Della Bianca

L'Unione Ciechi eroga un servizio che trovo estremamente utile e che per me è irrinunciabile. Mi riferisco al servizio del Libro parlato. I tagli governativi hanno colpito anche questa fonte di cultura e di istruzione. Vorrei stigmatizzare questa azione di taglio ingiustificata ed incomprensibile. La cultura è per l'uomo linfa vitale. Io pago le tasse, già mi garantiscono ben poco, trovo profondamente vergognoso che i tagli li si pratichino ai danni di categorie bisognose e svantaggiate, volendo colpire i disabili proprio nella formazione, nell'istruzione, nella cultura, nello svago, sì perché un libro può essere tutte queste cose.

Cristina Della Bianca

Progetto LIA, di Angelica

Autore: Angelica

Plaudo al Progetto LIA, voglio libri subito, non voglio dovermeli più scansionare. Mi auguro che questo progetto segni una nuova strada: che sia l'inizio di libri in libreria accessibili. Libro cartaceo con supporto e-book accessibile, o parlato. Questa è vera civiltà, questa è realmente accessibilità. tremila libri per ora, ma tutti per il futuro, che non dovrà essere un futuro più che futuro, bensì dovrà essere subito dopo. Libri per tutti in libreria.

Angelica

Libri accessibili, di Federica Z.

Autore: Federica Z.

Sono Federica e risiedo a Roma. Leggo molto, sia per motivi di studio, che per ragioni legate alla mia passione per i romanzi. Apprezzo il Progetto Libri Italiani Accessibili, ma spero non sia un caso sporadico. auspico che questa sia la base per la creazione di una cultura del libro accessibile. Mi auguro che questa esperienza abbia fatto comprendere agli editori, sempre molto restii, che qui nessuno vuole piratare dei testi, o rubare diritti agli autori, piuttosto vorremmo poter anche acquistare  libri accessibili nelle librerie, o mediante internet. Le tecnologie avanzate anche mediante gli e-book consentono soluzioni praticabili. Spero allora che questo Progetto LIA non sia soltanto fumo negli occhi, non sia unicamente il modo per avere contributi, ma che il giorno dopo ci si scordi dei concetti di accessibilità, fruibilità ed usabilità. I ciechi e gli ipovedenti sono stanchi di vivere di passato, di dover attendere del tempo per leggere libri, li vogliamo in tempo reale, siamo disposti a pagarli come un e-book, o comunque al prezzo di copertina. Ma li vogliamo subito e poi debbono rimanere nostri per sempre.
Federica Z
 

Libri accessibili, di Chiara

Autore: Chiara

Buongiorno, mi chiamo Chiara, sono una patita lettrice, per me i libri sono quasi una ragione di vita. Amo leggere in tutte le modalità: utilizzando il braille, che consente un approccio diretto e non mediato alla lettura, servendomi del pc, prevalentemente con sintesi vocale, utilizzando il servizio del Libro parlato, che trovo davvero pregevole e che vedo migliorare sempre più. Vorrei approfittare della presenza di interlocutori dell'Associazione Italiana editori, per esortarli ad abbracciare veramente la causa dei libri accessibili. Mi spiego meglio: il progetto LIA, è certamente un'ottima cosa, disporremo di tremila titoli, in formato elettronico, fantastico. però: in primo luogo mi auguro che si tratti di libri in uscita, non già pubblicati da tempo, poiché, in questo caso, molto probabilmente già li avremo letti, od  acquisiti in braille, mediante il Libro parlato od altro servizio similare. Dunque mi auguro, da utente cieca assoluta, che si tratti di libri freschi di stampa, non già passati; in secondo luogo vorrei che questo progetto non rimanesse fine a se stesso, non rappresentasse un una tantum, dovuta al contributo erogato. desidero, da cittadina di questo Paese, da disabile, che lavora e paga le tasse e che rivendica un proprio diritto, dicevo, desidero che questo progetto possa essere solo un primo step verso una reale accessibilità dei libri. Il progetto deve poter servire a creare una cultura, tra gli scrittori ma anche tra gli editori, occorre che si comprenda che i ciechi desiderano leggere, hanno il diritto alla cultura, allo svago, al divertimento, offerti dalle opere letterarie.  Rivendico per noi il diritto a fruire come gli altri di libri in formato elettronico: oggi le tecnologie lo consentono. Ormai tutti producono e-book, dunque, perché non produrli in maniera accessibile a tutti? se il libro è accessibile, chi non vede è disponibile a pagarlo, ne' più ne' meno come fanno gli altri. Spesso gli e-book, costano anche meno… Perché non renderli accessibili? chi meglio della mia associazione in sinergia con l'AIE, può creare questa cultura? so che la mia associazione da anni lavora per questo: allora il mio invito, la mia esortazione, sono rivolti principalmente a chi questa mattina siede con noi ad un unico tavolo; che questo progetto sia davvero qualcosa di qualificante e che possa mutare qualcosa, non solo un contentino per noi. Tremila titoli possono sembrare molti, se poi sono titoli nuovi, ma non lo sono, a fronte di quanto viene pubblicato.

Chiara

Campagna a favore dell’accessibilità, di Nicola Ferrando

Autore: Nicola Ferrando

Il tema dell'accessibilità è sicuramente importante, anche se in questo periodo sono altre le preoccupazioni che assillano noi dirigenti, almeno nel Veneto: mi riferisco alla necessità di far quadrare i conti e di ipotizzare un futuro con una sensibile riduzione delle entrate sulle quali avevamo potuto contare negli ultimi vent'anni.
Non ci siamo comunque sottratti ad uno scambio di idee tra consiglieri provinciali. A parte le ben note situazioni della vita quotidiana, dagli elettrodomestici ai sistemi per la gestione delle code (in posta, dal medico, ecc.), vorremmo offrire questo spunto di riflessione. Nel periodo natalizio le nostre città si addobbano con alberi e luci colorate. Spesso però l'installazione di alberi e casette di legno per la vendita di prodotti tipici non tiene conto delle esigenze dei ciechi e degli ipovedenti. A Vicenza l'anno scorso abbiamo dovuto fare i conti con alberi di metallo con aghi appuntiti ad altezza viso, che hanno scatenato le proteste non solo di alcuni nostri soci, ma in generale di molti cittadini. Memori di ciò quest'anno i nostri amministratori locali ci hanno risparmiato questo scempio. Tuttavia rimane il problema culturale della disattenzione con la quale i marciapiedi in questo periodo dell'anno vengono ostruiti più del solito con installazioni varie. Uno slogan per indicare questo fenomeno potrebbe essere: "A Natale non si fa festa con i disabili".

Nicola Ferrando

Esperienze di inaccessibilità, di Luciano Domenicali

Autore: Luciano Domenicali

Voglio correre il rischio magari di ripetere cose già dette, ma mi indigna il fatto che accorgimenti, spesso a costo zero, che potrebbero rendere la vita più facile a ciechi ed ipovedenti – e non solo – siano totalmente ignorati e trascurati.
In sede di progettazione, non costerebbe un euro in più prevedere ad esempio manopole con indici in rilievo, ruotanti su scale recanti anch'esse tacche di riferimento in rilievo.
Con l'odierno sviluppo dell'elettronica e dell'informatica, cosa costerebbe prevedere le ormai diffusissime sintesi vocali o comunque risposte di tipo acustico (beep) su dispositivi di impostazione e/o regolazione?
Ascensori, dispositivi "spezza code" ecc. indicano visivamente le loro informazioni: sarebbe così spropositato il costo di dispositivi che le ripetano in voce? Credo proprio di no!
Sul costo di milioni di euro per la produzione di un film, quanto inciderebbe mai la realizzazione di una traccia parallela contenente audiodescrizioni di ambientazioni ed azioni non dialogate, disponendo della scenografia originale?
Quanto  costerebbe attrezzare bancomat e simili con dispositivi vocali (in cuffia), che consentissero ad un cieco di non essere discriminato nel suo diritto di privacy?

Sono questi solo alcuni esempi di situazioni contro le quali quotidianamente, io non vedente che aspira al  suo sacrosanto diritto di autonomia, mi trovo a dover cozzare!

Prof. Luciano Domenicali

Posizioni, di Luigi Gatto

Autore: Luigi Gatto

Mi chiamo Luigi. Ho riflettuto sulla mia vita quotidiana e sull'accessibilità e inaccessibilità. Ho concluso che debbo essere un matematico: mi alzo, se voglio accendere la caldaia quante volte debbo spingere quel tastino? sì perché magari mi si è sprogrammata. Se voglio rinfrescare l'ambiente a quanti gradi avevo messo il condizionatore? Quanto debbo contare quante volte spingere il tasto per la diminuzione o l'aumento della temperatura? E' la volta del forno: i gradi, a che punto girare la manopola? Sessanta gradi, novanta gradi, in che posizione? ma. e se voglio usare una piastra? Quanti minuti debbo immaginare che passino perché la spia  si accenda o spenga a seconda del modello? Lavatrice: meglio non parlarne! Lavastoviglie: quale  programma sarà in attività? Boh, a ricordarsene! Il robot da cucina: beh, anche lì talvolta… Voglio guardare un dvd. Il menù come  sarà? Quando debbo dare il play? La radio, mi si sprogrammano le stazioni, capita… Radio digitale, una gran fatica a trovare le frequenze, con la rotellina ci si orientava meglio. La tv? Si prega procedere alla risintonizzazione dei canali? e quando non prende certe stazioni perché avviene? scritte in programmi o annunci. che ci sarà scritto, che numero sarà, chi debbo chiamare in caso di… e se voglio donare che numero chiamo? File in uffici pubblici: il terrore del numeretto… Nei negozi… se debbo pagare con carta di credito o bancomat? I bancomat: quanti sono accessibili? Pochissimi, una vera rarità. gestire il conto con il computer e fare operazioni? Poco o molto poco è accessibile. I codici, maledetti codici… ma ci salvano però…I supermercati? Pochi sono gli articoli che hanno la scritta. Libri accessibili? Pochi, a meno che non me li scansiono o che utilizzo il libro parlato…Istruzioni per elettrodomestici od altro? Assenti. Insomma le mie giornate e quelle di tutti sono piene di piccoli ma frequenti ostacoli all'accessibilità, alla fruibilità, all'usabilità. Tutti ci sforziamo di risolvere con piccoli e grandi stratagemmi ogni cosa… talvolta lo facciamo da soli, altre con l'ausilio di persone. Tutto ciò è pesante, faticoso. Ogni giornata scorre tra questi e mille e mille altri ostacoli e problemi. Non ci perdiamo d'animo, ma chiediamo che gli ostacoli vengano rimossi, poiché ciò è possibile e spesso serve più buona volontà che denaro.
Luigi
 

Salerno: fine anno in piazza per la campagna di prevenzione della cecità, di Vincenzo Massa

Autore: Vincenzo Massa

Continua il grande lavoro sul versante della prevenzione della cecità da parte della sezione UICI di Salerno.
Chiusa con grande successo l'iniziativa nazionale "Occhio ai bambini" UICI e IAPB hanno deciso di scendere in piazza per richiamare l'attenzione sulla mancanza di attività valide nel settore della prevenzione della vista, considerato che le uniche attività che si svolgono nel salernitano fanno capo esclusivamente a questi due enti. Lasciate le scuole si va in piazza per tutelare e difendere il bene prezioso della vista senza dimenticare di promuovere la conoscenza con le attività e i servizi che l'Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti mette a disposizione della popolazione della provincia salernitana. Si calcola che a termine di questa ulteriore campagna saranno circa 3000 gli screening che saranno effettuati ed in buona parte in realtà periferiche e marginali rispetto alle città più grandi. Buona parte delle spese di questa attività saranno coperte da piccoli contributi dei comuni, che ospiteranno l'unità oftalmica, oltre a privati che si sono resi disponibili e sensibili a questo tipo di iniziativa. In questo momento di grande difficoltà questo stare in piazza oltre al servizio pubblico gratuito offerto ci dà ancora una volta la possibilità di portare fuori l'immagine dell'Unione che è sempre più unita e radicata a questo territorio difficile per estensione e per improvvisazione nel settore sociale. Festività natalizie fra le persone e con le persone che vivono come noi il disagio e tutto questo grazie ai volontari oculisti, ortottisti e giovani che hanno dato la loro disponibilità a seguirci in questa nuova sfida nella quale vogliamo continuare a dimostrare che più mani davvero possono costruire un grande cuore.
Ecco i prossimi appuntamenti di dicembre
19-20 dicembre Futani
21-22 Vallo della Lucania
23-Trivio di Castel S. Giorgio
27-28 Sarno
Appuntamenti gennaio 2013
4-5 Pontecagnano presso centro commerciale Carrefur
Dal giorno 8 gennaio si ripartirà con le scuole cominciando dal Vallo di Diano fino ad arrivare a Scafati per concludere il tutto entro il 31 gennaio. Questa però non sarà la sola attività che terrà impegnata l'associazione, infatti, come ogni anno la base associativa sarà coinvolta nella festa del tesseramento. Pur consapevoli delle difficoltà vogliamo continuare a lottare perché vinca il messaggio di dignità e uguaglianza che in maniera così forte e decisa che il presidente regionale prof. Pietro Piscitelli e il presidente nazionale. prof. Tommaso Daniele continua a diffondere affinché nessun cieco alzi bandiera bianca sulla speranza del domani.
 

Palermo: “Occhio ai Bambini”: campagna di prevenzione della cecità, di Giuseppe Scaccia

Autore: Giuseppe Scaccia

Anche quest'anno la Sezione Provinciale di Palermo dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha aderito alla campagna di prevenzione della cecità "Occhio ai Bambini", promossa dalla Sezione italiana dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità.
Un Oculista ed un Assistente di Oftalmologia con l'unità mobile oftalmica del Consiglio Regionale siciliano del Sodalizio, hanno effettuato dal 12 al 17 e dal 26 al 30 Novembre c.a., visite oculistiche gratuite ai bambini di alcuni istituti scolastici dei comuni di: Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Corleone, Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi.
Nell'ambito di questa importantissima e sempre apprezzata iniziativa, il 24 Novembre, la Sezione palermitana, ha organizzato presso il complesso comunale "Badia" di Chiusa Sclafani, una tavola rotonda, coordinata dal Dott. Michele Schilleci, dirigente U.I.C., dal titolo "La vista, un patrimonio da tenere d'occhio – L'importanza della prevenzione – realtà e qualità dei servizi".
La manifestazione ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico attento ed interessato ad ascoltare, dopo i saluti del Sindaco Ragusa del comune di Chiusa Sclafani e del Presidente sezionale Giuseppe Scaccia, le relazioni del Dott. Francesco Pillitteri "L'importanza della prevenzione", dell'Avv. Tommaso Di Gesaro "Recenti interventi legislativi a sostegno della prevenzione della cecità e della riabilitazione visiva", della Dott.ssa Maria Angela Zuccaro "Ruolo dell'U.I.C. a sostegno della prevenzione della cecità e della riabilitazione visiva", della Dott.ssa Giovanna Virga "Ruolo e importanza del sostegno psicologico nell'affrontare le conseguenze affettive e relazionali connesse alla perdita della vista" e della dott.ssa Francesca Di Stefano "Realtà e qualità dei servizi".
A conclusione di questo breve comunicato, desidero sottolineare con grande piacere, che la presenza attiva dell'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sul territorio, è percepita dai cittadini e dalle autorità locali come una delle poche istituzioni, che ancora riesce a dare servizi efficienti e risposte tempestive ai bisogni della gente.
Il Presidente
Giuseppe Scaccia
 

Ancona: HUMUS, Redazionale

Autore: Redazionale

Spettacolo con il gruppo teatrale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Ancona
Giovedì 20 dicembre 2012 ore 21.15
Teatro Sperimentale L. Arena, Ancona
INGRESSO LIBERO.

Con il gruppo teatrale dell'Unione Italiana Ciechi: Maurizio Mazzieri, Barbara Roefaro, Stefania Terrè, Lucrezia Violante.
Musicisti: Sauro Cesaretti (piano e voce), Jennifer Villaver (Voce), Marta Paggi (flauto).
Regia: Ylenia Pace.
Assistenza alla regia Elena Curiale, Ornella Ramovic.
In collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Provincia di Ancona e il Museo Statale Tattile Omero.

Humus è una fiaba che assomiglia molto alla realtà. E' una palpebra aperta nel passato dove si può guardare dentro. Per un momento tutto si ferma, la corsa dell'uomo verso un'ostinata evoluzione di sé e dell'ambiente in cui vive.  Anche la terra è ferma e nel suo silenzio universale si sente la sua voce. Ma le voci sono tante e ci raccontano storie di uomini e della loro terra. E nei racconti ognuno può ritrovare qualcosa della propria esistenza, un ricordo, un racconto, un sogno. Tutto si dissolverà non appena riprenderemo la corsa verso chissà chi o che cosa. Humus è un'opportunità per fermarci ad ascoltare ciò che, in fondo, già ci appartiene.

Per info: Ponte tra Culture 346 5006099 – 346 5006012