Si è svolta il 4 febbraio 2017 alle ore 14,30, su iniziativa della Sezione di Genova dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e organizzata da Lidia Schichter una visita al laboratorio di restauro delle opere che si trovano nel cimitero di Staglieno.
Siamo stati accolti dalla dottoressa Elena Parodi che, con linguaggio semplice e chiaro, ci ha illustrato le tecniche di “diagnosi e conseguenti cure” per i vari malanni che possono colpire le sculture del cimitero.
E’ stato possibile toccare parti di alcune statue in fase di restauro e alcuni materiali usati allo scopo.
Era presente anche il signor Vladimiro che ci ha brevemente illustrato come realizzare in formato digitale con stampanti in 3D le riproduzioni di alcune statue fra le più significative di Staglieno, come qualunque altro oggetto.
Accompagnati da Lidia siamo andati a vedere e soprattutto a toccare alcune statue fra quelle ad altezza raggiungibile.
Abbiamo iniziato con una breve sosta nel cimitero israelitico per proseguire poi verso il Pantheon.
Lungo il percorso ci siamo fermati ad ammirare alcune statue ed è stato emozionante constatare con quanta precisione gli scultori dell’Ottocento e del Novecento hanno saputo riprodurre i particolari come ad esempio i merletti dei vestiti delle signore, oggetti come l’ombrello di una signora inglese, o il dolore sul volto di una mamma, così come le mani e le nocciole che pendono dal vestito di Caterina Campodonico, la venditrice di noccioline che è una fra le statue più famose del cimitero.
Purtroppo il tempo, sempre tiranno, non ci ha permesso di vedere altro e alla 16,30 la visita è terminata.
Speriamo che in futuro possano esserci altre visite come questa che, grazie a Lidia, al suo impegno e al suo entusiasmo, ci ha fatto vivere un pomeriggio interessantissimo e denso di emozioni.