Olimpiadi Rio2016: la Rai si dimentica dell’accessibilità, non vedenti al palo di Simone Dal Maso

Sono trascorsi quattro giorni dalla cerimonia di apertura che ha inaugurato le olimpiadi in Brasile di questa estate 2016, e la Rai è scesa in campo con una copertura davvero senza paragoni, permettendo agli italiani di godere appieno dei giochi brasiliani.

Infatti, vi sono tre canali televisivi dedicati: Rai2, Raisport1 e Raisport2, un servizio web streaming di altissimo livello con la messa in onda di qualsiasi disciplina, e per non far mancare proprio nulla anche app per Ios, Android e tv più comuni per seguire i giochi anche in mobilità.

Gli amanti dello sport quindi sono al settimo cielo, ma c’è chi è rimasto deluso dall’offerta Rai. I non vedenti: sempre loro, sempre quelli che si lamentano!

Tuttavia la situazione che si presenta non lascia adito a molti pareri

contrastanti: il servizio web di Rio2016 è stato creato completamente in Flash, e già su questo potremmo discutere, visto che questa piattaforma sta lentamente lasciando il passo a HTML5 e presenta ogni settimana dei problemi di sicurezza, tant’è che la stessa Adobe ha deciso di non continuare lo sviluppo di nuove funzionalità, e Browser come Chrome o Firefox non supporteranno più questa piattaforma in futuro.

Tralasciando questo particolare, i contenuti risultano completamente inaccessibili ai lettori di schhermo, non permettendo la scelta delle discipline, dei campi di gioco e così via. A essere del tutto sinceri, era molto tempo che non ci si imbatteva in un’architettura web così disastrosa dal punto di vista dell’accessibilità.

Non va meglio purtroppo sul fronte Smartphone: l’app Rio2016 risulta non utilizzabile su Iphone, dimostrando se non altro una certa coerenza nel perseguire la totale inaccessibilità dei contenuti.

Benché non sia stato certo fatto di proposito, siamo di fronte ad un’ulteriore dimostrazione del fatto che in questo paese il concetto di accessibilità non riesce a trovare spazio e soprattutto non viene considerato importante dalle persone, ammesso che qualcuno si ricordi della sua esistenza.

Protestare in questo caso risulta pressoché inutile, giacché i giochi olimpici termineranno presto e non vi sarebbe il tempo materiale per rimediare alla situazione.

L’unica cosa che si può fare è segnalare e far presente alla Rai che anche chi non vede paga l’amatissimo canone tv, e vorrebbe essere messo nelle condizioni di usufruire di tutti i contenuti come le persone normodotate.

Certo, ci sono tre canali televisivi che svolgono un servizio eccezionale, ma accontentarsi non fa più parte della filosofia di questi anni: ciò che si richiede è la parità, e in questo frangente proprio non ci siamo.

 

Fonte originale:

https://www.nvapple.it/articoli/olimpiadi-rio2016-la-rai-si-dimentica-dellaccessibilit-non-vedenti-al-palo