Presentazione candidatura, di Giuliano Frittelli

Autore: Giuliano Frittelli

Sono Giuliano Frittelli nato nel 1964 a Viterbo, ho frequentato l’Istituto per ciechi Augusto Romagnoli di Roma, una realtà indimenticabile, dove ho acquisito la voglia di fare, trovare soluzioni, e di come e quanto sia importante essere autonomi per una persona non vedente o ipovedente.

Dopo gli studi ho cominciato a lavorare in vari ambiti, pubblici e privati, ognuno dei quali mi ha formato in differenti settori, consentendomi di acquisire competenze sempre diverse, e grazie all’attività sindacale svolta, ho compreso l’importanza di una rappresentatività nell’ambito lavorativo e non solo.

Durante quello stesso periodo essendo appassionato di computer e tecnologia, frequentai uno dei primi corsi di informatica presso l’Istituto Cavazza di Bologna, dove compresi subito che la tecnologia giocava un ruolo fondamentale nel supportare molte attività delle persone non vedenti, e così cominciai sin dagli anni ‘80 a collaborare con le associazioni di settore, avendo l’opportunità di testare e sperimentare nuovi ausili man mano che essi venivano realizzati.

Ricordo l’emozione, la prima volta in cui ho potuto leggere una pagina di un libro acquisita tramite uno scanner.

Se fino a quel momento vedevo l’Unione come punto di riferimento, arrivò il giorno in cui ho capito che anche io potevo aggiungere il mio contributo e la mia esperienza acquisita fino ad allora.

Così nel 2005 decisi di candidarmi ed entrai nel Consiglio della Sezione Provinciale di Roma.

Mi dedicai alle riviste sezionali, applicando le nuove tecnologie e rafforzando il loro ruolo di mezzo per veicolare e scambiare informazioni tra associazione e iscritti.

L’allora Presidente Prof. Marcello Iometti, mi assegnò il compito di organizzare corsi e insegnare informatica ai soci, ma anche far conoscere gli ausili, facendo comprendere loro come utilizzarli, insomma da quel momento fui sobbarcato di richieste da parte di soci, che desideravano di poter accrescere la propria autonomia nelle attività quotidiane.

Ho sempre pensato che essere Presidente Sezionale a Roma fosse molto impegnativo, e quando nel 2010 i soci di Roma mi hanno dato il proprio consenso, eleggendomi, mi resi subito conto, di quanto fosse vero, ma al contempo mi resi anche conto di quanto fosse fondamentale partecipare alla causa comune, per trasferire ad altri non vedenti e ipovedenti, quelle opportunità che fino ad all’ora l’Unione aveva offerto a me, o per difendere quei diritti che l’Unione aveva conquistato per me.

Ebbene mi appassionai, e presi a cuore molte situazioni, così da quel 2010 ad oggi sono Presidente della Sezione di Roma.

Nel tempo ho ricoperto altri incarichi associativi che mi hanno consentito di agire in uno spettro più ampio, consentendomi di acquisire ulteriori competenze, in particolare:

  • Sono stato Vice Presidente Regionale nell’ultima consigliatura;
  • ho ricoperto l’incarico di Vice Presidente della Fand di Roma;
  • sono stato componente del Comitato di Programmazione e Sorveglianza del Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi;
  • in ambito nazionale sono stato: nel 2010 componente della Commissioni Ausili e Tecnologia e dal 2015 al 2020 componente delle Commissioni Autonomia e Servizio Civile.

Credo che sia importante lavorare in team, perché in squadra si possono trovare più soluzioni, esaminando vari punti di vista e suddividendo il lavoro.

I risultati ottenuti mi hanno dato ragione.

Ad esempio alcuni dei risultati più apprezzati dai soci di Roma, sono stati:

  1. il nuovo trasporto disabili, che pur con le sue criticità, ha permesso a tutti i nostri soci che ne avevano diritto e che ne hanno fatto richiesta, di averlo;
  2. stimolare i vari musei di Roma sull’accessibilità culturale favorendo una sana concorrenza che ha consentito ad oggi di avere una buona scelta culturale fruibile da tutti, e che in futuro favorirà il turismo accessibile nella nostra città;
  3. alcuni corsi per il personale sanitario del Policlinico Umberto I sulla disabilità visiva.

Oltre ai grandi temi istituzionali, e di segretariato sociale, la mia attività di Presidente territoriale si è concentrata sui servizi ai soci, compilazione di modulistica, supporto digitale (richiesta Spid, richiesta carta d’identità elettronica, aggiornamento servizi on line, formazione, ecc).

Grazie ai nostri volontari siamo riusciti, in questa fase emergenziale e drammatica, oltre a fornire accompagnamenti, a effettuare consegna farmaci, ritiro ricette, e spesa alimentare.

Ho sempre ritenuto che ascoltare i nostri soci sia fondamentale perché fa parte del nostro essere unione. Cercare di stare vicino ai nostri anziani facendogli conoscere i nuovi ausili, e soprattutto ascoltandoli.

Oltre ai grandi temi istituzionali, vorrei portare in ambito nazionale:

AUTONOMIA

1) esportazione del protocollo d’intesa tra Roma capitale e le associazioni dei disabili sull’accessibilità dei trasporti pubblici, già portato nell’ambito della Regione Lazio. Potrebbe diventare uno strumento di lavoro importante anche per le altre regioni;

2) partecipare ai tavoli dove vengono scritti i parametri di riferimento nazionali sui mezzi di trasporto, strumenti tecnici ecc;

3) cercare di trovare soluzioni di usabilità per ciechi e ipovedenti nell’ambito degli elettrodomestici, favorendo le attività quotidiane dei nostri soci.

SANITÀ

  1. Il tema della sanità come ben sapete è stato sempre importante, ma oggi è diventato fondamentale. L’accesso al pronto soccorso per un non vedente o per un ipovedente è drammatico se non assistito, trovando spesso personale non formato sulla disabilità visiva;
  2. importante è anche la formazione del personale sanitario riguardo alla disabilità visiva, oggi molto superficiale;
  3. accessibilità degli strumenti sanitari informatici, come del resto prevista dalla Legge Stanca.

LAVORO

  1. Potenziamento dei tirocini per disabili, permettendo ai nostri ragazzi di conoscere il mondo del lavoro e sfatare alcuni pregiudizi che ostacolano l’ingresso verso le attività produttive;
  2. cercare di ricreare la commissione tripartita nelle regioni, tra centro dell’impiego, aziende, associazioni, consentendo un approccio più organico e funzionale ai centri per l’impiego e alle graduatorie del collocamento;
  3. formazione dei nostri soci in attesa di occupazione per dare maggiori opportunità lavorative.

SUPPORTO AI TERRITORI

  1. Servizi di consulenza nazionali, che aiutino i dirigenti locali nel loro lavoro;
  2. un centro per gli acquisti nazionale che consenta di avere costi agevolati, su utenze e forniture di strumenti;
  3. convenzioni, con altre realtà di supporto;
  4. alleggerimento delle attività amministrative delle sezioni.

RIABILITAZIONE

  1. Cercare di sostenere con più efficacia tutti coloro che perdendo la vista hanno necessità di un sostegno a 360 gradi (psicologico, tecnico, riabilitativo).

Ringrazio tutti i dirigenti locali e nazionali che sino ad oggi hanno messo le loro competenze e il loro tempo a disposizione di noi tutti e ci hanno permesso di crescere e di dare dignità ai non vedenti e ipovedenti.

Un ulteriore ringraziamento va ai volontari, ed ai nostri dipendenti senza dei quali non potremmo portare avanti nessuna iniziativa.

Sono un Presidente di provincia, anche se opero su Roma, perché credo che la trama principale del nostro tessuto associativo siano i soci e il rapporto con essi.

Concludo queste poche righe dando la mia disponibilità e se vorrete io ci sarò.