Lotta alla cecità evitabile ed accesso universale gratuito alle cure

Autore: Michele Corcio

Nei giorni 4 e 5 maggio 2012 si è svolto in Roma, organizzato dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, il Convegno internazionale di studio "La persona non vedente: Rabbunì, che io riabbia la vista" (Mc 10, 51). Un incontro di approfondimento e confronto sui temi della prevenzione e cura della cecità/ipovisione, secondo le nuove prospettive di studio e di ricerca, non disgiunti da un cammino ecclesiale e pastorale.
Al Convegno sono intervenuti, quali Relatori, Operatori e rappresentanti di ONG che nelle aree povere del mondo e nei Paesi in via di sviluppo conducono la quotidiana battaglia contro le patologie oculari, causate da condizioni di estrema povertà; in Africa ed in Asia, infatti, le precarie condizioni igienico-sanitarie mettono a dura prova le politiche (meglio sarebbe dire, le iniziative) per la prevenzione della cecità, tanto più che il numero degli Oculisti presenti in quei territori è estremamente basso: in genere, uno ogni milione di abitanti. E tuttavia, come ha affermato il Dott. Silvio Mariotti (Responsabile del Programma per la Prevenzione della Cecità e Sordità dell'Organizzazione Mondiale della Sanità), grazie ai diversi progetti attuati da parte di ONG, si registra una diminuzione della cecità in Africa, anche se a livello mondiale il totale complessivo dei ciechi e degli ipovedenti è stimato ad oltre trecento milioni di persone, ovvero il 5 per cento della attuale popolazione.
     Dopo la lettura del messaggio trasmesso dal Papa e la prolusione di Mons. Zygmunt Zimowski (Presidente del Pontificio Consiglio e della Fondazione "Il buon Samaritano"), il Convegno si è articolato in quattro Sessioni: "Inquadramento Teologico", "Principali cause di cecità evitabile e strategie di cura", "Nuovi sviluppi nelle tecnologie biomediche e farmacologiche", "Pastorale e Progetti ecclesiali per i non vedenti". Oltre che nella Bibbia, la dimensione storica e sociologica della cecità, è stata analizzata da eminenti studiosi appartenenti alle altre quattro grandi religioni (Buddismo, Ebraismo, Induismo, Islamismo), provenienti dalle Università della Tailandia, Israele, India ed Egitto.
     Nella prima Sessione, dopo un'analisi sulla rappresentazione della persona non vedente nella Sacra Scrittura e sulla sollecitudine storica della Chiesa, Esperti del settore hanno inquadrato la cecità/ipovisione da un punto di vista socio-politico ed economico; in particolare, si segnalano i contributi:
– del Dott. Wing-Kun Tam (Presidente Internazionale dei Lions Club), che ha trattato il tema dell'accesso alle cure sanitarie oculistiche nei Paesi in via di sviluppo;
– del Prof. Mario Stirpe (Presidente della Fondazione Bietti e della Commissione Nazionale per la prevenzione della cecità), il quale ha rimarcato l'importanza dei protocolli e delle linee guida nella lotta alla cecità;
– del Prof. Serge Resnikoff (Direttore della ONG "Organisation pour la Prévention de la Cécité"), che molto ha insistito sulla formazione del personale nei Paesi in via di sviluppo.
L'intera seconda Sessione dei lavori è stata dedicata alla trattazione delle patologie causa di cecità nel mondo; quali: la cataratta, l'oncocercosi, la retinopatia diabetica, le malattie dell'infanzia (retinopatia del prematuro, avitaminosi A e cataratta congenita), i difetti refrattivi. Tali patologie sono state trattate con grande competenza da Oculisti dell'Arabia Saudita, della Gran Bretagna, degli Usa, dell'Ecuador e dell'Italia.
Le tecniche chirurgiche per il trattamento della cataratta, le tecnologie per la refrazione e la produzione di occhiali, l'apprendimento a distanza e la donazione di farmaci per le  malattie tropicali come il tracoma (tutti argomenti esposti nella terza Sessione), hanno visto i contributi di professionisti provenienti dal Nepal, dal Sud Africa, dagli Usa e dall'Italia.
I lavori della quarta Sessione hanno avuto come protagonisti i non vedenti impegnati in prima persona in Congregazioni religiose e di particolare effetto è stato l'intervento di Suor M. Rosa Affinito, che ha letto in Braille la sua Relazione sulle molteplici attività delle Suore Sacramentine non vedenti.
Alcune Tavole rotonde su specifiche tematiche, hanno reso ancor più intenso il già denso programma delle due giornate; ma la più vivace è stata quella su "Modelli di prevenzione, cura e riabilitazione", coordinata dall'Avv. Giuseppe Castronovo (Presidente dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – I.A.P.B. Italia ONLUS). La Dr.ssa Lea Hyvarinen (dell'Università di Helsinki) ha trattato della riabilitazione visiva nel mondo, con particolare accentuazione per la scuola nor europea. Non molto distante da questa, soprattutto se si tiene conto della recente sua creazione, è il modello riabilitativo del Polo Nazionale di Servizi e ricerca, creato nel 2007 da I.A.P.B. Italia ONLUS in Roma, presso il Policlinico "A. Gemelli": le attività sono state illustrate dal Prof. Alfredo Reibaldi, nella sua qualità di Direttore scientifico del Polo Nazionale.
     Particolare menzione meritano i concertisti non vedenti che, la sera del 4 maggio, hanno regalato al numeroso pubblico presente forti emozioni e suggestioni musicali; concertisti cinesi e italiani, tra i quali Don Gerardo Balbi, parroco di Camporeggiano-Gubbio.