Operatori telefonici non vedenti – Centralizzazione impianto di telefonia – Tutela Occupazionale – Sollecito, di Tomaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

INPS
Via Ciro il Grande, 21
00144 ROMA

Gent.mi dottori

C.A. Antonio Mastrapasqua
Presidente
ufficiosegreteria.presidenza@postacert.inps.gov.it

C.A. Mauro Nori
Direttore Generale
ufficiosegreteria.direttoregenerale@postacert.inps.gov.it

C.A. Ciro Toma
Direttore Centrale Risorse Umane
dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it

OGGETTO: Operatori telefonici non vedenti – Centralizzazione impianto di telefonia – Tutela Occupazionale – Sollecito

Egregi signori,

siamo a richiederVi come Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti la richiesta di incontro per affrontare, con una certa sollecitudine, le future prospettive di lavoro dei centralinisti telefonici non vedenti di cui alla legge n. 113/1985, alla luce della messa a punto delle fasi di progettazione ed approvvigionamento della nuova infrastruttura VOIP presso le varie strutture territoriali dell'Istituto.
Come palesato nella precorsa corrispondenza (all. 1), continuano a pervenire a questa Presidenza Nazionale notizie preoccupanti circa le condizioni lavorative dei centralinisti non vedenti, Vostri dipendenti (vedasi nota UIC BARI, prot. 10416/2012); infatti, viene riferito che già da tempo codesto Istituto ha affidato diversi servizi, tra cui appunto la gestione del centralino, a call center esterni, esautorando così di fatto gli operatori telefonici in servizio dalle proprie mansioni contrattualmente previste (all. 2).
Come si legge in nota, si parla di situazioni lesive dei diritti fondamentali degli interessati, nella duplice veste di lavoratori e portatori di handicap fisico: a coloro che hanno ancora un residuo visivo sono affidate informalmente pratiche da usciere con l'onere di servizi vari (fotocopie, protocollo, accompagnamento ai vari uffici, etc); la inattività, invece, cui sono abbandonati i dipendenti affetti da cecità assoluta o con limitate capacità visive residue ingenera un circolo vizioso che può causare stati di depressione.
Contestualmente vengono disattese le opportunità di riconversione professionale collegate alle innovative tecniche di lavoro, come da disposto del D.M. 10.1.2000, in applicazione dell'art. 45, comma 12, della legge n. 144/1999.
Altresì, sono state del pari interrotte le procedure di assunzione di personale non vedente, anche nei casi in cui il centralino telefonico non sia stato ancora dismesso e sussista, di conseguenza, il fondamentale presupposto di legge per il collocamento obbligatorio dei soggetti disabili in possesso dei relativi requisiti, di cui alla legge n. 68/1999.
Premesso quanto sopra e tenuto conto della costante se non stringente attualità dei problemi sollevati e della conseguente necessità di pervenire ad un'urgente e definitiva soluzione degli stessi, Vi saremmo particolarmente grati se voleste esaminare la documentazione trasmessa, in maniera da cominciare ad affrontare le varie questioni che, ci permettiamo di ripetere, rappresentano una seria ipoteca sul futuro di tutti i lavoratori ciechi ed ipovedenti.
Naturalmente l'Unione, associazione storica che per legge e Statuto associativo rappresenta i diritti e gli interessi dei non vedenti in Italia, si rende pienamente disponibile per un incontro, che apparirebbe di grande utilità, nei tempi e con le modalità che Voi riterrete più opportune.
Per ogni eventuale contatto, si può fare utilmente riferimento al nostro Ufficio Lavoro e Previdenza ai seguenti recapiti: tel. 335 6094533 (Avv. COLOMBO), tel. 06/69988409 (Dr. LOCATI) e tel. 06/69988312 (Dr. CECCARELLI), e-mail lavoro@uiciechi.it.
Certi della Vostra sensibilità riguardo a questa tematica di pubblico interesse, e del Vostro impegno in tal senso, vogliate gradire i più sentiti ringraziamenti da parte dell'Unione e da parte di tutti i lavoratori non vedenti.
 
  IL PRESIDENTE NAZIONALE
 Prof. Tommaso Daniele