Oggi, 2 ottobre alle ore 11,30 il Presidente Nazionale ha incontrato il Vicedirettore Generale della RAI al quale ha esposto il problema delle audio descrizioni come risulta dalla lettera che segue.
Il Direttore pur dando prova di non essere molto informato ha chiesto un resoconto sullo stato dell’arte e si è impegnato ad occuparsene.
“Gentile Direttore,
come ho avuto occasione di accennarLe nella mia lettera di ringraziamento per la Sua partecipazione al Premio Braille, le audiodescrizioni per i ciechi rappresentano una modalità importante per fruire dei programmi televisivi per la parte che si riferisce alle immagini.
Nella imminenza del contratto di servizio RAI-STATO, Le faccio presente che mentre per i sordi all’art. 13 lettere a) e b) si garantisce la titolazione del 70% della programmazione televisiva, per i ciechi alla lettera c) si parla genericamente di un incremento dell’offerta della programmazione garantendone anche la ricezione. Le chiedo di valutare la possibilità che anche per i ciechi si stabilisca la percentuale del 70% come per i sordi.
Per quel che riguarda la ricezione delle audiodescrizioni, la nostra Unione ha chiesto ed ottenuto che le stesse fossero messe in onda in un canale dedicato; ora, però, accade che i ciechi non riescono ad accedere al digitale ed al canale satellitare per mancanza di decoder accessibili. Mi risulta che produrre un decoder accessibile ha un costo di circa 150.000 Euro. Mi permetto timidamente di avanzare l’ipotesi che la RAI si faccia carico della produzione di tale decoder che potrebbe essere anche direttamente o indirettamente dalla RAI commercializzato. Nel caso che tale ipotesi non fosse praticabile, La prego di valutare la possibilità di trasmettere, nelle more, le audiodescrizioni su un canale radiofonico ad esempio GR Parlamento le cui frequenze sono generalmente disponibili.
Nella speranza di essere stato chiaro nella sintesi e nel ringraziarLa per l’attenzione che l’Azienda vorrà dedicare ad una fascia di utenti di circa due milioni tra ciechi ed ipovedenti, La saluto cordialmente.”