Uno straordinario momento di aggregazione volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di abbattere i muri del pregiudizio e contribuire insieme a far emergere la diverse abilità. Al Teatro Politeama ieri sera è andato in scena lo spettacolo artistico e solidale, promosso dall’Unione italiana ciechi, sezione di Catanzaro, con il patrocinio della Regione Calabria e della Conferenza Episcopale Calabra, in occasione della Giornata nazionale del cieco ,che ha avuto come sottotitolo “Padre io sono cieco, può un cieco guidare altri ciechi?”. Una riflessione che ha accompagnato la lunga scaletta di performance di artisti tutti non vedenti, tra cui anche alcuni di fama nazionale, che hanno risposto all’appello lanciato dalla presidente dell’UICI, Luciana Loprete, la quale ha fortemente voluto chiamare a raccolta le associazioni, le famiglie e le istituzioni del territorio per condividere un messaggio dal grande significato sociale. E’ stata l’occasione per tanti ospiti di mostrare il proprio talento offrendo un esempio positivo di solidarietà ed integrazione. La serata, condotta da Domenico Gareri, ha visto salire sul palco, oltre che il coro Uici di Catanzaro, diretto dal maestro Amedeo Lobello, anche artisti del calibro di Massimo Tagliata, fisarmonicista e produttore discografico che collabora da anni con i più grandi nomi della musica italiana; Silvia Zaru, cantautrice e pianista con grandi esperienze nel campo jazz, e la cantante Lidia Travaglio che ha lavorato anche come corista al fianco di Marcella Bella. Inoltre, si sono esibiti anche Giancarlo Gallo, Concetta Loprete, Karol Mascaro, Guglielmo Sità e Orazio Vissalli. L’evento è stato arricchito da momenti di ballo curati dalla compagnia Artedanza, diretta dal maestro Giovanni Calabrò. La serata si è conclusa con la consegna di alcuni riconoscimenti alla presenza sul palco del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, dell’assessore alle attività produttive della Regione Calabria, Carmela Barbalace, del direttore artistico del Politeama, Antonietta Santacroce, del vicario dell’arcidiocesi, don Pino Silvestre, e del soprano Giovanna Massara. “La 58esima Giornata Nazionale del Cieco – ha commentato Luciana Loprete – non poteva concludersi in maniera migliore. Uno spettacolo di alto valore artistico che ha permesso al pubblico di comprendere a pieno le capacità dei non vedenti, uno spettacolo ideato con l’intento di abbattere le barriere mentali e fisiche. Ogni artista in maniera differente ed originale ha donato se stesso integrandosi con realtà artistiche locali. Un richiamo al risveglio delle coscienze su ciò che realmente conta: dare valore alla vita”.