Potenza: VIII Edizione della Giornata Nazionale del Braille, di Maria Buoncristiano

Autore: Maria Buoncristiano

La sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti di Potenza in occasione dell’VIII Edizione della Giornata Nazionale del Braille, istituita con legge n. 126 del 3 agosto 2007, organizza l’iniziativa denominata “Insoliti puntini” che prevede la presentazione del libro “Gioca, colora e impara il Braille” e del gioco “Braille Box” nei seguenti istituti comprensivi:

  • 28 febbraio, ore 9.30/12.30: C. Potenza III ex s.m. “La vista”, via E. Toti,1 – Potenza
  • 7 marzo, ore 9.20/12.20:  C. “L. Sinisgalli”, via Anzio –  Potenza

Il primo si è svolto sabato 21 febbraio nell’aula magna dell’I.C. “G. Leopardi” di Potenza.

Gli incontri/laboratori sono finalizzati alla divulgazione del Braille quale strumento di gioco educativo per tutti, alla riscoperta del valore degli altri sensi e, soprattutto, al coinvolgimento dei più piccoli nei processi di educazione alla non discriminazione

Per fare ciò l’UICI ha  scelto di utilizzare uno strumento familiare ai bambini di 6 anni: l’alfabetiere da colorare che presenta non solo le lettere in nero ma anche quelle in Braille grafico, ovvero non a rilievo.

Il principio guida delle attività proposte è “imparare facendo”, sulla base dell’antico proverbio cinese  il quale dice: “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”, utilizzato da Bruno Munari nei suoi laboratori creativi.

Si chiede, dunque, ai bambini di utilizzare le mani per riconoscere i compagni, gli oggetti reali o mimati, per verificarne la posizione su un piano  e di ascoltare  per riconoscere versi e rumori.

Ed è  proprio attraverso l’approccio ludico-educativo che i bambini  verranno interessati e incuriositi al sistema Braille che, come è noto, è organizzato sulla combinazione di 6 puntini e che, per essere compreso, necessita dell’acquisizione dello schema corporeo  e dei rapporti topologici. E’ evidente che a bambini così piccoli non è possibile trasferire tutte le lettere del codice, ma le regole che sono alla base: ovvero l’utilizzo del tatto educato alla esplorazione consapevole.

Le copie dell’alfabetiere “Gioca, colora e impara il Braille” e del gioco braille box del  costo di 5 euro cadauno sono disponibili presso le sezioni dell’UICI di Potenza e Matera. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito www.uicipotenza.it.

Il libro da colorare  stimolerà il piccolo lettore a conoscere un codice di letto-scrittura differente dal suo e proverà a rispondere alle domande: “Come scrivono i bambini ciechi? Come sono le letterine?”

Il gioco Braille box, invece si compone di una base di legno e 6 biglie colorate e anch’esso servirà per divertirsi ed imparare il Braille, attraverso la manipolazione  composizione delle lettere.

Il sistema si basa, infatti,  sul numero e sull’ordinamento dei vari puntini che nel gioco sono rappresentati dalle biglie., Per ottenere, ad esempio, la A occorre posizionare una  sola biglia in alto a sinistra; la B due biglie:una in alto a sinistra e una in mezzo a sinistra e così via.

 

 

 

 

Approfondimento

Il Braille è  un sistema di scrittura, inventato dal francese Louis Braille intorno al 1829, basato su sei punti in rilievo in cui la maggior parte dei simboli è universalmente riconosciuta e, quindi, può essere usato in molte lingue diverse. Il Braille  non è una lingua di per sé, ma è un mezzo di scrittura e lettura internazionale.

 

Con esso si possono rappresentare le lettere dell’alfabeto, la punteggiatura, i numeri, i simboli matematici e quelli musicali.

 

I caratteri Braille sono basati su una cella formata da sei punti disposti in due colonne e tre righe. I punti sono numerati dall’1 al 6: partendo dall’alto nella colonna di sinistra si trovano i punti 1 o punto in alto a sinistra, 2 o punto in centro a sinistra e 3 o punto in basso a sinistra, mentre nella colonna di destra ci sono i punti 4 o punto in alto a destra, 5 o punto in centro a destra e 6 o punto in basso a destra.

 

La dimensione di una cella Braille è standard, 7×4 millimetri, ed è una dimensione ottimale perché permette di percepire la sua intera superficie e allo stesso tempo di distinguere bene i singoli punti.