Al dott. Enzo Moavero Milanesi
Ministro per gli Affari europei
seg.ministromoavero@governo.it
Proposte del FID per il regolamento sulle disposizioni comuni in materia di fondi strutturali
Illustrissimo Signor Ministro,
Ci rivolgiamo a Lei in merito al bilancio UE per i prossimi sette anni che nel mese di ottobre l'Italia sarà chiamata ad approvare in seno al Consiglio Affari Generali degli Stati Membri dell'Unione Europea. La preghiamo di considerare che per il Forum Italiano sulla Disabilità è di fondamentale importanza che sia assicurata un'adeguata copertura finanziaria per l'inclusione sociale, la lotta contro la povertà, l'accesso al lavoro e ai servizi pubblici, la lotta contro la discriminazione e la promozione delle pari opportunità per tutti.
Questo appello è rivolto a tutti gli stati membri dell'UE su iniziativa della Piattaforma delle ONG sociali europee per assicurare un finanziamento sufficiente per lo sviluppo sociale ed economico nei prossimi sette anni.
La preghiamo di prendere in considerazione le seguenti proposte durante i negoziati per il regolamento sulle disposizioni comuni sui Fondi strutturali.
1. Mantenere l'importo complessivo di 376 miliardi di euro per i fondi UE per la coesione economica, sociale e territoriale, come originariamente proposto dalla Commissione Europea
Questi fondi sono lo strumento finanziario più importante per lo sviluppo sociale ed economico dell'UE. In molte regioni europee essi rappresentano la principale fonte di finanziamento pubblico, sia a livello nazionale, sia regionale e locale, dal momento che il sostegno nazionale è stato decurtato a causa della crisi e delle conseguenti misure di austerità.
2. Rimuovere la condizionalità macroeconomica da tutti i fondi strutturali
La sospensione dei pagamenti e degli impegni relativi ai Fondi di coesione, in particolare ai fondi strutturali, inasprisce ulteriormente l'impatto sociale negativo delle misure di austerità.. Infatti, nel quadro del trattato di consolidamento di bilancio e delle conseguenze della crisi economica gli Stati membri sono tenuti a tagliare i salari, le prestazioni pensionistiche, la protezione sociale e i servizi pubblici, compresi i servizi sociali, sanitari ed educativi. La rimozione del sostegno del FSE produrrà ulteriori effetti negativi sulla coesione sociale e sul raggiungimento degli obiettivi del 2020 sulla riduzione della povertà in Europa.
Privare uno Stato membro della possibilità di investire in efficienza energetica a causa della condizionalità macroeconomica, produrrà conseguenze deleterie soprattutto per le fasce più deboli che non possono permettersi di pagare bollette energetiche in continuo aumento. Al giorno d'oggi si stima che tra i 50 e i 125 milioni di persone in Europa non avranno energia a sufficienza. Tuttavia noi siamo convinti che i cittadini UE in difficoltà economiche, in particolare le persone con disabilità, non devono essere penalizzati a causa di azioni o situazioni riguardo a cui non portano nessuna responsabilità.
3. Utilizzare tutti i fondi per ridurre l'impatto sociale della crisi e dare sostegno all'attuazione degli obiettivi sociali della strategia Europa 2020
Ogni programma dovrebbe prevedere l'importo indicativo del sostegno volto a centrare gli obiettivi di riduzione della povertà.
4. Utilizzare i fondi UE per lo sviluppo di un'occupazione di qualità e sostenibile
I Fondi strutturali dell'UE dovrebbero essere utilizzati per intensificare il dialogo sociale e combattere la segmentazione del mercato del lavoro, con misure volte a combattere il lavoro precario, la disoccupazione, la sottoccupazione e il lavoro nero; per occuparsi della qualità dei posti di lavoro e delle condizioni di lavoro; per evitare l'impoverimento dei lavoratori e promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché garantire un'adeguata protezione sociale a coloro che sono assunti sulla base di contratti a tempo determinato e ai lavoratori autonomi.
5. Mantenere le pre-condizioni (le condizionalità ex ante orizzontali) per gli stanziamenti dei Fondi strutturali
I Fondi strutturali dell'UE hanno il potenziale per attivare la piena partecipazione delle categorie più vulnerabili e delle persone a rischio di esclusione sociale e discriminazione. Investire nella diversità e uguaglianza può essere una forza trainante che conduce allo sviluppo economico, alla crescita e alla coesione sociale.
Condividiamo la proposta della Commissione di rafforzare la regolamentazione per assicurare che i fondi comunitari siano utilizzati in modo efficiente per raggiungere gli obiettivi per i quali gli Stati membri si sono già impegnati, in particolare la Carta dei diritti fondamentali, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e gli obiettivi della strategia Europa 2020. Per ottenere finanziamenti gli Stati membri devono spiegare come intendono mantenere i loro impegni per ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale, la non discriminazione, la parità di genere e i diritti delle persone con disabilità.
6. Includere le organizzazioni della società civile come partner a pieno titolo nella preparazione, attuazione, monitoraggio e valutazione dei programmi (contratto di partenariato)
Sostenere la proposta della Commissione di includere le ONG di cui all'articolo 5 – dedicato al partenariato insieme con le parti sociali e gli altri soggetti interessati. Riteniamo indispensabile una partnership che coinvolga le parti interessate su un piano di parità in tutte le fasi e a tutti i livelli di programmazione dei Fondi strutturali, ivi comprese le ONG che spesso attuano programmi, si rivolgono ai beneficiari su un piano di parità, svolgono un ruolo chiave nell'individuazione delle esigenze sociali, possiedono una buona conoscenza delle esigenze dei diversi gruppi destinatari e sono in grado di gestire efficacemente progetti integrati finanziati dai Fondi strutturali. Le Organizzazioni della società civile hanno inoltre le competenze necessarie per individuare come i Fondi strutturali possano riuscire a conseguire l'obiettivo della riduzione della povertà nel modo più efficiente ed efficace.
Confidando che presterà a quanto su esposto la massima attenzione durante i negoziati e restando in attesa di un Suo cortese riscontro, mi è gradito porgerle i più distinti e cordiali saluti.
IL PRESIDENTE
prof. Tommaso Daniele