“E’ stata un’esperienza esaltante ed indimenticabile quella che ho vissuto il 27 ottobre a Bergamo con la mia Dolly”.
A testimoniarlo Davide Chiricò, un ragazzo trentenne non vedente, che con il suo labrador nero, istruito ed assegnato dal Centro Regionale Helen Keller di Messina, ha portato a termine un percorso ad ostacoli, completamente nuovo per entrambi.
La performance si è svolta a piazza Dante, dove si celebrava l’8^ giornata nazionale del cane guida. Il Centro Regionale Helen Keller di Messina è stato invitato per poter veicolare il messaggio dell’utilità del cane guida nell’autonomia delle persone non vedenti.
Tra gli invitati anche la scuola cani guida Lions di Limbiate che, per la dimostrazione, ha allestito un percorso apposito con diversi ostacoli.
La predetta Scuola ha dimostrato, con un istruttore ed un cane guida, quanto fosse complesso il compito dell’addestratore, che deve insegnare al cane come destreggiarsi tra gli ostacoli.
E’ poi stata la volta del Centro Regionale Helen Keller di Messina, che ha partecipato con un non vedente Davide Chiricò, che fa il centralinista all’Agenzia delle Entrate di Firenze e il suo labrador Dolly.
Ad accompagnarli, il direttore della scuola cani guida di Messina, Moreno Innocenti, che ha chiesto a Davide di utilizzare il percorso già allestito in piazza Dante e per lui assolutamente nuovo.
Quasi una scommessa che è stata ampiamente vinta da Davide e dal suo “compagno di libertà”,Dolly, che hanno dato prova di come un cane guida, ben condotto, possa essere determinante nel superamento degli ostacoli più svariati. Davide Chiricò, in una breve intervista, ha raccontato quanto difficile sia stato, ed è tuttora per lui, il passaggio dal mondo dell’ipovisione, nel quale è nato, a quello della cecità, nel quale è entrato da poco.
Ha prima ottenuto il bastone bianco al Centro Nazionale dell’Ipovisione di Firenze e poi, dopo aver fatto richiesta al Centro Regionale Helen Keller di Messina per il cane guida ed aver sostenuto il corso di orientamento e mobilità con l’utilizzo del cane guida, ha ottenuto Dolly, con cui è entrato subito in simbiosi.
E’ lui stesso, come tutti, a prendersi cura del suo cane, va al lavoro con Dolly tutte le mattine e arriva in ufficio dopo 7 fermate di autobus.
“Il paragone tra bastone bianco e cane guida? E’ come passare da una 500 a una Ferrari”, risponde Davide.
Un’affermazione che la dice lunga sull’intesa che questo giovane non vedente ha creato con il suo cane.