Saper comunicare efficacemente è al giorno d’oggi un imperativo: non si può fare a meno, qualsiasi sia il proprio ambito di attività, di curare con attenzione l’aspetto comunicativo in tutte le sue forme. Oggi ciò che conta è l’immagine che ciascuno dà di sé e a questa regola non si può sottrarre neanche l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. E’ per tale motivo che la nuova dirigenza del sodalizio ha deciso di costituire per la prima volta una commissione che si occupi nello specifico di tale aspetto.
Qualche settimana fa si è quindi insediata la Commissione Nazionale Informazione e Comunicazione, composta da: Katia Caravello (coordinatrice), Maria Mencarini (referente), Massimiliano Penna, Peppino Re e Flavio Vezzosi.
Scopo principale della commissione è quello di promuovere un’immagine realistica della vita dei ciechi e degli ipovedenti, superando gli stereotipi ed i pregiudizi ancor oggi presenti nella nostra società. Troppo spesso abbiamo le prove di quanto poco si sappia delle difficoltà e, soprattutto, delle capacità ed abilità delle persone con disabilità visiva.
E’ da qui che siamo partiti per definire il programma di attività della commissione, che per il 2016 si è data questi tre obiettivi:
* iniziare ad attenzionare programmi televisivi, fiction, film ecc. che abbiano come tema principale la disabilità visiva o per protagonista una persona cieca o ipovedente: l’obiettivo è quello di evitare la circolazione di informazioni errate o messaggi forvianti, che alimenterebbero quei pregiudizi e quegli stereotipi che, oltre a rendere più difficoltosa l’inclusione sociale delle persone cieche e ipovedenti, possono provocare nei soggetti più fragili dei forti stati di sofferenza; a tal fine è stato creato l’indirizzo e-mail sudinoi@uiciechi.it attraverso il quale chiunque può inviarci le segnalazioni , fornendoci tutti i dati utili per identificare con precisione l’oggetto della segnalazione (titolo del film, trasmissione tv, articolo di giornale ecc, data in cui è andato in onda o, nel caso di articolo di giornale, in cui è stato pubblicato e così via); è da sottolineare l’importanza di segnalare anche gli esempi positivi, essi infatti possono costituire delle buone prassi da condividere per far comprendere quale sia il modo migliore di parlare di disabilità visiva e di persone cieche e ipovedenti
* promuovere la realizzazione di un film documentario nel quale si possano vedere persone cieche o ipovedenti alle prese con le normali attività della vita di tutti i giorni (studiare, lavorare, muoversi nella propria città, svolgere i lavori domestici ecc.): l’obiettivo è quello di avere a disposizione uno strumento da utilizzare in contesti formativi o di sensibilizzazione;
* organizzare un seminario formativo rivolto specificamente ai giornalisti; lo scopo è quello di migliorare la qualità dell’informazione che ci riguarda: troppo spesso, infatti, negli articoli di giornale o nei servizi televisivi vengono fornite notizie parziali ed imprecise, se non totalmente errate e ciò accade, non per malafede, ma per mancata conoscenza del tema.
Infine, parallelamente a tutto ciò, la commissione sarà anche impegnata a fornire spunti di riflessione e stimoli ai redattori delle riviste edite dall’Unione, al fine di offrire un servizio sempre migliore ai nostri lettori, costituiti in gran parte da ciechi ed ipovedenti.
Katia Caravello
Componente della Direzione Nazionale U.I.C.I. onlus e coordinatrice della Commissione Nazionale Informazione e Comunicazione.