Il gemellaggio tra le sezioni U.I.C.I di Como e di Mantova, sugellato con una prima tre giorni in terra Mantovana lo scorso ottobre, si è coronato con la visita a Como della delegazione Virgiliana, capitanata dalla presidente Mirella Gavioli, affiancata dal consigliere Teresa Zampriolo e da valorosi amici sostenitori. Accolti con altrettanto calore nella sezione comasca, da dirigenti, soci, amici e collaboratori, dopo il reciproco scambio degli omaggi dedicati per l’occasione, guidati dai rispettivi presidenti Mirella Gavioli e Claudio la Corte,nei giorni 29, 30 aprile e 1° maggio,un nutrito gruppo di soci ed amici delle due sezioni, qualcuno proveniente anche dal centro-sud aggregatosi come in precedenza, per ricondividere questa entusiasmante esperienza, si sono riuniti, attratti da una proposta coinvolgente ed irrinunciabile, alla scoperta storico-ambientale di luoghi suggestivi, tra il lago di Como e Lugano, passando per la visita al museo del cioccolato, con una puntatina fino nel pian di spagna all’imbocco della val Tellina e della val Chiavenna.
Grazie al prestigioso e competente intervento del presidente comasco e delle guide formate ed appassionate che collaborano da anni con la sezione U.I.C.I locale, nonché alle attenzioni offerte a chi non vede, da parte dei nostri compagni di viaggio, si sono potuti apprezzare tutti i contenuti visibili ed invisibili dell’ambiente percorso e circostante, dei colori, dei panorami e della storia delle ville Lariane come villa Monastero, passando per l’abbazia di Piona dove abbiamo beneficiato anche dell’accoglienza benedetta del priore don Ludovico Manenti. In comune di Tremezzina, località Ossuccio, abbiamo potuto conoscere anche la storicità e la cultura dell’antiquarium, della chiesetta di Santa Maddalena e della “strada Regina”, che costeggia un tratto del lago di Como, da cui si apprezza quella scheggia di calcare verdeggiante posizionata a perla nell’azzurro lago, che è l’isola Comacina sul cui sfondo, a cornice, si innalza una catena di monti, spolverati per l’occasione, da candida neve brillante al tramonto. Tra viaggio, cultura, storia ed enogastronomia, per non parlare della tanta e spontanea allegria, questa tre giorni in terra lariana e ticinese, è stata un autentico tour de force, quasi sempre accompagnati dalla presenza rigenerante del sole. L’ultima sosta alla scoperta dei gioielli della città di Como, è stata caratterizzata da una pioggia battente che non ci ha impedito però di poter godere a pieno di una visita riservata e suggestiva delle terme romane, aperte straordinariamente per la nostra presenza, condotta dalla professoressa Franca Aiani che, oltre alla storia e alla cultura, ci ha trasferito concettualmente e tattilmente, impagabili emozioni. Il Duomo di Como poi ci ha ospitati per un’altra indescrivibile esperienza che, oltre ai contenuti di storia ed architettura, ci ha permesso di poter apprezzare con mano ed in forma privilegiata, anche l’antica scultura. Sia in terra Mantovana che in terra Lariana, sono tante e tali ancora le bellezze inesplorate e da conoscere, che daranno modo di far crescere e valorizzare ancora a lungo questo gemellaggio storico-culturale, turistico ed enogastronomico, all’insegna dello slogan: “uniti è bello… gemellati è meglio”, soprattutto per la volontà di accrescere i rapporti umani, di amicizia e di collaborazione sia tra le due sezioni che tra le tante persone sempre più coinvolte. “E’ infatti, impegno delle due sezioni, tenere sempre alimentata questa fiammella di fratellanza, che noi presidenti abbiamo voluto simbolicamente accendere e fattivamente concretizzare, auspicando che possa essere di positivo esempio e varcare anche altri confini. Sostenere valori quali l’amicizia, la collaborazione, la fiducia e la condivisione, mettendosi a disposizione con proposte, competenze, idee e risorse, è uno dei modi più concreti di dare voce al senso della nostra UNIONE e alla dignità delle persone non vedenti e ipovedenti, perfettamente inclusi ed in sintonia con gli amici vedenti che non smetteremo mai di ringraziare per le attenzioni e per il reciproco arricchimento interscambiato anche in questa occasione, così come immaginata, quasi cento anni fa, dai nostri padri fondatori.
Claudio La Corte e Mirella Gavioli