Nel tardo pomeriggio di martedì, 19 giugno 2012, la nostra Unione è stata ricevuta dal Sottosegretario di Stato all'Istruzione, con delega a trattare i servizi per l'integrazione degli studenti disabili, Marco Rossi Doria.
Il Sottosegretario Rossi Doria è entrato nel merito dei diversi problemi affrontati, dimostrando competenza, sensibilità e, cosa che abbiamo particolarmente apprezzato, con estrema franchezza.
Egli ha introdotto l'incontro informandoci che, in questi giorni, ha incontrato alcune delle parti interessate alla materia dell'integrazione scolastica e che al mattino dello stesso 19 giugno, aveva riferito alla Commissione VII della Camera dei Deputati su taluni recenti provvedimenti, concernenti la specializzazione per le attività di sostegno.
Ha, così, avuto occasione di verificare che l'esigenza, ben nota al Dicastero, di ridefinire il sistema delle misure, poste a tutela e sostegno del diritto all'educazione e all'istruzione dei minori disabili, è ampiamente avvertita anche in quella sede.
Da parte nostra, abbiamo ripreso quanto emerso nella riunione dello scorso 17 maggio dell'Osservatorio ministeriale permanente per l'integrazione degli alunni con disabilità, dove il Ministro, Francesco Profumo, è stato sollecitato proprio ad un'azione di riforma.
La necessità di procedere al riordino del settore è evidenziata anche dal progressivo aumento dei ricorsi proposti ai Tribunali Amministrativi Regionali per l'annullamento dei provvedimenti di assegnazione delle ore di sostegno. La generale soccombenza dell'Amministrazione scolastica comporta, mentre si cerca di contenere la spesa, un incremento dei costi sempre più difficilmente sostenibili e, cosa che più preoccupa, è che l'attivazione degli interventi derivanti dalle sentenze risultano spesso "ridondanti" rispetto alle effettive esigenze dello studente, e possono finire per mortificare, piuttosto che potenziare, l'autonomia dell'allievo, autonomia che è la finalità principali dei percorsi educativi e scolastici inclusivi.
Il Sottosegretario ha condiviso, come già aveva fatto il Ministro in sede di Osservatorio, le posizioni appena illustrate, posizioni che, come Unione, sosteniamo con particolare forza, convinti come siamo che la cecità e l'ipovisione lasciano intatte le capacità della persona di apprendere e di agire in modo autonomo.
Il Sottosegretario, per quanto concerne il riordino normativo, ha sottolineato che, in ogni caso, esso potrebbe essere attuato, non mediante decreto-legge, come emerso dall'Osservatorio, ma tramite disegno di legge d'iniziativa governativa, nel rispetto dei ruoli istituzionali, ripetutamente invocato dal Presidente della Repubblica.
Circa i rapporti con la Conferenza stato regioni, il Sottosegretario si è detto impegnato a promuovere e a conseguire l'intesa della Conferenza Unificata sui livelli minimi delle prestazioni preordinate all'esercizio del diritto educativo e scolastico dei minori con disabilità. Ha, tuttavia, escluso che la sua attività di mediazione possa produrre, come da noi richiesto, la definizione della figura professionale, attraverso la quale gli Enti Locali assolvono all'obbligo di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione degli studenti disabili sensoriali, obbligo istituito dall'art. 42 del d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616, e confermato dall'art. 13, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Ha, in ogni caso, concordato con noi che la definizione di detta figura contribuirebbe a qualificare l'offerta dei servizi educativi integrativi, particolarmente preziosi per i nostri bambini e i nostri ragazzi.
Affrontando la problematica dell'"accessibilità"il Sottosegretario ha, quindi, mostrato interesse alla nostra ipotesi di richiedere alle Case Editrici il deposito dei testi scolastici digitali in formati riconoscibili dagli hardware e dai software di cui ci avvaliamo. Informato circa il fatto che le LIM sono inaccessibili nella loro gestione, si è, di fatto, impegnato a porre tra gli obiettivi delle ricerche di cui il MIUR si farà promotore e mirate al perfezionamento dello strumento, la definizione dei criteri che le rendano pienamente utilizzabili anche da parte degli studenti e dei docenti ciechi ed ipovedenti.
Sulla delicata materia della valutazione degli apprendimenti scolastici mediante le prove nazionali standard, curate dall'INVALSI, il Sottosegretario ci ha assicurato che la nuova Presidenza dell'Istituto è particolarmente attenta e sensibile al problema e che, lui ne era certo, presterà massima attenzione alle nostre richieste. Per questo ci i ha suggerito di formulare direttamente al presidente, la nostra proposta di garantire che le prove vengano elaborate in modo da poter essere comprensibili anche quando vengano eliminati i riferimenti visivi.
Ancora, alla nostra richiesta di vigilare ed intervenire affinché le classi iniziali di ogni ordine e grado scolastico, che accolgono alunni con disabilità siano, di norma, costituite con non più di 20 alunni, come dispone l'art. 5 del d.p.r. 20 marzo 2009, n. 81, il Sottosegretario ha risposto , con estrema franchezza, che l'azione di monitoraggio è continua per verificare la presenza di scostamenti significativi dal rapporto medio nazionale "alunni/classe". Tuttavia, la necessità di approssimare tale rapporto medio a quello europeo insieme alla necessità di garantire l'offerta scolastica in tutti gli ambiti territoriali, a prescindere dalla densità e dalla distribuzione della popolazione, rende, purtroppo, la formazione di classi ben più numerose di quanto utile, ai fini didattici. Una soluzione può venire dall'assegnazione di organici funzionali alle singole istituzioni scolastiche.
Abbiamo quindi invitato il Sottosegretario ha segnalare al Ministro la necessità di convocare a breve il Comitato tecnico-scientifico dell'Osservatorio permanente per l'integrazione scolastica, al fine di raccogliere il contributo del Comitato per riassetto del sistema, riassetto che il Ministro Profumo e il Sottosegretario Rossi Doria hanno dichiarato dover essere finalizzato all'ottimizzazione, e non alla riduzione, delle risorse disponibili.
Il responsabile operativo della commissione nazionale istruzione
Luciano Paschetta