Il 22 dicembre 2015, a Milano, abbiamo sostenuto e contribuito al conseguimento di una laurea in fotografia (110 con Lode), di uno studente pordenonese, vedente, Teo Zanin, che ha coinvolto per la sua tesi un gruppo di persone dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Pordenone. Sei persone sono state prescelte dopo che il candidato aveva predisposto i nostri ritratti fotografici, affiancando a ciascuno una didascalia in braille che rendesse ugualmente comprensibili i tratti salienti dell’immagine. La tesi, dal titolo “Oltre lo sguardo” si prefiggeva, tra l’altro, di indagare e sviluppare il rapporto tra immagine e cecità, al di là dei luoghi comuni e degli stereotipi, attingendo dalla quotidianità di ciascuno.
Teo ci ha organizzato e condotto un’esperienza molto bella, nella quale sono stati coinvolti direttamente i suoi professori ed il Suo relatore in particolare. Allestita una stanza buia, i docenti venivano bendati e accompagnati da nostre guide (ipovedenti) a delle postazioni in cui c’erano 4 non vedenti che li accoglievano e che intrecciavano un dialogo a tappe, nel quale cercavamo di cogliere le loro sensazioni, paure o curiosità rispetto al buio e alla situazione, del tutto unica ed inverosimile in cui si trovavano. Così facendo abbiamo potuto mettere a nudo stati d’animo diversi, chi di timore, chi di celato panico, chi di una rassegnata tranquillità, narcotizzata dalla certezza di un’esperienza momentanea e forse irripetibile. Un’occasione originale, utile anche a noi stessi che al buio diamo del tu, per i nostri accompagnatori e per i diretti interessati che hanno accettato di mettersi in gioco.
In seguito, dopo la discussione della tesi e la proclamazione, è stato bello osservare come i professori, stavolta divertiti, venissero in cerca di noi per identificarci sulla base di indizi non visivi.
Grazie Teo per la tua idea, chissà che non la possiamo riprodurre in loco, complimenti di cuore per il risultato e buona fortuna per il tuo futuro.
Giorgio Piccinin
U.I.C.I. Pordenone