Domenica, 20 maggio, si è svolta la visita guidata al Santuario di Montevergine e a Pietrelcina organizzata dall'U.N.I.V.o.C, sez. di Foggia, il primo dei percorsi programmati nel progetto "VOLONTARI E NON VEDENTI INSIEME … alla scoperta di Luoghi dello Spirito e meraviglie della Natura. " Il progetto, condiviso dall'Assessore alla Formazione ed alla Istruzione del Comune di Foggia, dott.ssa Maria Aida Episcopo, che ha provveduto a mettere a disposizione il pullman G.T. dell'ATAF, rientra tra le finalità che l'Associazione si prefigge: far vivere a coloro che sono privati della vista esperienze profonde sia di natura spirituale che di contatto con la natura.
Hanno partecipato al pellegrinaggio venti non vedenti, provenienti da Foggia, Candela, S. Giovanni Rotondo, Ortanova, accompagnati da amici, familiari e volontari.
Puntuale, intorno alle 9.30, la comitiva è giunta al Santuario di Montevergine, il complesso monastico mariano di Mercogliano, che sorge su un pianoro a 1270 m d'altitudine dominante la città di Avellino e l'ampia vallata del Sabato. Monumento nazionale, Montevergine è una delle sei abbazie territoriali italiane. Al suo interno viene venerato il quadro della Madonna che attira ogni anno circa un milione e mezzo di visitatori. La Guida ha accolto i pellegrini e li ha introdotti attraverso le navate della basilica romanica, opera dell'architetto Florestano di Fausto, narrando la storia del santuario strettamente legata alla figura del monaco eremita, Guglielmo da Vercelli (XI-XII sec), al quale si attribuisce anche la guarigione di un cieco. Li ha condotti nella basilica antica, presso l'altare maggiore, dove è posta la statua in marmo della Madonna delle Grazie e quelle di San Guglielmo e San Benedetto, e alle spalle dell'altare, dove è situato il coro. I visitatori hanno potuto toccare con mano gli alti seggi in legno di noce, le colonnine e i putti intarsiati sui braccioli. Hanno seguito con attenzione la dettagliata descrizione del quadro bizantino della Madonna di Montevergine o Madonna Schiavona, hanno pregato e partecipato alla celebrazione della S. Messa solenne.
Il pranzo sulla via per Pietrelcina, seconda tappa della visita guidata, si è svolto in un clima di allegria e di buonumore e ha permesso di consolidare i rapporti amicali tra non vedenti e volontari. È questa, infatti, una delle più importanti finalità dell' U.N.I.V.o.C.: creare legami di amicizia tra chi ha bisogno di aiuto e chi l'offre, perché solo un amico può pienamente comprendere e non creare disagio.
Nel pomeriggio si è svolta la visita ai luoghi di S. Pio. Paola, una ragazza dolce e solare, ha guidato i pellegrini nella casa natale di Francesco Forgione, in vico Storto Valle e nei diversi vani che si affacciano sulla stessa strada: la cucina, con il focolare e l'arredo originario, e la camera da letto dove Padre Pio fece le sue prime esperienze soprannaturali.
Per gentile concessione dell'autista abbiamo costeggiato "Piana Romana", dove era sita la campagna dei Forgione, e qui è conservato tuttora l'olmo dove San Pio ricevette le prime stimmate.
I canti popolari alla Vergine "Statte bone, Madonna mia", "Evviva Maria" e quelli del piccolo Leonardo dedicati a Padre Pio hanno permesso di continuare a mantenere vivo il legame spirituale e di amicizia nella comitiva.
Nel viaggio di ritorno l'Assessore Episcopo, contattata al telefono per i ringraziamenti, si è scusata per non poter accogliere personalmente il gruppo al rientro a Foggia, a causa della sua presenza alla fiaccolata organizzata per la tragedia di Brindisi, promettendo il suo diretto intervento in una prossima occasione.
Il Presidente U.N.I.Vo.C. Foggia
prof. Vito Pacillo