Grazie al tenace e prolungato impegno dell’Unione, siamo riusciti ad assicurare al museo Omero le risorse finanziarie pubbliche per continuare a svolgere la sua attività rivolta ai ciechi e agli ipovedenti.
Un luogo di cultura e di promozione che rischiava di fermarsi e che invece potrà proseguire nella sua attività di riproduzione tridimensionale delle più famose opere di scultura di ieri e di oggi.
La dirigenza nazionale dell’Unione, dopo aver tentato con ogni mezzo di assicurare le risorse finanziarie al museo tramite la legge di stabilità 2016, ottenuto il sostegno attivo e convinto delle principali forze politiche presenti in Parlamento, è riuscita a far votare gli opportuni emendamenti nell’ambito del decreto cosiddetto “MILLE PROROGHE”, assicurando un finanziamento statale adeguato per i prossimi anni.
Un ringraziamento di cuore va a tutti quei deputati e senatori che hanno voluto sostenere la nostra causa e la causa del museo Omero, concedendo all’Unione quella fiducia e quel credito che ci aiutano ad andare avanti tutti i giorni, pur tra tante difficoltà.
Non posso che ribadire la mia felicità e la soddisfazione dell’intero gruppo dirigente nazionale per il brillante risultato che abbiamo ottenuto grazie a un efficace lavoro di squadra che assicura al nostro museo Omero un futuro più sereno nello svolgimento delle attività di cultura e conoscenza rivolte non soltanto ai ciechi e agli ipovedenti in Italia e all’estero, ma tese anche a valorizzare un rapporto di scambio con il territorio e con la comune cittadinanza.
Come ha opportunamente sottolineato il presidente del Museo, il nostro è un lavoro di squadra e le donne e gli uomini scelti dal Congresso e dal Consiglio Nazionale dell’Unione per poterlo svolgere, stanno già offrendo prova di talento, impegno e tenacia, in un quadro di crescita personale e collettiva che lascia ben sperare per il futuro sia dell’Unione stessa, sia delle istituzioni a essa collegate.
Quanto è accaduto negli ultimi mesi in relazione al finanziamento del museo Omero rappresenta un esempio splendido di collaborazione e di fiducia reciproca che ha consentito il mantenimento delle risorse statali previste, senza tuttavia arrecare danno ad altri e principalmente all’Unione, mediante scriteriate ed egoistiche azioni e iniziative parlamentari di dubbia efficacia sostanziale e di pessima rappresentazione della nostra immagine globale.
Altri episodi, nello stesso periodo, purtroppo, hanno contemplato scenari differenti, con organizzazioni che vantano lo svolgimento di attività in favore dei ciechi e degli ipovedenti, protese tuttavia a sottrarre fondi direttamente all’Unione, attraverso un comportamento altamente censurabile che avrebbe potuto mettere in forse perfino la certezza stessa delle risorse che lo Stato ha inteso destinare alle nostre attività.
La Biblioteca per ciechi di Monza, il museo Omero, la Federazione Nazionale pro ciechi, hanno offerto ancora una volta un esempio della vera collaborazione solidale, in spirito di reciproca lealtà che desidero additare come la via maestra per il raggiungimento degli obiettivi comuni, innanzitutto nel rispetto dell’integrità e della dignità degli altri e comunque, sempre sotto la bandiera dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Con orgoglio, oggi più di ieri, seguiamo dunque l’attività del museo Omero, intenzionati a contribuire alla sua valorizzazione in modo sempre maggiore ed efficace sia in Italia che all’estero, dando spazio alla professionalità e al talento dei suoi operatori e dei suoi dirigenti, lieti di sentirli parte attiva della comune famiglia dell’Unione.
Mario Barbuto – Presidente Nazionale