Relazione
Uomini e cani: un’amicizia lunga una storia; ecco perché è necessario prima di tutto instaurare un rapporto di rispetto reciproco con gli amici a quattro zampe.
I cani aiutano la società a crescere in modo equilibrato, responsabile, migliorano la capacità di socializzazione e favoriscono il senso d’appartenenza. Il cane stimola il rapporto con il mondo esterno e la natura, aiuta a mitigare, il senso di solitudine sociale o morale. Il cane, aiuta anche nella riabilitazione e nel recupero sociale.
Possiamo affermare che la compagnia del proprio animale influenza sicuramente il proprio benessere fisico e mentale.
Il contributo che può dare il disabile visivo nella società, sebben supportato, è notevole. Il disabile non deve essere considerato cittadino di peso che incide sul bilancio finanziario, ma una risorsa e l’approccio della relazione non deve essere visto come semplice pietà come succedeva nel passato. Occorre imparare a convivere nel migliore dei modi con pari opportunità per il raggiungimento dell’inclusione sociale.
Il portatore di handicap non deve mai chiudersi in sé stesso ma aprirsi al mondo esterno, nel modo più ampio possibile e ciò si raggiunge con la piena autostima he può dare un amico a 4 zampe.
Il cane guida è un essere vivente non un ausilio tecnico, non è un navigatore pedonale, ma è un compagno di viaggio che non deve essere mai separato dal disabile visivo. Dal 1974 esiste una Legge che tutela cane guida e fruitore per il libero accesso nei luoghi aperti al pubblico.
Per raggiungere l’obiettivo dei processi di inserimento delle persone con disabilità, bisogna sensibilizzare la cittadinanza affinché riconosca l’importanza e il ruolo fondamentale degli amici a quattro zampe come “CANI D’ASSISTENZA” che lavorano disinteressatamente ogni giorno per salvare vite umane, proteggono i propri compagni umani, danno compagnia e conforto.
L’addestramento di un cane d’assistenza (cane guida) punta al raggiungimento preciso del traguardo, ovvero creare sinergia, simbiosi, crescita reciproca uomo animale.
È necessario però compiere un passo indietro di primaria importanza: avvalersi di un cane guida come accompagnatore è una scelta personale non è una condizione imposta.
Ci dev’essere un’attenta valutazione da parte di una commissione multidisciplinare poiché bisogna ricorrere necessariamente ad altre figure professionali che devono prendere in seria considerazione il rilascio dell’idoneità per essere fruitore del cane guida.
L’addestramento del cane è una fase importantissima: il percorso non è semplice, bisogna procedere per step prima di arrivare alla consegna del cane al fruitore.
Il direttore tecnico della scuola di addestramento, in concerto con il veterinario, inizia la prima valutazione del cucciolo dal secondo mese di età perché devono risultare già da subito le caratteristiche tecniche necessarie per la buona riuscita dell’addestramento, ma data la tenerissima età del cane non è semplice scoprirle con i pochi parametri a disposizione.
Superato questo primo step al compimento del 3^ mese di età, il cucciolo viene affidato alle famiglie selezionate che hanno il compito di educare, formare, abituare il cucciolo ad una sorta di inclusione nella società; il risultato ottenuto verrà applicato nel futuro quando sarà cane guida con il conduttore nella sfera sociale. Ovviamente il tutto deve essere compatibile con il carattere del cane che la crescita viene a consolidare. Il puppy walker o affidatario che dir si voglia, ha il compito, seguendo le direttive del team della scuola, di indirizzare il comportamento del cucciolo che poi da grande diventerà cane guida. Tutti gli addetti ai lavori sono consapevoli che i cuccioli seppure selezionati e addestrati, potrebbero non essere pronti diventare cani guida. Quelli che invece hanno superato tutti i percorsi dopo un lungo lavoro potranno essere consegnati al non vedente che a suo tempo aveva avanzato richiesta.
Il cane guida dovrà corrispondere alle caratteristiche psico-fisiche del fruitore ovvero verrà assegnato un cane dinamico ad una persona dinamica, dovranno corrispondere anche altezza, peso della persona con la massa corporea del cane.
E’ importante arrivare alla fine del percorso senza compiere errori per non penalizzare il cane o il fruitore o l’addestratore.
Le scuole di addestramento dovrebbero raccogliere la proposta dell’ingresso nel consiglio tecnico di un fruitore del cane guida con esperienza almeno decennale, per collaudare a priori o seguire a posteriori cani guida ritornati indietro alla scuola in quanto ritenuti inidonei per motivi difficili da comprendere.
Referente settore cani guida Vittorino Biglia
A cura dell’ISTAT CICLO DI WEBINAR SUL TEMA DELL’INCLUSIONE “LA SINGOLARITA’ CHE MOBILITA LA MEDIA” – ANNO 2023.
Pubblicato il 06/04/2023.