Per tutta la giornata di sabato 7 maggio 2016, Piazza Duomo si animerà con le attività dei Lions Clubs locali che presenteranno alla cittadinanza i loro numerosi servizi in occasione del Lions Day di Trento.
La Cooperativa IRIFOR, che vanta una collaborazione ormai pluriennale con i Lions Clubs del Distretto 108Ta1, sarà presente nell’arco della giornata (dalle 9 alle 18) con l’Unità Mobile Oftalmica e il Dark on the Road.
A bordo del camper adibito ad ambulatorio oculistico itinerante i medici oculisti Lions offriranno alla popolazione degli screening visivi gratuiti relativi alle principali patologie visive, per contribuire alla diffusione di una cultura della prevenzione.
All’interno della roulotte del bar al buio, invece, gli avventori saranno accompagnati dai camerieri ciechi e ipovedenti di IRIFOR a gustare una bevanda nella più completa oscurità, per conoscere la disabilità visiva e riscoprire il potere degli altri sensi.
Nel corso di una cerimonia ufficiale, inoltre, alle ore 11.00 in piazza D’Arogno a Trento, il Lions Club Trento Host donerà al Comune di Trento e all’intera cittadinanza una fusione in bronzo rappresentante la città di Trento, realizzata in collaborazione con la Cooperativa IRIFOR.
Dopo una breve presentazione dell’evento, il dottor De Concini, socio Lions e collaboratore della Cooperativa IRIFOR, condurrà la cerimonia alla quale interverranno il dott. Vittorio Manera, Presidente del Lions Club Trento Host, Monsignor Luigi Bressan, già Arcivescovo di Trento, Ferdinando Ceccato, Direttore della Cooperativa IRIFOR del Trentino, il prof. Paolo Rasera, Dirigente scolastico dell’Istituto d’Arte Vittoria, il dott. Giannantonio Radice, socio del Lions Club Trento Host, e il prof. Alessandro Andreatta, Sindaco di Trento .
“La collaborazione con i Lions Clubs locali è per noi molto preziosa – spiega il direttore di IRIFOR, Ceccato – poiché la prevenzione e la sensibilizzazione sono due ambiti d’azione in cui, con le attività proposte dalla Cooperativa, investiamo moltissimo per raggiungere fasce sempre più ampie della popolazione e per contribuire a creare una società inclusiva e accogliente, in grado di guardare alla disabilità visiva non solo come limite ma anche come potenzialità.”