L’Unione Italiana dei Ciechi degli Ipovedenti ha annunciato la conclusione del progetto “Turismo culturale per disabili visivi”, con risultati positivi. Anzi ampiamente positivi, sottolinea il Presidente Nazionale dell’Unione, professor Tommaso Daniele, che mette in rilievo come il progetto, che prevedeva il coinvolgimento di 500 disabili visivi nei siti museali e culturali del Lazio, della Toscana e della Campania, abbia ampiamente superato il numero previsto.
Il progetto, finanziato dall’ufficio per la gioventù del Dipartimento per le politiche giovanili della presidenza del Consiglio dei Ministri, nel periodo previsto per l’organizzazione e la effettuazione delle visite culturali (dal settembre 2012 al giugno 2013) ha visto la partecipazione di ben 690 disabili visivi, ed altrettanti accompagnatori.
La fredda logica dei numeri avolte risulta più significativa di qualunque suggestione verbale: disabili partecipanti 690, visite effettuate a siti museali culturali in 88 giorni di impegno numero 70.
Nel Lazio le visite hanno avuto luogo nei seguenti siti: Museo dell’Arte del 21º secolo-MAXXI, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Museo Barracco, Musei Capitolini, Mercati Traianei, Foro Romano, Colosseo, Musei Vaticani.
In Toscana: Galleria degli Uffizi, Museo di storia naturale, Galleria del costume di palazzo Pitti ,museo Marino Marini, Museo dell’arte della lana, piazze e monumenti di Firenze.
In Campania: Scavi Archeologici di Pompei, Palazzo Reale di Napoli. Da notare che per gli Scavi di Pompei, che avevano particolari problemi di accessibilità, sono state realizzate, a cura del progetto, ben 41 tavole tattili polimateriche nonché un album di disegni a rilievo.
Va evidenziato il sostegno dato al progetto dal Centro Servizi Educativi del Museo e del Territorio del Ministero per i Beni Artistici e Culturali.
L’indice di gradimento dei partecipanti, accertato mediante appositi questionari, ha dato risultati a dir poco entusiastici, il giudizio di eccellenza avendo raggiunto praticamente la totalità, sfiorando il 100%.
Oltre l’entusiasmo dei partecipanti e degli accompagnatori (alcuni di essi non avevano mai visitato siti museali) va sottolineato che il progetto ha presentato significativi punti di forza, raggiungendo e spesso superando, gli obiettivi prefissati.
In primo luogo gli operatori museali hanno recepito direttamente dai disabili visivi, senza intermediazioni, le esigenze specifiche e gli accorgimenti da prevedere per una fruizione più avanzata; in sostanza una conoscenza “dal basso” e non derivata da specialisti, veri o presunti.
Ancora, la presenza di gruppi di disabili visivi, cosa prima non frequente, se non del tutto assente, ha fatto sì che le strutture si siano gradatamente adeguate a ricevere disabili visivi in gruppo, e non come sporadici visitatori.
Ancora, la presenza di gruppi di disabili visivi, cosa prima non frequente, se non del tutto assente, ha fatto sì che le strutture si siano gradatamente adeguate a ricevere disabili visivi in gruppo, e non come sporadici visitatori
Altro risultato: tutte le strutture visitate, ed anche alcune non comprese nel progetto, hanno ampliato o stanno ampliando i percorsi accessibili e le modalità di ricezione e di visita.
Si deve, infine, sottolineare come il progetto abbia generato fra i disabili visivi una spiccata propensione alle visite museali, tanto che risulta che più di un gruppo, che non ha potuto partecipare al progetto, si appresta a visite autonome.
In sostanza può dirsi che il progetto oltre che assecondare la propensione alla fruizione di opere artistiche da parte dei disabili visivi e la sensibilità degli operatori museali, ha creato esigenze più avanzate.
Allo svolgimento del progetto è stato dedicato un numero speciale del periodico “Oltre il confine”, scaricabile al link
http://www.irifor.eu/wp-content/uploads/2013/10/oltreilconfinespeciale.pdf