Il 52° Campionato Italiano Assoluto di Scacchi per Ciechi e Ipovedenti ha riunito per la prima volta in Puglia, a Galatina, dal 20 al 27 luglio 2025, i migliori atleti non vedenti e ipovedenti d’Italia. Promosso dall’ASCID – Associazione Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani, nell’ambito dei Campionati d’Italia, la manifestazione ha dimostrato che la mente, quando è libera, vede oltre ogni barriera. Nel giorno in cui il mondo intero celebra la Giornata Mondiale degli Scacchi, il 20 luglio, la città di Galatina ha dato il benvenuto ai partecipanti all’Evento. Un inizio carico di simbolismo: la riflessione, la logica e il rispetto dell’altro si sono intrecciati con i valori millenari di una città che fa della cultura, dell’ospitalità e del dialogo la propria essenza. Immersa tra le pietre dorate che riflettono la memoria del tempo e una bellezza discreta ma penetrante, Galatina si è fatta scacchiera vivente dove si sono incontrate anime, idee, percorsi diversi. Il Campionato ha trovato casa proprio qui, dove l’eredità del passato diventa linfa per costruire il futuro: come gli scacchi, Galatina è sintesi di storia e visione, regola e creatività, confronto e armonia.
Vincitori e sfide sul filo dell’eccellenza
Il titolo di Campione Italiano Assoluto è stato conquistato da Marco Casadei di Cesena, che ha firmato così il suo nono trionfo nazionale, proseguendo una storia personale fatta di costanza, tecnica e forza travolgente. Al suo fianco, sul podio, Giancarlo Badano di Alessandria ha conquistato un meritato secondo posto, mentre il terzo gradino è stato occupato dal viterbese Bersan Vrioni, Presidente ASCID, che ha saputo armonizzare il ruolo istituzionale con quello sportivo, giocando con passione e determinazione. Tra le presenze femminili, la rodigina Erica Pezzolato ha brillato con classe, conquistando il quinto titolo di Campionessa Italiana, e confermandosi punto di riferimento del movimento scacchistico in rosa.
La vera ricchezza di questo Campionato si è letta anche nelle sfide combattute al di là del podio, dove talenti emergenti e veterani si sono misurati con tenacia: Diego Poli di Trieste, con il suo gioco solido, ha primeggiato nella prima fascia di rating; Gennaro Vilone di Napoli, con il suo ottimo 6° posto nella classifica generale, ha conquistato il trofeo della seconda; la milanese Filippa Tolaro, con il suo entusiasmo contagioso, ha fatto sua la coppa della terza fascia. Tre storie diverse, un’unica passione.
Nel Torneo Blitz, aperto a tutti i partecipanti ai Campionati d’Italia, dove il tempo brucia e l’intuizione governa, è stato il nostro Socio Giancarlo Badano a prevalere nella categoria senior, portando a casa un altro meritato trofeo.
Se è vero che i riconoscimenti illuminano i vertici, è altrettanto vero che ogni partecipante ha contribuito con il proprio impegno, la propria presenza e il proprio spirito sportivo alla riuscita dell’evento. A tutti loro va la nostra profonda riconoscenza, perché senza il contributo di ciascuno, questo Campionato non avrebbe avuto la stessa anima né lo stesso splendore.
Un evento che ha unito corpi, voci e orizzonti
Il Campionato non si è limitato a ciò che è accaduto sulle scacchiere. È stato anche spazio di incontro, di relazioni umane, di scambio culturale. I momenti condivisi fuori dalle partite hanno raccontato un’Italia che cambia passo, che si riconosce nella pluralità e che crede nello sport come strumento di equità, inclusione e partecipazione attiva.
Un ruolo fondamentale lo ha svolto il Lions Club “Galatina, Galatone e Terre dell’Asso”, che ha accolto con calore i partecipanti e li ha guidati in una visita tra le meraviglie della città. Abbiamo camminato nel tempo, tra le memorie di Raimondello Orsini del Balzo e Maria D’Enghien, attraversando i vicoli fino a Piazza San Pietro, dove si erge la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Abbiamo potuto ammirare la basilica di Santa Caterina d’Alessandria e la Cappella di San Paolo con il suo celebre pozzo taumaturgico, legato al mito del tarantismo. Tradizione, leggenda e fede si sono fuse in un’esperienza spirituale e culturale indimenticabile, culminata nel dolce abbraccio del pasticciotto di Ascalone, simbolo gastronomico della città.
Un’orchestra di voci a celebrare la mente
Alla cerimonia di premiazione, carica di emozioni e riconoscimenti, il Presidente dell’ASCID Bersan Vrioni ha fatto gli onori di casa, ringraziando i partecipanti e sottolineando il valore umano e culturale dell’intera esperienza. Sono intervenuti con parole di stima e incoraggiamento: Cristina Rigo, Direttrice dei Campionati d’Italia, che ha lodato l’organizzazione e la qualità sportiva dell’evento; Giorgio Perrone, in rappresentanza della Commissione Tecnica Federale, che ha ribadito l’impegno della FSI per lo scacchismo inclusivo; Francesco Sabato, Presidente del Consiglio Comunale di Galatina con delega allo sport, che ha espresso l’orgoglio della città per aver ospitato un evento così significativo. A commuovere tutti, le parole dell’arbitro Giovanni Sedile, che con voce rotta dall’emozione ha detto: “Ho visto tra le dita di questi atleti non vedenti una poesia autentica. Una poesia che non si legge, ma si ascolta. Una poesia fatta di silenzi, intuizioni, rispetto. E di grandezza umana.”.
Verso nuovi orizzonti: il cammino continua
La strada dell’ASCID non si ferma. Dopo l’eco di Galatina, nuove sfide spiccano luminose all’orizzonte. Il prossimo appuntamento sarà il Campionato del Mondo Individuale IBCA in programma dal 17 al 29 agosto in Polonia, la vetta planetaria dello scacchismo per non vedenti, dove i nostri atleti porteranno il tricolore e la forza di un’intera comunità. A seguire, dal 19 al 21 settembre, andrà in scena “Brescia Senza Barriere”, una nuova tappa luminosa dello scacchismo inclusivo in terra lombarda, dove la disabilità non è un limite ma una risorsa che arricchisce l’intero panorama sportivo. E infine, dal 7 al 9 novembre, la terza edizione del Rapid inclusivo di Roma, nella Capitale in pieno Giubileo della Speranza, che si confermerà crocevia di cultura, civiltà e integrazione grazie a un evento che unisce agonismo e bellezza umana.
In ogni tappa, in ogni mossa, l’ASCID continua a scrivere con passione e coraggio la storia di uno scacchismo che guarda lontano, perché, come ci insegnano i suoi protagonisti, la mente e il cuore possono vedere anche dove lo sguardo si ferma.