Il gruppo Intesa Sanpaolo è stato uno dei primi in Italia a dotare i propri bancomat di sintesi vocale consentendo così a non vedenti e ipovedenti di poter utilizzare in maniera autonoma il bancomat. A questa iniziativa si è affiancata anche quella di fornire ai correntisti non vedenti un apparecchietto con sintesi vocale che permette la gestione autonoma del conto corrente. La cosa che mancava era il riconoscimento di partecipazione per i lavoratori non vedenti che operano all’interno del gruppo e che sino ad oggi erano rimasti ai margini negli investimenti di formazione e specializzazione professionale che pure è in atto all’interno del settore del credito. Il 28 maggio, però, ha segnato la data spartiacque con la firma del protocollo d’intesa fra le organizzazioni sindacali e il gruppo Intesa Sanpaolo sul piano formativo riservato a tutto il personale dell’istituto per il quale sarà chiesto apposito finanziamento. Per la prima volta all’interno dell’articolazione del piano un modulo specifico sarà riservato ai non vedenti,quindi, anche per i colleghi in servizio nel Banco di Napoli che è una delle banche del gruppo Intesa.
In un momento e una stagione di straordinaria difficoltà per il lavoro e lo sviluppo professionale per la figura dei centralinisti trovare aziende e sindacati che si accordano per accedere a risorse specifiche per dedicare particolare attenzione alla formazione di questi lavoratori non è cosa da poco. Questo accordo è un successo dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti della Campania che si è avvalsa della sponda e della sensibilità della Fiba Cisl Banco di Napoli per far veicolare le proprie richieste che l’organizzazione sindacale ha accolto subito con grande favore e poi condiviso con le altre organizzazioni sindacali prima di rivendicare il tutto in sede di trattiva aziendale. Ecco le considerazioni rilasciateci da Enrico Cocciolla, segretario responsabile organo di coordinamento della Fiba Cisl Banco di Napoli- In linea con il Piano Industriale, il focus verte sul mondo “Imprese” e sull’offerta fuori sede. Particolare importanza, però, riveste per la nostra Organizzazione l’ultimo progetto, quello dedicato ai colleghi non vedenti o ipovedenti ed a quelli non udenti o ipoudenti. Come FIBA CISL, già lo scorso anno, chiedemmo con forza uno sforzo formativo volto ad un maggior coinvolgimento di queste categorie all’interno della nostra giornata quotidiana. Accogliamo quindi questa iniziativa con il massimo favore. Attraverso l’approfondimento del modello di servizio e la illustrazione dei prodotti e servizi offerti dal nostro gruppo si punta a coinvolgere anche questi colleghi nella relazione con il cliente. Riteniamo tale approccio innovativo e foriero di aprire nuovi spazi di lavoro per questi colleghi.- A queste considerazioni consentitemi di aggiungere un ringraziamento agli amici della Fiba- Cisl che mi hanno dato l’onore di poter firmare l’intero protocollo al cui interno c’è il progetto di formazione per la nostra categoria. Penso che questo 28 maggio possa essere un bel punto di partenza per rilanciare temi a noi cari sul lavoro e l’integrazione sociale. Questa è, dunque, una vittoria della nostra Unione senza la quale oggi non potremmo parlare di lavoratori e prospettive di futuro. Dovremo fare tante cose ancora, una su tutte sarà quella del riconoscimento da parte delle aziende delle figure equipollenti unica alternativa alla sopravvivenza del centralinismo italiano. Ulteriore attenzione dovrà essere posta da ognuno di noi nel continuare a sensibilizzare e far conoscere il nostro mondo e le potenzialità che esso può riservare a quelle aziende che vorranno investire anche sulle risorse lavorative dei non vedenti.
Vincenzo Massa