L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti presenta alla Camera dei Deputati, insieme agli autori, il libro che racconta la vicenda umana del Fondatore Aurelio Nicolodi
Mercoledì 7 ottobre, alle ore 17,30, sarà presentato presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati il libro “Aurelio Nicolodi. Una luce nel buio dei giorni”, di Alberto Folgheraiter e Giorgio Lunelli, in occasione della Giornata Mondiale della vista che si celebra l’8 ottobre 2015.
Il libro racconta la figura e l’opera del Fondatore dell’Unione Italiana Ciechi. Un eroe civile che, dopo esser stato gravemente ferito al volto e aver perduto la vista, non si perse d’animo e diede il via ad un grande progetto sociale volto a conquistare il pieno diritto di cittadinanza basato sul rispetto delle persone, sull’uguaglianza sociale, sulla dignità umana.
Alla presentazione, condotta da Ferdinando Ceccato, presidente della Cooperativa Irifor del Trentino, interverranno l’On. Mario Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, il Presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto, e gli autori del libro Alberto Folgheraiter e Giorgio Lunelli.
Aurelio Nicolodi nacque a Trento nel 1894 e morì a Firenze nel 1950.
Il 25 luglio 1915, durante la seconda battaglia dell’Isonzo, il volontario trentino Aurelio Nicolodi rimase gravemente ferito al volto e perse la vista. Con un gruppo di reduci della “Grande Guerra”, fondò l’Unione Italiana Ciechi, a Genova, nel 1920 e ne divenne il primo presidente. La sua attività alla guida dell’associazione è caratterizzata dalla spinta verso l’istruzione dei non vedenti, perché questi fossero indipendenti ed in grado di lavorare.
“L’insegnamento di Nicolodi – afferma il Presidente Nazionale dell’Unione, Mario Barbuto – è ancora quanto mai attuale. Il suo impegno, volto all’integrazione dei disabili visivi nella società di tutti, guida ancora oggi l’attività della nostra grande Organizzazione. Per tutti quei ciechi, oppressi dal buio e attanagliati alla miseria, egli cominciò a immaginare un futuro diverso, a sognare un mondo possibile di uguaglianza e di cittadinanza. Grazie a Nicolodi, i ciechi hanno trovato unità e coraggio per conquistare i diritti di inclusione sociale e professionale”.