Il giorno 7 marzo 2018 sulla G. U. n. 55 è stato pubblicato il Nuovo Contratto Nazionale di Servizio fra Ministero dello Sviluppo Economico e la RAI, in cui ritroviamo con estrema soddisfazione le clausole da noi proposte nella fase di costruzione dell’accordo negoziale.
Abbiamo seguito per molto tempo l’iter del provvedimento, interloquendo innanzitutto con la commissione parlamentare Rai, che ha recepito a pieno le nostre istanze, trascrivendole in toto nella bozza di contratto.
In un secondo tempo, ovvero quando il documento è stato trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico, ci siamo relazionati con il sottosegretario ed il Ministro, assicurandoci che il testo definitivo confermasse quanto già previsto in bozza.
L’inserimento di queste clausole nel contratto rappresenta per noi un risultato estremamente importante, poiché siamo nelle condizioni di disporre degli strumenti per pretendere la loro attuazione, qualora vengano totalmente disattese od applicate solo in parte.
Si tratta di una serie di interventi, che abbiamo messo in campo in tema di accessibilità ai programmi televisivi del palinsesto Rai ed alle applicazioni che l’azienda mette a disposizione degli utenti per l’accesso ai canali ed alla radio, in merito ai quali riportiamo di seguito gli articoli di maggior interesse.
Articolo 2
Principi
1. La Rai assicura un’offerta di servizio pubblico improntata ai seguenti principi:
b) avere cura di raggiungere le diverse componenti della società, prestando attenzione alla sua articolata composizione in termini di genere, generazioni, identità etnica, culturale e religiosa, nonché alle minoranze e alle persone con disabilità, al fine di favorire lo sviluppo di una società inclusiva, equa, solidale e rispettosa delle diversità e di promuovere, mediante appositi programmi ed iniziative, la partecipazione alla vita democratica;
l) potenziare la fruibilità dell’offerta da parte delle persone con disabilità;
Articolo 3
Offerta televisiva
d) Informazione e programmi sportivi: eventi nazionali e internazionali, anche delle discipline sportive meno popolari, dello sport femminile e dello sport praticato dalle persone con disabilità, trasmessi in diretta o registrati; notiziari e rubriche di approfondimento, anche volte a divulgare i valori dello sport e i suoi risvolti sociali;
Articolo 5
Offerta multimediale
e) rendere la propria offerta multimediale sempre più fruibile dagli utenti con disabilità, secondo gli standard prevalenti nel settore;
Articolo 10
Offerta dedicata alle persone con disabilità
1. La Rai è tenuta ad assicurare l’adozione di idonee misure di tutela delle persone portatrici di disabilità sensoriali in attuazione dell’art. 32, comma 6, del TUSMAR e dell’art. 30, comma 1,
lettera b), della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006, ratificata con legge 3 marzo 2009, n. 18.
2. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Rai è tenuta a dedicare particolare attenzione alla promozione culturale per l’integrazione delle persone disabili e per il superamento dell’handicap.
Articolo 25
Obblighi specifici
g) Minori: La Rai è tenuta a realizzare:
ii) un canale tematico dedicato ai ragazzi e alle ragazze che:
sia aperto a tutti i generi e in collegamento con l’offerta online e social, con una particolare attenzione all’inclusione e ai portatori di disabilità, per quanto riguarda sia i contenuti sia le modalità di fruizione;
h) Persone con disabilità: la Rai – coerentemente a quanto previsto dall’articolo 3, comma 3, della Convenzione – è tenuta a:
i) sottotitolare almeno l’85% della programmazione delle reti generaliste tra le ore 6 e le ore 24, al netto dei messaggi pubblicitari e di servizio (annunci, sigle, ecc.) nonché tutte le edizioni al giorno di Tg1, Tg2 e Tg3 nelle fasce orarie meridiana e serale, garantendo altresì la massima qualità della sottotitolazione;
ii) estendere progressivamente la sottotitolazione e le audiodescrizioni anche alla programmazione dei canali tematici, con particolare riguardo all’offerta specificamente rivolta ai minori;
iii) tradurre in lingua dei segni (LIS) almeno una edizione al giorno di Tg1, Tg2 e Tg3, assicurando la copertura di tutte le fasce orarie;
iv) assicurare, entro 24 mesi dalla pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, l’accesso attraverso le audiodescrizioni delle persone con disabilità visiva ad almeno i tre quarti dei film, delle fiction e dei prodotti audiovisivi di prima serata e ad avviare forme di sperimentazione per favorire l’accesso dei medesimi all’offerta degli altri generi predeterminati;
v) estendere progressivamente la fruibilità dell’informazione regionale;
vi) assicurare l’accesso delle persone con disabilità e con ridotte capacità sensoriali e cognitive all’offerta multimediale, ai contenuti del sito Rai, del portale Raiplay e dell’applicazione multimediale di Radio Rai, in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni che operano a favore delle persone con disabilità;
vii) predisporre un piano di intervento per sviluppare sistemi idonei a favorire la fruizione di programmi radiotelevisivi da parte di persone con deficit sensoriali;
viii) attivare strumenti idonei per la raccolta di segnalazioni relative al cattivo funzionamento dei servizi di sottotitolazione e audiodescrizione, ai fini della tempestiva risoluzione dei problemi segnalati.
Non mancheremo di vigilare e di farci promotori del rispetto di queste determinazioni contrattuali, che non fanno altro che garantire il sacrosanto diritto delle persone con disabilità visiva di accedere e fruire dei servizi della radio e televisione di Stato, in linea con il dettato costituzionale e tenuto conto del versamento del canone in misura eguale a quella di qualunque altro cittadino.