Il presidente, il consiglio e tutti i soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli sono vicini alla famiglia Bongiorno per la perdita del caro e stimato Prof. Vittorio, insigne oculista, ma soprattutto amico dei disabili visivi.
Questo è il testo del necrologio pubblicato su “Il mattino” lo scorso 8 luglio in occasione della scomparsa del Prof. Vittorio Bongiorno. Queste stringate parole non rendono quanto l’amico Prof. Vittorio ha dato a tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno avuto modo di apprezzarne la grande umanità, sensibilità e disponibilità, oltre che incredibile professionalità. Socio onorario UICI ormai da molti anni, il Professore viveva la sua professione come una vera e propria missione. La scorsa settimana era entrato ufficialmente a far parte del Comitato Provinciale IAPB e, con la solita calma e risolutezza aveva ipotizzato una serie di iniziative comunicative finalizzate a far conoscere l’importanza della prevenzione della cecità soprattutto tra le fasce meno abbienti della popolazione. Quante giornate passate su quel camper senza pretendere nulla in cambio, ma solo per donare il suo tempo e la sua professionalità, senza mai una parola fuori posto, o una frase scomposta e senza mai spazientirsi di fronte ad eventuali pecche organizzative. Nello scorso mese di gennaio, non avendo trovato altri oculisti disponibili, coinvolsi lui, convinto rotariano, in una manifestazione di prevenzione organizzata dai Lions. In maniera sommessa e mortificata, gli spiegai la cosa e lui, con la sua calma serafica, mi disse che l’importante era sempre e comunque fare prevenzione. Tanti sono stati i messaggi di cordoglio giunti da tutti coloro che fino a 3 giorni fa sono stati visitati da lui. Non potremo mai dimenticare i momenti difficili in cui ha supportato tantissimi soci, soprattutto pluriminorati, che si vedevano negare i loro diritti dalle cieche commissioni delle ASL e dell’INPS. Qualche mese fa aveva condiviso il nostro progetto di realizzare un gabinetto oculistico nei locali sezionali; se il progetto andrà in porto, sicuramente l’ambulatorio verrà intitolato a lui. Un piccolissimo riconoscimento per un grande professionista, ma soprattutto un grande uomo che se ne è andato in punta di piedi in una calda mattina di luglio.
Grazie Professore!