Resoconto dell’Assemblea Generale e della Conferenza “La nostra via per l’uguaglianza in Europa” dell’Unione Europea dei Sordociechi (EDBU), di Angela Pimpinella

Autore: Angela Pimpinella

DBU. Erano presenti 19 delegazioni nazionali di cui 10 con diritto di voto. Questi sono stati giorni in cui l’EDBU ha dovuto rieleggere il nuovo organo esecutivo, presentare il piano strategico per i prossimi 5 anni e apportare anche modifiche importanti nel proprio statuto. Una di queste per esempio è la riduzione dei componenti dell’esecutivo da 9 a 5. Sono stati eletti: Presidente Sanya Tarczay (Croazia), Vicepresidente Francisco Trigueros Molina (Spagna) e componenti del Comitato Esecutivo Peter van Houtte (Belgio), Riku Virtanen (Finlandia) e Tamás Gangl (Ungheria). Ulteriori modifiche allo Statuto sono incluse nel nuovo piano di azione di cui vi riporto notizie qui sotto.
La missione dell’EDBU è quella di far sì che i sordociechi escano dall’isolamento e che abbiano accesso a servizi di interpretariato di qualità, alla riabilitazione, alla cultura e all’integrazione sociale, elementi importanti per la presenza attiva della persona sordocieca nella società. Infatti il sordocieco deve essere protagonista con diritti e obblighi nella società. Questi ideali si conformano molto ai principi contenuti nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Obiettivi dell’EDBU nei prossimi anni:
• Aumentare la visibilità a livello nazionale ed europeo sulla base del concetto “Niente su di noi senza di noi”
• Far crescere l’organizzazione, attraverso il potenziamento delle capacità dei sordociechi, tramite servizi di interpretariato di qualità, una buona organizzazione e comunicazione interna, l’elaborazione di metodologie per l’organizzazione degli eventi e l’erogazione di formazione.
• Collaborare con altre organizzazioni (Istituzioni UE, EDF, EBU, EUD, EDbN, EFSLI, WASLI, DbI…)
• Esercitare una pressione politica affinché le necessità specifiche dei sordociechi vengano conosciute e affinché le loro necessità nella vita quotidiana vengano tenute in conto nella predisposizione delle politiche
• Promuovere la creazione di associazioni di sordociechi autonome nei paesi europei dove esse non sono state ancora fondate
• Promuovere la ricerca sui dati statistici relativi alla popolazione sordocieca in Europa
• Attuare una strategia di reperimento fondi da investire nelle attività dell’EDBU
• Stabilire dell’ufficio centrale dell’EDBU a Bruxelles in Belgio per poter avere accesso ai fondi comunitari per le ONG europee.
Sono stati approvati inoltre i rapporti di lavoro dal 2013 al 2017, tra cui il rapporto della Presidente, da cui emerge l’importanza del lavoro svolto, e il rapporto del Tesoriere, da cui si desume che le risorse economiche sono molto scarse e che l’EDBU si avvale principalmente del lavoro di volontari.
E’ stata inoltre approvata la proposta di fissare al 22 ottobre  la data della Giornata Europea dei Sordociechi, per ricordare l’anniversario della fondazione dell’EDBU. La Giornata Internazionale dei Sordociechi rimane invece il 27 giugno, data di nascita di Helen Keller.
La prossima assemblea generale si terrà in Spagna nel 2018  in coincidenza con l’Assemblea Generale della Federazione Mondiale dei Sordociechi.
Al termine dei lavori dell’Assemblea Generale ha avuto luogo dal 7 al 9 giugno la Conferenza dell’EDBU “La nostra via per l’uguaglianza in Europa”.La prima relazione plenaria è stata tenuta da Liisa Kauppinen e ha riguardato i lavori di preparazione della Convenzione ONU e l’influenza esercitata da alcune persone sordocieche che ha portato all’introduzione nell’articolo 24 sull’educazione della menzione dei sordociechi come gruppo i cui bisogni speciali devono essere tenuti in conto per un’istruzione efficace. I lavori sono continuati con la relazione di Dimitar Parapanov, che ha messo in evidenza l’importanza della formazione degli interpreti e per questo ha illustrato un progetto realizzato con l’Unione Ungherede dei Sordociechi, che ha fornito formazione e quindi la possibilità di avere in Bulgaria interpreti per sordociechi con una adeguata formazione. Parapanov ha inoltre menzionato la grande difficoltà incontrata a far riconoscere la sordocecità come disabilità a se stante. Nel pomeriggio del 7 si è tenuto il workshop di Barbara Verna sul bastone rosso-bianco per i sordociechi. Dalla relazione di Barbara è scaturita la necessità  di realizzare una ricerca nei vari paesi sulla tipologia del bastone utilizzato dalle persone sordocieche, perché durante il workshop è emerso che ogni paese ha un bastone di colore diverso. E’  molto importante che anche il bastone sia uguale in tutti i paesi d’Europa, in Italia già da alcuni anni stato introdotto il bastone bianco e rosso per le persone sordocieche ed esso è menzionato anche nel Codice Stradale . Poi si è passati a parlare, con le due relatrici Bibbi Hagerupsen e Aashild Johansen, della comunicazione aptica,  che permette di trasmettere informazioni soprattutto ambientali tramite una simbologia tattile che prevede la pressione della mano su diverse parti del corpo. Tale metodologia è stata sviluppata nei paesi del Nord. Per certe situazioni la comunicazione aptica è molto importante, perché, utilizzando la schiena come una lavagna, è possibile avere una visualizzazione degli ambienti e delle strutture che con le sole parole rimarrebbe più astratta. Il giorno 8 a mattina abbiamo ricominciato i lavori con la relazione di Francisco Trigueros Molina (Spagna), che ha prima parlato dell’identità delle persone sordocieche, fornendone una descrizione, e poi ha raccontato l’esperienza in Spagna di come si è realizzata l’attuale Federazione Spagnola dei Sordociechi. Di seguito Sanna Paasonen (Finlandia) ha presentato i risultati del progetto  sulla violenza domestica nei confronti delle persone con disabilità. Nel pomeriggio sono seguiti il forum delle donne e il forum dei giovani, che hanno affrontato le tematiche di questi gruppi.
Al termine di questa esperienza le informazioni ricevute sono state tantissime e ho potuto notare il grande lavoro di rete che l’EDBU riesce a realizzare. Sono stati trasmessi contenuti molto importanti che sicuramente a ogni partecipante potranno essere utili per migliorare le condizioni dei sordociechi nel proprio paese. Per me è fantastico che tante persone di paesi diversi riescano a comunicare con sistemi differenti ma soprattutto a lavorare per un obiettivo in comune: migliorare la qualità di vita delle persone sordocieche.
Per me è stato importante portare la presenza dell’UICI presso l’EDBU, a cui siamo iscritti come membri associati. Ciò offre alla nostra associazione la possibilità di contribuire e partecipare allo sviluppo dell’EDBU stessa e quindi dei sordociechi in Europa.