Da sabato 17 marzo 2018 la Galleria Civica G. Segantini di Arco riaprirà i suoi spazi espositivi. Per l’occasione, dalle 10.00 alle 18.00, la Galleria sarà visitabile a ingresso gratuito e alle ore 11.00 si terrà un momento di inaugurazione della stagione 2018, nel corso del quale verrà presentato un nuovo servizio di audioguide e didascalie in Braille per il pubblico ipo e non vedente, realizzate in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione provinciale di Trento.
Nei mesi scorsi, grazie al prezioso sostegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione provinciale di Trento, ha preso infatti avvio un progetto di accessibilità museale rivolto al pubblico ipo e non vedente, in parallelo con altre iniziative per sostenere l’accessibilità del territorio altogardesano, promosse tra gli altri dall’associazione Shquipet Onlus.
Il MAG, sensibile ai temi della disabilità e dell’accessibilità ai luoghi della cultura, ha accolto questa esigenza progettando delle audioguide specifiche per questa tipologia di visitatori, che saranno a disposizione negli spazi della Galleria Civica G. Segantini.
Le audioguide consentiranno al visitatore di poter disporre autonomamente di un bagaglio di contenuti per ciascuna delle opere di Giovanni Segantini esposte in Galleria, dalla dettagliata descrizione visiva dei quadri, a contenuti specialistici relativi alla storia e alla critica dell’opera, oltre naturalmente ai dati essenziali identificativi del bene.
Le audioguide sono configurate con un’interfaccia interattiva tattile e cuffie a induzione ossea, elementi essenziali per l’utilizzo da parte del visitatore ipo e non vedente, ma permetteranno anche una visualizzazione tradizionale, così da poter essere fruite su richiesta da tutti.
A completamento del progetto, gli spazi della Galleria Civica sono stati dotati di didascalie delle opere di Giovanni Segantini nel sistema di scrittura Braille, posizionate nelle sale accanto alle didascalie tradizionali, che consentiranno all’utente ipo e non vedente di procedere in una visita agli spazi museali integrativa o alternativa al sistema di audioguida.
Per la realizzazione di questi prodotti, il MAG si è avvalso della consulenza di tre ditte specializzate: Fabrica Ludens di Rovereto che ha fornito i sistemi di audioguida, Trentino Senza Barriere Onlus che ha adattato i contenuti delle audioguide alle esigenze del pubblico portatore di disabilità visiva, Associazione Progetto Ciechi Onlus, che ha realizzato le didascalie in Braille.
Segantini e Arco | Gli spazi espositivi
Con il progetto Segantini e Arco, frutto della virtuosa collaborazione nata nel 2015 tra MAG e Mart e curato nella sua parte scientifica da Alessandra Tiddia del Mart, le due istituzioni intendono contribuire a valorizzare la città di Arco come luogo segantiniano nel mondo attraverso l’attività espositiva e di ricerca. L’obiettivo è quello di posizionare la città natale di Giovanni Segantini al centro di un circuito internazionale che fa capo a musei e istituzioni pubbliche di tutto il mondo che possiedono opere di Segantini e agli studiosi che si occupano dell’artista.
Dal 2015 l’allestimento permanente della Galleria Civica G. Segantini di Arco si compone di una parte espositiva tradizionale con dipinti, opere di grafica e documenti storici sull’artista, e di una parte interattiva.
Il display espositivo si apre con la Segantini Map, una postazione interattiva che consente di interrogare tutte le collezioni pubbliche nel mondo che possiedono opere di Segantini, navigare nei siti di questi musei e visualizzare a pieno schermo i capolavori dell’artista ivi conservati. Le Segantini Doc sono invece postazioni che utilizzano la tecnologia multitouch per offrire strumenti e materiali che concorrono a ricostruire la vicenda artistica di Segantini inquadrandola nel contesto culturale contemporaneo all’artista.
Attorno alle postazioni interattive sono esposti dipinti, sculture e opere su carta relative a Segantini e agli artisti trentini suoi contemporanei, opere provenienti dalle collezioni del Mart, del MAG, della Provincia autonoma di Trento e dalla generosità di privati cittadini, qui uniti in un’azione di valorizzazione del grande artista nato ad Arco, ma soprattutto nell’impegno a sostanziare un progetto che riunisca in sé tutte le potenzialità di ricerca intorno ad un’unica parola chiave: Segantini.
A partire dal 2016 gli spazi della Galleria Civica si sono arricchiti di nuove opere, frutto di acquisizioni e depositi, che ampliano il patrimonio del MAG dedicato a Giovanni Segantini.
Oggi trovano spazio nelle sale della Galleria tre nature morte – Natura morta di cacciagione e frutta, Natura morta con lepre e frutta, Natura morta con pesce e verdura (1879-1880) – acquistate dal comune di Arco nel 2017, composte in origine probabilmente in un trittico con la funzione di insegna pubblicitaria, che costituiscono un’interessante novità nel catalogo della produzione di Segantini.
Vicino a esse sono esposti tre depositi di collezionisti privati, che hanno scelto di valorizzare le proprie opere negli spazi della Galleria Civica: si tratta di Testa di vecchio (1882-1883), Paesaggio brianteo (1884-1885) e Pulcini nell’aia (1883-1885), tutti riferibili al periodo giovanile di Segantini.
Accanto alle opere, nuovi prodotti sono andati a implementare nel tempo le sale della Galleria Civica, aggiungendo nuovi contenuti e possibilità di ricerca intorno al pittore arcense.
Attualmente una sala ospita la versione museale del docufilm Segantini, ritorno alla natura (2016), creata appositamente per lo spazio e per il progetto espositivo e di ricerca Segantini e Arco. Prodotto da Apnea Film, interpretato da Filippo Timi e diretto da Francesco Fei, con Gioconda Segantini, Annie-Paule Quinsac, Franco Marrocco, Romano Turrini, Segantini, ritorno alla natura è stato scritto a sei mani da Roberta Bonazza, Francesco Fei e Federica Masin.
Da marzo 2018 l’allestimento permanente della Galleria Civica G. Segantini si amplia proponendo un aggiornamento delle collezioni e dei prestiti, con un approfondimento dedicato ai temi e alle figure dell’Ottocento nelle opere di artisti contemporanei a Giovanni Segantini, provenienti dal Mart di Rovereto.
Attraverso tre nuclei tematici – Il paesaggio, Figure dell’infanzia, Figure femminili – il percorso espositivo pone in confronto le opere di Giovanni Segantini, rese celeberrime dall’azione capillare e intensa delle riproduzioni fotomeccaniche, con i lavori degli artisti trentini a lui contemporanei fra cui, ad esempio, Andrea Malfatti, Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi.
Il paesaggio, la figura infantile e quella femminile sono i temi maggiormente indagati dalla produzione artistica di fine Ottocento, fino a diventare dei veri e propri generi. L’antica suddivisione per generi della pittura informa il sistema dell’arte per tutto l’Ottocento, dalle aule dell’accademia alle sale espositive.
Ciò vale anche per la pittura di Segantini: i suoi lavori giovanili si concentrano soprattutto sulla natura morta, molto richiesta dalla committenza borghese, per poi passare al ritratto e da qui all’ambientazione della figura nella natura, resa attraverso brani paesaggistici magistrali, dove il naturalismo delle forme si fonde con il simbolismo degli impulsi e dei fermenti propri delle forze della natura.
È nella rappresentazione segantiniana della figura femminile, sia in forma di Dea Cristiana ne L’angelo della vita, sia di nudo immerso nella natura come in Vanità, che però meglio si coglie il passaggio a una nuova concezione ideista dell’arte, che informerà l’arte italiana del primo Novecento.