Lettera aperta ai candidati alla Presidenza della Commissione Europea – Comunicato Stampa del Forum Europeo della Disabilità

Autore: Comunicato Stampa del Forum Europeo della Disabilità

Futuro Presidente della Commissione,
Che cosa intende fare per 80 milioni di cittadini europei con disabilità?
Bruxelles, 30 aprile 2014 | L’EDF si è rivolto ai principali candidati nominati dai partiti politici europei per la presidenza della Commissione Europea – Jean Claude Juncker (PPE – Partito Popolare Europeo), Martin Schulz (S&D – Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici), Guy Verhofstadt (ALDE – Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa), Ska Keller / José Bové (Verdi/Alleanza Libera Europea) e Alexis Tsipras (Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica).
In azione congiunta con alcuni dei suoi membri nazionali, l’EDF ha sottoposto loro cinque domande chiave basate sul Manifesto dell’EDF, chiedendo di delineare la visione e i programmi che hanno in relazione alle persone con disabilità in Europa, ma anche di assumersi degli impegni da realizzare nell’ambito di queste cinque aree:
1. La protezione delle persone con disabilità dalla crisi
2. L’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità
3. La rimozione delle discriminazioni riguardanti il diritto di votare e di essere eletti 4. La realizzazione di un mercato unico dell’UE accessibile alle persone con disabilità
5. Garantire il coinvolgimento delle persone con disabilità nelle decisioni che le riguardano
Trova più sotto le cinque priorità!
L’EDF diffonderà ampiamente le domande e le risposte dei candidati attraverso i mezzi di comunicazione dell’Unione Europea e attraverso i propri membri, mettendo a disposizione delle persone con disabilità le risposte dei candidati in formato accessibile.
Aderisci alla nostra campagna qui!
Martin Schulz, S&D
Jean-Claude Juncker, PPE
Guy Verhofstadt, ALDE
Ska Keller e José Bové, Verdi Europei
Alexis Tsipras, Sinistra Europea

 

Che cosa intendete fare per 80 milioni di cittadini europei con disabilità?
IL MOVIMENTO DELLA DISABILITÀ PRESENTA CINQUE PRIORITÀ ASSOLUTE AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Il Forum Europeo della Disabilità (EDF), l’organizzazione europea che rappresenta le persone con disabilità in Europa, si rivolge a voi all’approssimarsi delle elezioni europee.
Voi siete stati scelti dai partiti politici europei come candidati per la Presidenza della Commissione Europea; in questo anno di cambiamenti per l’Unione Europea, i cittadini europei con disabilità hanno bisogno con urgenza di conoscere qual è la vostra posizione sulle questioni fondamentali relative alla loro inclusione e partecipazione nella società.
Nell’Unione Europea vi sono 80 milioni di persone con disabilità, che costituiscono il 16% della popolazione, e una famiglia su quattro ha tra i propri componenti una persona con disabilità. Le persone con disabilità desiderano essere cittadini attivi e, in quanto parte di un gruppo molto numeroso, possono far sentire il loro peso alle elezioni.
L’EDF diffonderà ampiamente le domande e le risposte dei candidati attraverso i mezzi di comunicazione dell’Unione Europea e attraverso i propri membri, mettendo a disposizione delle persone con disabilità le risposte dei candidati in formato accessibile. Per i candidati la campagna elettorale europea rappresenta un’occasione unica per assumere impegni forti verso cambiamenti concreti volti a garantire che i cittadini europei con disabilità godano pienamente dei loro diritti civili, politici, sociali, economici e culturali.
La crisi e le persone con disabilità
Pur non essendo responsabili della crisi, le persone con disabilità sono le prime a farne le spese. Milioni di esse sono state confinate in una condizione di ancora più profonda povertà ed esclusione. Le misure di austerità promosse dall’UE, in particolare i drastici tagli ai servizi e alla previdenza sociale, non hanno fatto altro che aggravare le loro condizioni di vita e ledere i loro diritti umani. L’Unione Europea non è riuscita a proteggere le persone con disabilità.
1. Si impegna a includere una strategia specifica per l’occupazione, l’inclusione sociale e la riduzione della povertà delle persone con disabilità, con obiettivi principali dedicati nella revisione intermedia della strategia Europa 2020?
Quali altre misure intende promuovere per modificare le attuali politiche al fine di garantire un percorso per uscire dalla crisi rispettoso dei diritti umani, in particolare di quelli delle persone con disabilità?
Promuovere, proteggere e rispettare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UN CRPD )

Come Stato Parte della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UN CRPD) l’UE ha l’obbligo di promuovere, proteggere e rispettare i diritti delle persone con disabilità sanciti dalla Convenzione stessa. La UN CRPD è il primo e unico trattato sui diritti umani concluso dall’UE. In quanto tale, essa non solo costituisce un precedente, ma stabilisce anche uno standard dell’impegno dell’UE. L’UE si è assunta importanti responsabilità e deve tener fede alla sua immagine di difensore dei diritti umani.

2. Procederà alla riorganizzazione amministrativa e politica della Commissione, creando una Direzione per le questioni della disabilità e nominando un Vicepresidente della Commissione tra le cui responsabilità rientrino le persone con disabilità (che abbia competenze speciali per l’integrazione dei diritti della disabilità in tutti i settori e per il coordinamento degli altri Commissari) in riconoscimento dell’eccezionale condizione della UN CRPD come componente dell’ordinamento giuridico dell’UE?
Quali altre misure intende proporre per garantire la piena attuazione della UN CRPD?

Rimuovere le discriminazioni relative al diritto di voto e di eleggibilità

Nel maggio 2014, milioni di persone con disabilità non saranno in grado di esercitare il proprio diritto di voto a causa di diversi ostacoli: seggi elettorali inaccessibili, procedure di voto inaccessibili, dibattiti di campagna elettorale inaccessibili o altre restrizioni legali che violano i Trattati dell’Unione Europea, la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e la UN CRPD.

3. Si impegna a intervenire in maniera incisiva (attraverso, per esempio, l’adozione a livello comunitario di linee guida chiare) per garantire che gli Stati membri eliminino le restrizioni che impediscono alle persone con disabilità di godere dei diritti fondamentali di voto e di eleggibilità, garantiti dai Trattati e dalla Carta dell’UE?

Rendere il mercato unico dell’UE accessibile alle persone con disabilità

Viaggiare, studiare o vivere in un altro paese, una delle libertà fondamentali dell’Unione europea e uno dei più grandi benefici per i cittadini dell’Unione europea, non è una realtà per le persone con disabilità o per le famiglie di cui fa parte una persona con disabilità. Le persone con disabilità incontrano enormi ostacoli nell’accedere a beni e servizi con la stessa facilità con cui vi accede qualsiasi altro cittadino: ostacoli alla libera circolazione delle persone (per es. le condizioni di accesso ai trasporti), ostacoli alla libera circolazione delle merci (per es. l’accessibilità dei telefoni, degli apparecchi domestici o delle etichette), ostacoli al libero movimento dei servizi (per es. l’accessibilità all’ambiente costruito, all’e-commerce, ai servizi turistici).

4. Come Presidente della Commissione, promuoverà l’accessibilità per tutti dei beni e dei servizi (compresi i trasporti) e farà pressione perché vengono approvati in tempi brevi l’Atto Europeo sull’Accessibilità (European Accessibility Act) e la direttiva comunitaria sull’accessibilità dei siti web degli enti pubblici?
Garantisce il suo impegno a rendere le istituzioni dell’UE (compresi i loro siti web e canali di comunicazione) completamente accessibili alle persone con disabilità?

Niente su di noi senza di noi: garantire la partecipazione delle persone con disabilità nelle decisioni che le riguardano

In applicazione dell’articolo 4.3 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, le autorità dell’UE hanno l’obbligo di coinvolgere le persone con disabilità, attraverso le loro organizzazioni rappresentative, nella formulazione, approvazione, attuazione e valutazione delle leggi e delle politiche finalizzate all’attuazione della Convenzione e in qualunque processo decisionale che le riguardi.
Nel 2012, il Presidente della Commissione Europea ha partecipato al primo incontro dello ”Stato dell’Unione sulla disabilità”, che ha riunito i Presidenti delle tre principali istituzioni (la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo) e l’EDF. Questa riunione ad alto livello ha dimostrato l’impegno dell’Unione Europea ad adottare una politica ambiziosa e a lungo termine per l’attuazione dei diritti delle persone con disabilità e a lavorare mano nella mano con i disabili stessi nel rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. I tre presidenti si sono impegnati a ripetere l’incontro. Il Presidente della Commissione Europea si è inoltre impegnato ad organizzare ogni due anni un incontro dell’EDF con i Direttori Generali della Commissione Europea e uno con il Collegio dei Commissari, per valutare i progressi nell’attuazione della UN CRPD.

5. Si impegna a partecipare, a nome della Commissione, a un incontro dello ‘Stato dell’Unione sulla disabilità’ nel 2015?
Organizzerà un secondo incontro dei Direttori Generali della Commissione Europea con l’EDF e inviterà l’EDF a un incontro sulla disabilità del gruppo inter-servizi della Commissione Europea?
Quali altri processi di consultazione intende stabilire in modo da garantire il concreto coinvolgimento delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni rappresentative nelle decisioni che le riguardano?