“Una serata …… particolare” è stato il titolo dello spettacolo teatrale messo in scena lo scorso 1 giugno dalla filodrammatica UICI nella sala teatro del Museo Archeologico Virtuale di Ercolano; uno spettacolo voluto fortemente dai componenti la compagnia, dai responsabili dei presidi territoriali UICI di Portici Antonella Improta e di Ercolano Matteo Cefariello e dal regista Bruno mirabile per ricordare il compianto amico Mario Imperato, persona silenziosa, discreta, mite, ma estremamente concreta e pragmatica che per tanti anni ha messo a nostra disposizione le sue competenze, le sue conoscenze, la sua casa per far crescere la compagnia teatrale. Sempre presente, sempre a disposizione, sempre pronto a scattare fotografie e a contattare gli organi di stampa per divulgare e pubblicizzare gli spettacoli che da 22 anni la compagnia teatrale mette in scena. Nella commozione generale, è iniziato lo spettacolo. La prima parte è stata dedicata a Peppino De Filippo. Infatti Gaetano Orefice, Matteo Cefariello, Luigi Schettini, Libera Cozzolino e lo stesso Bruno Mirabile, hanno messo in scena il divertente atto unico “Miseria bella”. La commedia, ben intervallata da brani musicali eseguiti da Ciro Cascinelli e Dario Mirabile, nel raccontare le sfortune di 2 scultori alle prese con tante disavventure, ha senz’altro divertito il pubblico presente che non ha fatto mancare i propri applausi. Si è passati quindi alla seconda parte. Lino Borrelli con la sua fisarmonica, Ciro Cascinelli alla chitarra, Matteo Cefariello Alle tastiere, Gaetano Orefice alle Percussioni, Dario e Bruno Mirabile hanno allietato il pubblico numeroso con canzoni, schetch e pezzi di prosa della tradizione partenopea. Gli affiatati musicisti hanno coinvolto il pubblico con pezzi classici quali “Maria marì”, “Era de maggio”, “Luna rossa”, “O sole mio”, “Tu sì na cosa grande” e tanti altri brani fino a giungere alla “’A città e pullecenella” che tutto il pubblico ha voluto cantare con i musicisti. Dunque davvero una bella serata, durante il quale tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, hanno dimostrato che, nonostante il deficit visivo, quando si vuole, sì può fare davvero tutto, anche suonare e calcare le tavole di un palcoscenico. Ancora una volta, e ormai sono ben 22 anni, i componenti della filodrammatica UICI hanno messo in campo la propria bravura e una grande vena artistica. Lo spettacolo verrà sicuramente ripetuto nei prossimi mesi in altre location e i protagonisti, non vedenti, ipovedenti e cosiddetti amici dell’Unione, saranno felici di esibirsi e di contribuire alla crescita della nostra grande Associazione.