Stato dell’arte sui registri scolastici on-line, a fine anno 2015 dopo l’inizio dell’anno scolastico 2015/2016, e breve storia, di Nunziante Esposito

Autore: Nunziante Esposito

Sono ormai passati più di due mesi da quando è iniziato l’anno scolastico, ma questa volta non abbiamo avuto le solite email di protesta che negli ultimi due anni avevamo avuto dai tanti insegnanti disabili visivi che hanno dovuto iniziare ad usare obbligatoriamente i registri digitali on-line.

Personalmente ho avuto il primo contatto con un registro digitale on-line nel 2008, quando ebbi occasione di indicare ai programmatori di Infoschool quali erano i problemi di accessibilità di quel registro, uno di quelli usati nelle scuole italiane, quando l’insegnante Daniela Floriduz mi fece partecipe dei suoi problemi di accessibilità del lavoro che era chiamata a fare con un applicativo Web che doveva cominciare ad usare in via sperimentale.

I problemi generali e seri di questo tipo sono iniziati nella primavera del 2012, quando, quasi a fine anno scolastico, nelle scuole italiane è arrivata la prima circolare del Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR) con la quale si informavano gli insegnanti del prossimo uso obbligatorio dei registri digitali on-line. Ovviamente, i primi a preoccuparsi sono stati gli insegnanti disabili visivi, perché, utilizzando tecnologia assistiva nell’utilizzo del computer e dei nuovi dispositivi touch-screen che da poco stavamo cominciando ad usare anche noi, avevano intuito immediatamente quale potesse essere il problema immediato da affrontare: l’inaccessibilità di questi software.

Siamo stati interpellati ed investiti come commissione OSI di questo problema e ce ne siamo occupati io come non vedente e Massimiliano Martines come ipovedente, facendo da filtro tra gli insegnanti ed i responsabili delle società di questi software. In sostanza, sono stati da noi analizzati i software più comunemente usati e per i quali avevamo avuto le prime email di segnalazione.

I software analizzati e che abbiamo seguìto da vicino per tre anni e fino alla loro totale accessibilità, sono:

– Nuvola di Madisoft.
– ScuolaNext di Argo software.
– Infoschool di Biblioteca Spaggiari.
– RE su piattaforma AXIOS.

Per il primo registro sopra indicato, non abbiamo dovuto fornire nessuna indicazione in quanto questo registro, essendo stato programmato in USA, dove se non si rispetta l’accessibilità non è facile avere i permessi per vendere un prodotto, è risultato completamente accessibile. Unico neo, se lo si può chiamare così, è una schermata nella quale per poter scaricare i file delle circolari che emette la scuola, c’è bisogno di usare il cursore simulato del mouse. Insomma, una sciocchezza. Comunque, anche questo piccolo problema è stato segnalato ed è stato risolto in brevissimo tempo.

Per il registro Scuola Next di ARGO Software, ad oggi non ci sono più problemi ed il software proposto è completamente accessibile. Inoltre, c’è da dire che noi della Commissione OSI non abbiamo partecipato direttamente ai test, perché fin dall’inizio i contatti diretti con i tecnici di questa software house non li abbiamo mai avuti. Inoltre, quando li ho cercati, molto probabilmente per qualche frainteso mai chiarito, non è stato possibile dialogare direttamente con loro. Addirittura, mi sono preso anche dell’arrogante dal responsabile della programmazione, ma non importa, alla fine quello che è importante è solo il risultato raggiunto: totale accessibilità.

Comunque, per due anni, il lavoro di test è stato eseguito dalla Commissione OSI ugualmente, anche se in modo indiretto e seguendo via Skype una insegnante che usava i registri .

Il primo approccio con ARGO Software lo abbiamo avuto tramite un insegnante di Bergamo, Alessandro Ricotta, e la Commissione OSI ha potuto recapitare loro il test che attestava l’inaccessibilità totale del loro prodotto Scuola Next.

Successivamente, come suddetto, i test è stato possibile farli tramite l’insegnante Maria Rosaria Falco che si era rivolta a me per avere un aiuto a capire se era possibile aggirare, tramite comandi particolari di Jaws i problemi che aveva il software.

Ad un certo punto ci si è messo anche qualcuno a peggiorare i rapporti con i tecnici di ARGO, dando per accessibile anche quello che oggettivamente non era accessibile.

Faccio una parentesi molto importante per chi è demandato a fare il lavoro che facciamo noi della Commissione OSI, un lavoro di puro volontariato.

Anche se a queste cose ci sono abituato da 15 anni di attività di test che ho sempre fatto con cura, con passione e soprattutto con la competenza che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti mi ha fatto acquisire con dei corsi appositi, mi sono anche dovuto subire delle offese da parte di chi ha combinato questo pasticcio. Che dire: più si è ignoranti in materia e più si cerca di ostentare la preparazione che non si possiede.

Meglio lasciar perdere, tanto non è la prima volta e non sarà l’ultima che un disabile visivo ha un comportamento simile. Purtroppo, non se ne rendono conto, altrimenti non sarebbe mai avvenuta una cosa del genere.

La lungimiranza del presidente nazionale Tommaso Daniele, nel lontano 2001 impose di costituire un gruppo di esperti capaci di tenere i contatti con i programmatori Web e mirava ad evitare proprio questo tipo di problema che si ripresenta ogni tanto, insomma, una sorta di filtro tra chi rileva i problemi ed i programmatori. Purtroppo, ed è difficile da far capire, quando uno di noi da per accessibile quello che accessibile non è, chi si trova dall’altra parte a risolvere i problemi che gli vengono sottoposti, gli viene fornito la certificazione di un disabile visivo e non si rende conto che il problema non lo ha ancora risolto.

Quando avviene un qui pro quo del genere, quando si interviene come Commissione OSI, organo costituito per questi rapporti dall’Unione, è molto difficile poi far capire il contrario di quello che gli hanno già certificato con imperizia e incompetenza.

Poi, la conseguenza logica è quella di avere una discussione, e certe volte anche accesa, quando non ti ignorano e se ne fregano di apportare le modifiche che vengono chieste.

Terminata la parentesi, ora è facile dire che fortunatamente per gli insegnanti, questa ultima cosa non è avvenuta e alla fine ARGO ha prodotto un software innovativo, completamente accessibile ed usabile, per cui, vanno fatti i complimenti ai programmatori che sono riusciti a produrre l’accessibilità per il loro prodotto.

Con il computer, tale software si usa con Google Chrome, assistiti da uno screen-reader costituito da un plug-in apposito che funziona solo con questo browser. Inoltre, si può usare anche agevolmente con Mozilla Firefox assistito da Jaws. come risultato finale un ottimo lavoro.

Va dato merito inoltre che, anche se hanno creato un applicativo apposito, usabile con Google Chrome nel quale deve essere installato un plug-in particolare, una sorta di screen-reader apposito per questo browser, hanno risolto il problema in modo molto brillante.

Per quanto riguarda invece i device touch-screen, con questi dispositivi si viene assistiti in modo molto adeguato nell’uso del software con uno screen-reader apposito e preinstallato sui dispositivi stessi.

Il lavoro è stato fatto così bene, ne ho avuto notizia in questi giorni dalla professoressa Maria Rosaria Falco, che un disabile visivo riesce ad usare questo registro digitale on-line in modo molto semplice, tanto che il disabile visivo può tranquillamente aiutare anche qualche vedente non molto preparato nell’uso di questi tipi di software Web.
Per i registri Infoschool della Biblioteca Spaggiari, problemi seri non ne sono stati riscontrati sin dall’inizio dei test e sono stati riscontrate inaccessibili solo le tabelle dei registri, risultate inaccessibili con lo screen-reader Jaws.

Messe a posto le tabelle, in questo inizio anno scolastico ho avuto notizia che anche i piccoli problemi di usabilità ed un solo problema di accessibilità sono stati completamente risolti. Anche con questa società abbiamo concluso con un risultato pieno e soddisfacente con una accessibilità totale.

Infine, ultimo, ma non ultimo, soprattutto per la disponibilità totale dei responsabili della AXIOS e del programmatore, RE di AXIOS è completamente accessibile. Infatti, ad inizio anno è stato risolto l’ultimo problema segnalato dagli insegnanti per cui anche a questa società gli va dato merito di aver messo a disposizione un prodotto completamente accessibile.

E’ vero che abbiamo impiegato quasi due anni, assieme agli insegnanti, per poter avere i 4 registri digitali on-line completamente accessibili, ma questo non dipende certamente da noi, perché, fino a quando in Italia la legge sull’accessibilità non impone sanzioni o divieti di vendita quando i prodotti non rispettano la legge, nemmeno le software house si preoccuperanno e non avranno nessun interesse a mettere in commercio prodotti accessibili.

Non lo so se per qualcuna delle tre società ARGO, Biblioteca Spaggiari o per AXIOS sarà capitato, ma tante volte capita anche di non essere a conoscenza dei problemi che si creano ai disabili visivi quando si mette in commercio un software non accessibile.

Intanto, per questo motivo l’Unione ha messo in campo la Commissione OSI, un gruppo di esperti che riesce quasi sempre a dare quel supporto tecnico necessario ai programmatori che se ne avvalgono, per far comprendere i problemi dei disabili visivi e mettere i programmatori in condizione di risolvere i problemi rilevati con i test che vengono eseguiti con le tecnologie assistive più utilizzate.

Come è avvenuto per la firma digitale di Poste Italiane, anche per questi registri e per più di tre anni, ho fatto io i test per i non vedenti, mentre per gli ipovedenti ha fatto i test Massimiliano Martines, lavoro eseguito come componenti della Commissione OSI.

Nelle ultime settimane, come è avvenuto per tanto tempo per i problemi, ho avuto contatti via telefono o via email con gli insegnanti che abbiamo seguito durante i test di accessibilità ed usabilità dei registri sopra indicati ed ho avuto la conferma che al momento abbiamo la piena accessibilità sul campo di questi 4 registri scolastici on-line.

Mi auguro che da parte delle software house si ponga in futuro attenzione a mantenere i registri con l’accessibilità attuale, perché, da parte degli organi associativi avverrà la solita divulgazione di questo risultato ottenuto, rendendo edotti anche i dirigenti scolastici di questo risultato raggiunto, in modo che faranno attenzione a non acquistare software inaccessibile, soprattutto se nella scuola insegnano docenti disabili visivi.

Però, l’esperienza mi fa dire che sicuramente è meglio se si fa un passa parola tra i docenti, in modo che tutti conoscono lo stato dell’arte e intervengono qualora il dirigente scolastico decidesse di acquistare software sconosciuti ed inaccessibili.

Da parte nostra, l’attenzione della Commissione OSI sarà massima come sempre e, restando vigili, raccoglieremo eventuali informazioni da parte dei docenti che vivono i problemi di accessibilità sul campo.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it