Questa volta la condizione di disabilità è entrata nelle Osservazioni, ma soprattutto nelle Raccomandazioni, che il Comitato CESCR ha inviato all’Italia dopo l’esame dello scorso 25 settembre a Ginevra.
Per ben 15 volte è ricorsa la questione dell’insufficiente, se non assente, godimento dei diritti economici, sociali e culturali da parte dei cittadini e cittadine con disabilità, a causa della mancata applicazione delle norme e di insufficienti risorse.
Per ben 7 volte le Raccomandazioni si riferiscono specificamente alle persone con disabilità.
Discriminazione ed accomodamento ragionevole, violenza contro le donne con disabilità, pericolo di istituzionalizzazione per le persone con disabilità intellettiva e psicosociale, educazione inclusiva, servizi territoriali, raccolta dati: questi sono ambiti nei quali l’Italia non fa abbastanza per le persone con disabilità.
Ancora una volta, inoltre, l’Italia è stata biasimata perché continua a mancare l’Istituzione Nazionale Indipendente sui Diritti Umani.
Serve ora una analisi approfondita, a seguito della traduzione del testo, delle Osservazioni e delle Raccomandazioni che dovranno essere monitorate nella loro applicazione. Un lavoro che il movimento della disabilità è chiamato a organizzare in vista del prossimo Rapporto CESCR che dovrà essere presentato nel 2020.