Le parole in confusione, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Rettifica a “Redattore Sociale” – Tecnologia nemica, per i ciechi “anche radio e tv diventano off-limits”

Spett.le Redazione,

a proposito dell’articolo sopra indicato, che riprende una mia conversazione con un vostro cortese redattore,
ritengo opportuno puntualizzare alcuni concetti che rischiano di presentarsi in modo alquanto confuso:
Vi sarei grato, pertanto, se voleste pubblicare tali precisazioni.

EDITORIA BRAILLE
Spesso si tende a metterla in contrapposizione a quella audio, mentre, a mio avviso, le due modalità si integrano e si completano.
Rimango comunque piuttosto scettico verso quelle pubblicazioni di editoria Braille a cadenza soprattutto settimanale, o addirittura quotidiana, che pretendono, in pochissime paginette, di offrire ai ciechi una opportunità informativa.
Esse infatti, arrivano in grande ritardo e sono quantitativamente così striminzite da non giustificare il costo e lo sforzo.
La mia personale impressione è che a volte vengono attivate con il precipuo scopo di poter riscuotere il finanziamento ministeriale riservato all’editoria speciale.

Il nostro servizio denominato “Evalues”, offre ai ciechi, in tempo reale, le edizioni integrali di numerosi quotidiani a carattere nazionale e locale in versione elettronica digitale, consentendo a ciascun utente di fruirne nel modo che più ritiene congruo: tramite lettura vocale, Braille o con caratteri ingranditi.

Per l’editoria scolastica la nostra preoccupazione è duplice:
a) il margine di tempo davvero ristretto a disposizione delle nostre organizzazioni specializzate dal momento della scelta del testo da parte del Consiglio di Classe, a quando esso deve essere consegnato all’alunno non vedente o ipovedente in versione Braille o a caratteri ingranditi;

b) il rischio di esclusione dei nostri alunni che potrebbe derivare dall’adozione dei libri di testo nel formato Ebook, considerato che la maggior parte dei software di lettura di tali testi non risponde alle norme sull’accessibilità, risultando quindi scarsamente utilizzabile da parte delle persone non vedenti o ipovedenti.

Mario Barbuto
Presidente Nazionale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti