Collaborare con le università per formare professionalmente figure di supporto per gli alunni ciechi e ipovedenti, di Silvana Piscopo e Mario Mirabile

Autore: Silvana Piscopo e Mario Mirabile

La Sezione provinciale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, impegnata in modo continuo e multilaterale, sui problemi dell’inclusione scolastica dei ragazzi ciechi ed ipovedenti, venerdì 25 novembre ha incontrato studentesse e studenti della facoltà di Scienze dell’educazione presso l’Università degli studi Suororsola Benincasa di Napoli.
Tale incontro, frutto di una lunga e proficua collaborazione tra l’Uici napoletana e l’università, rappresenta una prima tappa di un programma di formazione che scaturisce dalla piena consapevolezza del ruolo che noi dell’UICI siamo chiamati a svolgere nel processo di trasformazione in atto dell’intero sistema scolastico e dell’importanza che rivestono le facoltà universitarie di Pedagogia, Scienze dell’educazione, Scienze della formazione, Psicologia, per tutto quanto attiene la professionalità di educatori-assistenti alla comunicazione e l’autonomia; docenti di sostegno; operatori con competenze tiflologiche; tiflologi.
Con convinzione, perciò, il presidente della Sezione di Napoli dott. Mario Mirabile e la responsabile per l’istruzione e la formazione prof.ssa Silvana Piscopo, si sono immediatamente rapportati alle studentesse e agli studenti che il professor Ciro Pizzo, nel corso di sua titolarità disciplinare “i modelli sociali delle disabilità” aveva previsto di affidarci per una prima lezione.
Abbiamo scelto la procedura del dialogo attivo fra noi e gli studenti per promuovere relazione di reciprocità, domande, reazioni;
Mario Mirabile, dopo una breve presentazione della mission dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e l’informazione sui servizi che l’associazione è in grado di offrire anche con l’apporto della Biblioteca Regina Margherita, della Federazione pro ciechi e degli altri enti collegati, si è direttamente messo in gioco: attraverso la propria esperienza di vita attiva, le inevitabili alternanze esistenziali, ha evidenziato come si può conquistare l’autonomia organizzativa; una buona capacità di indipendenza nella gestione del quotidiano; un grande senso di appartenenza alla comunità attraverso l’impegno associativo che, in qualità di presidente di una sezione di oltre 2000 soci, richiede sensibilità, attenzione costante alle tante e diverse problematiche umane e, dunque, offre anche l’opportunità di imparare ad ascoltare e a far tesoro di tutte le altrui esperienze.
Silvana Piscopo ha affrontato, più specificamente, la relazione che gli studenti presenti potrebbero avere con l’inclusione scolastica degli allievi con le varie disabilità visive: la variabile della disabilità connessa ai contesti, la comunità scolastica come e quando può divenire inclusiva, cosa deve sapere e saper fare chi voglia intraprendere il percorso per svolgere attività educativa, di assistente all’autonomia e alla comunicazione, cosa potrà fare il consulente tiflologico. Queste sono state le coordinate da cui sono poi scaturite domande dal pubblico attento e motivato del quale hanno fatto parte anche il professor Pizzo, titolare del corso sui modelli sociali delle disabilità e la prof.ssa Carmela Pacelli, responsabile del servizio di Ateneo per le disabilità(SAAD) dell’Università degli Studi Suororsola Benincasa di Napoli.
Un’esperienza certamente positiva e arricchente per tutti; così l’hanno definita entrambi i professori con i quali ci siamo impegnati a continuare a svolgere incontri formativi e di sensibilizzazione.