Ritengo opportuno fornire qualche chiarimento, anche alla luce dell’informativa I.A.P.B. circa l’insediamento della propria nuova Direzione Nazionale.
Il 21 gennaio 2016, in un incontro nella nostra sede nazionale, per le vie brevi, il presidente e il vice presidente IAPB Giuseppe Castronovo e Michele Corcio, mi informavano verbalmente di modifiche apportate allo Statuto dell’Agenzia in data 15 ottobre 2015.
A tutela dell’Unione, contestavo loro, immediatamente, ben quattro elementi sostanziali, relativi a quelle modifiche:
1) la Direzione Nazionale I.A.P.B. non aveva tra i propri compiti, le modifiche statutarie;
2) i cinque rappresentanti dell’Unione presso l’Agenzia non avevano comunicato alcunché al Presidente e alla Direzione Nazionale U.I.C.I. circa il processo di modifica statutaria;
3) nessuna notifica formale o informale era pervenuta all’Unione da parte dell’Agenzia, circa le modifiche intervenute e l’entrata in vigore del nuovo statuto;
4) il nuovo statuto portava da cinque a due i rappresentanti dell’Unione; aumentava da uno a tre i rappresentanti S.O.I.; introduceva un rappresentante del Ministero della Salute, ponendo in tal modo la nostra Associazione in via di fatto e di diritto in una palese condizione di minoranza.
Per completezza di informazione, i nostri rappresentanti presso l’Agenzia all’atto delle cosiddette modifiche statutarie, erano: Giuseppe Castronovo, Michele Corcio, Ferdinando Ceccato, Filippo Cruciani, Angelo Mombelli.
Il 28 gennaio u.s., la Direzione Nazionale U.I.C.I. deliberava di non riconoscere le modifiche intervenute nello statuto I.A.P.B. e provvedeva alla designazione dei cinque componenti di propria spettanza, indicandoli nelle persone di: Mario Barbuto, Stefano Tortini, Eugenio Saltarel, Adoriano Corradetti, Linda Legname.
Il presidente uscente I.A.P.B. indiceva successivamente, per il 17 marzo la seduta di insediamento con avviso inviato a tutti i cinque componenti designati dall’Unione, ma chiarendo che soltanto due potevano far parte del rinnovato organo dell’Agenzia.
A seguito di un incontro preliminare all’atto di insediamento, in via conciliatoria, al fine di evitare il ricorso alle vie legali, la delegazione U.I.C.I. proponeva, in via del tutto temporanea e straordinaria, di designare un numero paritario di componenti (quattro) analogamente alla S.O.I. e di confermare la presidenza all’avvocato Castronovo, ora divenuto rappresentante del Ministero della Salute, al fine di assicurare una regolare prosecuzione delle attività dell’Agenzia, provvedendo in tempi brevissimi a una ridefinizione del testo statutario secondo una modalità condivisa tra Unione e SOI.
Alla proposta si replicava che uno dei quattro componenti U.I.C.I. doveva essere una persona ben specifica, indipendentemente dalla volontà degli Organi dirigenti dell’Unione stessa.
Nel rispetto del principio che ognuno designa in casa propria le persone dalle quali intende farsi rappresentare, la delegazione dell’Unione riteneva pertanto di non poter partecipare all’insediamento della Direzione Nazionale I.A.P.B., dando invece corso ai deliberati della propria Direzione, con il ricorso al giudice per tutelare il proprio Diritto di presenza e rappresentanza in seno all’Agenzia.
A conclusione di questa sintetica esposizione dei fatti, mi corre pertanto l’obbligo di precisare che l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, al momento, non è rappresentata in seno alla Direzione Nazionale I.A.P.B. e che si e’ proceduto a ricorrere alle vie legali per una chiarificazione e una composizione della sgradevole vicenda in sede giudiziaria.
Nel contempo abbiamo richiesto formalmente alla S.O.I. quale partner nell’Agenzia, di provvedere rapidamente e di comune accordo alla ridefinizione di un testo statutario condiviso, basato sull’equilibrio della rappresentanza e sul reciproco rispetto delle competenze e dei ruoli di ciascuno, ponendo così termine immediato a ogni pericolosa contrapposizione.
Mario Barbuto
Presidente Nazionale
Direzione Nazionale I.A.P.B., di Mario Barbuto
Autore: Mario Barbuto